Le associazioni e le imprese europee del settore del trasporto
ferroviario delle merci sono assolutamente convinte che
l'automazione e la digitalizzazione del trasporto merci su rotaia
sia un fattore importante per consentire al settore di raggiungere
gli obiettivi climatici dell'Unione Europea. Automazione e
digitalizzazione - hanno evidenziato associazioni e aziende in una
dichiarazione congiunta inviata alle istituzioni dell'UE - che
consentiranno al trasporto ferroviario delle merci, che oggi è
in declino, di diventare più efficiente e più
attraente per i fornitori di servizi logistici e per gli
spedizionieri.
La dichiarazione è volta a manifestare il supporto delle
associazioni e delle imprese del settore all'intenzione delle
istituzioni dell'UE di implementare nuove tecnologie nel comparto
ferroviario, in particolare il Digital Automatic Coupling (DAC),
l'accoppiatore digitale automatico per accoppiare e disaccoppiare
automaticamente il materiale rotabile di un treno merci con modalità
sia fisica sia digitale. Nella dichiarazione si esortano la
Commissione Europea, le altre istituzioni dell'UE e gli Stati membri
ad iniziare a definire le condizioni quadro politiche, finanziarie e
legali per consentire un'implementazione del DAC su tutti i carri
ferroviari e le locomotive che sia coordinata a livello europeo al
fine di accelerare la digitalizzazione del trasporto ferroviario
delle merci. Nella dichiarazione si sottolinea la necessità
di garantire un forte sostegno pubblico alle fasi di implementazione
del DAC e la piena complementarità con i necessari
investimenti nelle infrastrutture e nel sistema ERTMS di gestione e
controllo del traffico ferroviario.
A tal proposito, nella dichiarazione si fa presente che «il
mercato da solo non può sopportare una tale trasformazione, e
nessuna singola azienda sarà in grado di raccogliere da sola
gli investimenti di capitale necessari per un'impresa del genere,
perché si tratta prima di tutto di un tipo di investimento su
scala europea. Se dovessero concretizzarsi benefici sociali ed
economici - si precisa - è quindi urgentemente necessario un
consistente sostegno pubblico, in particolare per l'introduzione
dell'accoppiatore automatico digitale (DAC) e della relativa
automazione e tecnologia digitale».
Nella dichiarazione si evidenzia che «questa
trasformazione, voluta e senza precedenti, ha un impatto sull'intero
sistema di trasporto merci ferroviario, inclusi i suoi clienti. Dato
che il trasporto merci su rotaia è in gran parte
internazionale ed è essenziale per la realizzazione dello
spazio ferroviario europeo unico, un'attenta pianificazione, un
inquadramento e un buon coordinamento sono essenziali per
padroneggiare l'implementazione del DAC europeo, compresa la sua
automazione e la tecnologia digitale».
Ad avviso delle associazioni e aziende firmatarie, nell'intera
fase di migrazione verso il DAC «deve essere garantito un
unico piano europeo di fondi e finanziamenti non discriminatorio,
istituito congiuntamente dalla UE nonché dai Paesi UE e
non-UE a copertura dell'ammodernamento dei carri e delle locomotive
esistenti e di altre spese patrimoniali e operative relative
all'introduzione del DAC. Il tasso di finanziamento - sottolinea la
dichiarazione - deve evitare qualsiasi deterioramento della
competitività del settore europeo del trasporto ferroviario
delle merci in generale e dei suoi singoli membri. Dovrebbe anche
riflettere l'intervallo di tempo tra gli investimenti e la piena
realizzazione dei benefici».
Associazioni e imprese hanno suggerito quali potrebbero essere
le fasi di implementazione coordinata del DAC a livello europeo, a
partire dalla definizione di un pacchetto legislativo da qui al
2028, avviando nel contempo dal 2025 una fase di test su larga scala
in tutta Europa con circa 100 treni dotati della nuova tecnologia
con costi totali previsti pari a circa 210 milioni di euro. Quindi,
dal 2028, dovrebbe partire la fase di distribuzione e diffusione del
DAC i cui costi totali sono stimati in circa 13 miliardi di euro
sulla base dei prezzi del 2021.