L'escavo del Canale Vittorio Emanuele III che collega il canale
della Giudecca e la Stazione Marittima di Venezia a Porto Marghera,
intervento per il quale l'Autorità di Sistema Portuale del
Mare Adriatico Settentrionale emetterà un bando in questi
giorni, è una soluzione per l'ingresso delle navi nella
Laguna di Venezia prospettata dal presidente dell'AdSP, Fulvio Lino
Di Blasio, che è commissario straordinario per la
realizzazione di approdi temporanei e di interventi complementari
per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna. È una
soluzione che piace molto a Oceania Cruises e Regent Seven Seas,
compagnie crocieristiche del gruppo Norwegian Cruise Line Holdings.
Riconfermando il loro fermo sostegno all'iniziativa e ricordando
che «Venezia è una delle destinazioni più ambite
dai viaggiatori di lusso di tutto il mondo», Oceania Cruises e
Regent Seven Seas hanno evidenziato in una nota che «le nostre
imbarcazioni sono notevolmente più piccole rispetto alle
grandi navi da crociera di oggi, e accolgono solo poche centinaia di
ospiti anziché migliaia. La stazza lorda varia da 28.000 a
56.000 tonnellate con una capacità di passeggeri compresa tra
i 490 a i 750 ospiti. Inoltre, i nostri ospiti contribuiscono in
modo rilevante all'economia locale in quanto le navi si fermano in
genere due o tre giorni a Venezia. Le compagnie di crociera e i
passeggeri stessi assumono guide turistiche per scoprire i
meravigliosi siti storici di Venezia, prenotano soggiorni in hotel
per diversi giorni, cenano nei ristoranti e acquistano prodotti nei
numerosi negozi della città».
Sottolineando il loro impegno a collaborare con i partner locali
in tutto il mondo per ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente
delle destinazioni visitate dalle loro navi, i due brand del gruppo
NCLH hanno specificato di ritenere che questo nuovo piano, che
consentirebbe alle navi che entrano in Laguna attraverso il Canale
Malamocco Marghera di raggiungere la Stazione Marittima di Venezia
transitando nel Canale Vittorio Emanuele III, «consegua tali
obiettivi garantendo ai viaggiatori un accesso agevole a Venezia e
al tempo stesso pratiche turistiche reciprocamente vantaggiose».