Nel quarto trimestre del 2023 il Liner Shipping Connectivity
Index (LSCI) dell'Italia, pari a 79,6, ha registrato un incremento
del +4,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. L'indice LSCI è
stato definito dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e
lo Sviluppo (UNCTAD) per determinare il grado di integrazione dei
porti delle nazioni mondiali nella rete di servizi marittimi
containerizzati di linea e che ha come riferimento l'indice 100
assegnato nel primo trimestre del 2006 alla nazione con il livello
di connessione più elevato che allora era la Cina e che lo è
ancora adesso con un indice LSCI relativo al quarto trimestre del
2023 pari a 180,4.
Tra le altre principali nazioni marittime europee, le uniche ad
accusare nel quarto trimestre di quest'anno una diminuzione del
proprio livello di connessione a questo network sono state il Regno
Unito con un indice LSCI pari a 90,2 (-0,3%), la Germania con un
indice 82,3 (-0,6%), la Slovenia con un indice 35,4 (-0,2%) e la
Croazia con un indice di 33,5 (-1,5%). In crescita, invece, gli
indici SLCI di Spagna (94,6; +3,0%), Olanda (91,5; +0,6%), Belgio
(87,6; +9,0%), Francia (77,4; +6,0%), Turchia (67,6; +4,2%), Grecia
(66,7; +11,6%), Portogallo (65,4; +3,7%), Polonia (57,8; +11,5%),
Svezia (48,8; +0,7%), Malta (57,5; +39,0%) e Danimarca (45,8;
+0,5%).
Quanto al grado di integrazione dei singoli porti italiani in
questa rete mondiale di servizi marittimi, livello che l'UNCTAD ha
determinato definendo il Port Liner Shipping Connectivity Index
(PLSCI), è Genova, che nel terzo trimestre di quest'anno ha
superato il porto di Gioia Tauro a lungo detentore del più
elevato grado di connessioni al network, ad avere ancora nel quarto
trimestre del 2023 il maggior livello di collegamenti alla rete con
un indice PLSCI del porto del capoluogo ligure pari a 64,8, in
deciso rialzo del +34,8% rispetto al quarto trimestre dello scorso
anno. Al secondo posto lo scalo portuale calabrese di Gioia Tauro
con un indice di 60,1 (+4,6%). A seguire La Spezia con un indice
pari a 41,3 (+9,1%), Salerno con un indice 39,8 (+140,3%), Livorno
con 37,9 (+46,5%), Napoli con 35,0 (+48,0%), Trieste con 34,5
(+0,3%), Civitavecchia con 25,3 (+0,9%), Vado Ligure con 24,5
(+0,9%), Venezia con 11,0 (+7,3%), Ravenna con 9,8 (+2,1%), Ancona
con 9,6 (+6,2%) e Taranto con un indice PLSCI di 7,0 (+84,8%).
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