Ad eccezione del traffico dei rotabili che è risultato stabile, nella prima metà del 2023 le altre categorie merceologiche di carichi movimentati dal sistema portuale di Anversa-Zeebrugge hanno registrato una sensibile diminuzione, calo che si è accentuato nel periodo aprile-giugno. Complessivamente nei primi sei mesi di quest'anno il traffico è ammontato a 139,0 milioni di tonnellate, con una flessione del -5,5% sullo stesso periodo del 2022. Il maggior flusso di carichi, quello dei container, ha segnato una riduzione del -5,9% essendosi attestato a 69,5 milioni di tonnellate con una movimentazione di contenitori pari a 6,4 milioni di teu (-5,2%). Più marcata la diminuzione delle merci convenzionali con 5,3 milioni di tonnellate (-17,2%). Nel segmento delle rinfuse i carichi liquidi hanno totalizzato 45,8 milioni di tonnellate (-3,2%) e quelli solidi 7,6 milioni di tonnellate (-12,9%). Invariato il traffico dei rotabili con 10,9 milioni di tonnellate. La movimentazione di auto nuove è stata pari ad oltre 1,8 milioni di veicoli (+15,0%).

Relativamente alle rinfuse, l'Autorità Portuale dello scalo belga ha specificato che nel settore dei carichi secchi, nonostante il netto calo dei prezzi dei fertilizzanti e dell'energia rispetto ai picchi successivi all'inizio della guerra in Ucraina, la produzione di fertilizzanti - che è il più consistente gruppo di prodotti all'interno delle rinfuse secche - è continuata a diminuire (-19%), anche a causa di una limitata ricostituzione delle scorte. Anche la produzione di carbone, che ha raggiunto il picco nel 2022 a seguito della crisi energetica ed è aumentata anche nel primo trimestre del 2023, è risultata in netto calo (-32,4%) dopo un inverno mite e la presenza di eccedenze di carbone in Europa. Il traffico di sabbia e ghiaia è aumentato del +16%. Quanto alle rinfuse liquide, il traffico di combustibili liquidi è cresciuto del +6,2% a seguito principalmente del rilevante aumento dei volumi di gasolio/diesel (+57%). Il traffico di gas naturale liquefatto ha segnato una lieve decrescita del -1,4% rispetto a consistenti volumi movimentati nel 2022. Inoltre il traffico di prodotti chimici è diminuito del -15,4% a causa della debole domanda globale e della ridotta produzione locale ed europea. Quest'ultima flessione - ha precisato l'authority - è dovuta principalmente ai prezzi dell'energia, che sono ancora più alti in Europa che in altre regioni.

Nel solo secondo trimestre del 2023 il traffico totale è stato di circa 70,3 milioni di tonnellate, con un calo del -6,3% sul corrispondente periodo dello scorso anno, di cui 35,7 milioni di tonnellate di merci in container (-5,2%), 2,8 milioni di tonnellate di merci convenzionali (-15,2%), 5,5 milioni di tonnellate di rotabili (+0,2%), 22,8 milioni di tonnellate di rinfuse liquide (-6,5%) e 3,7 milioni di tonnellate di rinfuse secche (-17,5%).

L'ente portuale belga ha evidenziato che nel primo semestre di quest'anno il porto ha incrementato di un punto percentuale la propria quota di mercato del traffico containerizzato complessivo movimentato dai porti sulla fascia costiera tra Le Havre e Amburgo, che è salita al 30,6% del totale.