Una rondine non fa primavera. Ma evidentemente basta una
giornata di sole, o che perlomeno appare luminosa, per lasciare già
dietro le spalle un inverno assai buio. Una cattiva stagione che per
il porto di Civitavecchia è paradossalmente coincisa con lo
scorso periodo primaverile aprile-giugno quando lo scalo laziale ha
accusato un calo del -20,7% del traffico delle merci rispetto al
secondo trimestre del 2022
(
del
31
agosto 2023).
Oggi, aprendo le finestre, il presidente dell'Autorità di
Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino
Musolino, non ha visto i prodromi dell'autunno rilevando che alla
banchina 24 del porto è partito il nuovo traffico in
esportazione di tufo/pozzolana e da ieri sono in corso le operazioni
di carico di 20.000 tonnellate di prodotto proveniente da Civita
Castellana, traffico che, a regime, è previsto possa
raggiungere il mezzo milione di tonnellate annue. Contestualmente -
osserva dalla finestra Musolino - nel terminal della Traiana sono in
corso operazioni di imbarco di 7.500 tonnellate di fluorite e di
sbarco di circa 2.000 tonnellate di rottami di acciaio Inox End of
Waste (prodotto recuperato non più qualificabile come
rifiuto) destinate alle acciaierie di Terni, e sempre al terminal
della banchina 23 sono state anche sbarcate oltre 12.000 tonnellate
di ferrocromo, anche esse destinate a Terni.
Alla banchina 29 - rileva ancora Musolino - sono in corso le
operazioni di carico da parte della impresa Cilp di una nave COSCO
noleggiata da NYK per l'export in estremo oriente di 1.000 auto in
polizza, prevalentemente Maserati e Alfa Romeo.
A questi traffici - sottolinea infine il presidente dell'AdSP -
sempre nelle giornate di ieri e oggi, vanno ovviamente aggiunti
quelli passeggeri, con ro-pax e crociere, e quelli commerciali
ordinari e di linea, dal ro-ro per le isole, per la Tunisia, per la
Libia e per Barcellona, oltre a quelli del settore agroalimentare,
con lo sbarco di banane in container alla banchina 24 per la Cfft.
«Vedere tutte le banchine merci del porto operative -
commenta Musolino - è un segnale tangibile di come stia
proseguendo la politica di differenziazione dei traffici con
l'acquisizione di interessanti segmenti che potranno trovare, alla
conclusione degli interventi previsti dal PNRR, capacità
ricettive uniche in grado di soddisfare le richieste del mercato
attuali e future. Il lavoro dell'AdSP nel promuovere il porto e
nell'agevolare le opportunità di business, insieme a quello
fondamentale delle imprese portuali, consentirà allo scalo di
diversificare ed aumentare il volume complessivo di traffico».
Non per fare gli uccelli del malaugurio, però - rimanendo
in tema ornitologico - a Musolino verrebbe da consigliare di
attendere almeno una seconda rondine per accertarsi che il
passeriforme già avvistato non stesse migrando verso altri
lidi.