Fincantieri, le rappresentanze nazionali di Fim, Fiom e Uilm e
l'esecutivo del Coordinamento Sindacale Nazionale, hanno
sottoscritto presso Unindustria Roma il rinnovo dell'accordo sullo
smart working come previsto dall'accordo integrativo aziendale
sottoscritto lo scorso autunno
(
del
27
settembre 2022). L'azienda navalmeccanica ha specificato che
l'accordo è incentrato sul nuovo modello organizzativo
denominato “Work FOR Future” che «si colloca in un
contesto più ampio di progetti di evoluzione tracciati nel
piano industriale del gruppo, con particolare attenzione ad un
cambiamento culturale mirato al miglioramento del clima e
dell'ambiente lavorativo, conferendo assoluta attenzione alle
persone anche attraverso una maggiore responsabilizzazione e il
conseguente empowerment. Lo smart working - ha precisato Fincantieri
- verrà reso parte integrante del nuovo modello
organizzativo, che si basa sul lavoro per obiettivi e
sull'orientamento al risultato attraverso il monitoraggio di
specifici KPI (Key Performance Indicators)».
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che i contenuti
dell'accordo sono estremamente importanti e prevedono, tra l'altro:
estensione della platea di coloro che potranno utilizzare lo
strumento rispetto a quella definita nel precedente accordo del
luglio del 2020 (in ambito Covid), passando da 1.950 lavoratrici e
lavoratori a 3.300 interessati; programmazione mensile, e non più
settimanale, delle giornate di smart working; prestazione lavorativa
in smart working viene incrementa a otto giornate (quattro nel
precedente accordo) che possono diventare non meno di dieci per
situazioni di fragilità personale o familiare; è stato
previsto un ulteriore eventuale incremento del numero delle giornate
in una logica di sostegno delle genitorialità nel periodo
precedente e successivo al congedo obbligatorio e fino al compimento
del primo anno di vita del figli/a; è stata prevista una
fascia oraria “flessibile” per svolgere l'attività
lavorativa in smart working dalle 8 alle 19; è assicurato il
diritto alla disconnessione dalle 19 alle 8, in pausa pranzo e
comunque fuori dal proprio orario di lavoro; in caso di situazioni
organizzative tali per cui la eventuale programmazione delle
giornate di smart working coincidesse con le ultime del mese, e tale
programmazione venisse revocata dall'azienda, possibilità di
riprogrammare le giornate entro il trimestre successivo;
monitoraggio dell'applicazione dell'accordo a livello nazionale ed a
livello locale con le RSU.
Fim, Fiom e Uilm hanno sottolineato di ritenere i miglioramenti
rispetto all'accordo precedente «molto significativi: in
sintesi - hanno rilevato - numero di giornate in smart working
raddoppiate e platea ampliata del 70%.
Il responsabile degli impiegati Fincantieri FIM-Cisl Liguria,
Robertino Macchiavello, e il coordinatore ligure della
cantieristica, Fabio Carbonaro, hanno ricordato che l'intesa
raggiunta oggi sullo smart-working in Liguria coinvolge una platea
di oltre 1.500 persone ed hanno osservato che «è
innovativa e di qualità, non solo perché riguarda uno
dei più grandi e importanti gruppi industriali presenti sul
nostro territorio, ma anche perché traccia con nettezza
l'interesse verso questo nuovo strumento, che si integra con la
prestazione lavorativa in presenza». «Crediamo - ha
aggiunto il segretario generale Fim-Cisl della Liguria, Christian
Venzano - che l'accordo possa essere un buon esempio ed una strada
da seguire anche per altre aziende liguri del settore».