La polacca PCC Intermodal ha attivato un nuovo collegamento
ferroviario intermodale tra Interporto Padova e la Polonia
realizzato con treni che trasportano container, tank-container e
prossimamente semirimorchi e che in questi primi giorni hanno
trasportato importanti quantitativi di olio di girasole per uso
alimentare provenienti dall'Ucraina e destinati al mercato
alimentare italiano. Prossimamente i traffici si allargheranno ad
altre tipologie di merci.
I treni partono dal terminal PCC di Gliwice nel sud della
Polonia per raggiungere Interporto Padova attraverso l'Austria e il
valico di Tarvisio. La nuova linea consente anche importanti
connessioni con il Centro e l'Est Europa.
«L'apertura di questa nuova relazione intermodale stabile
- ha sottolineato il presidente di Interporto Padova, Franco
Pasqualetti, - conferma l'attrattività e l'importanza di
Interporto Padova come nodo fondamentale del network europeo del
trasporto merci su ferro. È un'ulteriore opportunità
per le aziende del Nord Est per accedere ai mercati del Centro ed
Est Europa, ma in questo particolare momento è anche una
ottima alternativa possibile al transito delle merci attraverso il
Brennero e il Gottardo che per ragioni diverse sono in sofferenza.
Tarvisio in questo momento - ha ricordato Pasqualetti - è
l'unico valico importante ad essere pienamente operativo: il
Brennero oltre ai lavori in territorio austriaco ha anche tutta una
serie di limitazioni al traffico camionistico su strada che la
ferrovia non può facilmente sostituire, il Gottardo per mesi
sarà limitato dal grave incidente di poche settimane fa e
adesso anche il Frejus sul lato francese è interessato da una
grave frana. Se aggiungiamo che il tunnel del Bianco, avrebbe dovuto
chiudere già da lunedì per manutenzione, e che i
lavori sono solo rinviati, è evidente che abbiamo, come
Italia, un problema per le connessioni con l'Europa. Questo
collegamento che Interporto Padova e PCC Intermodal hanno inaugurato
nei giorni scorsi, non può certo risolvere ogni problema, ma
è un'opportunità in più per rimanere collegati
con il Centro e il Nord Europa, una via alternativa alle altre che
noi già offriamo».