Anche Uiltrasporti boccia l'ipotesi ventilata dal vicepremier
Antonio Tajani di procedere ad una privatizzazione dei porti, passo
che presumibilmente significherebbe rendere le banchine di proprietà
privata così come, in Europa, è avvenuto solo nel
Regno Unito. «È molto preoccupante - ha affermato il
segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi,
riferendosi alle dichiarazioni di ieri dell'esponente del governo -
che un partito di governo come Forza Italia metta al centro della
propria iniziativa politica la privatizzazione dei porti che va ad
incidere su un interesse così delicato e importante per il
Paese, creando le condizioni per la loro vendita. Un'impostazione
con cui non potremo mai essere d'accordo e sulla quale daremo
battaglia».
«Il 60% dei 600 miliardi di esportazioni del nostro Paese
- ha sottolineato Tarlazzi - passa per i porti, privatizzarli quindi
significherebbe anteporre interessi privati a quelli del Paese. Già
nel '94 l'Italia è stata antesignana in Europa per quanto
riguarda la privatizzazione delle operazioni portuali, ma l'ambito
demaniale e il sistema di regolazione devono mantenere
un'impostazione pubblicistica e chi vuole il contrario troverà
sempre la nostra ferma opposizione».