Ieri sera i negoziatori del Parlamento e del Consiglio
dell'Unione Europea hanno concordato un aggiornamento delle linee
guida per la rete transeuropea dei trasporti TEN-T che prevede
un'accentuazione dell'attenzione al trasporto intermodale e,
prendendo atto delle tensioni geopolitiche, taglia i collegamenti
della rete con le infrastrutture di Russia e Bielorussia e rafforza
invece i quelli con Ucraina e Moldavia.
L'accordo ribadisce l'impegno dell'UE a completare i principali
progetti di infrastrutture di trasporto inclusi nella rete centrale
TEN-T entro la fine del 2030 e quelli inclusi nella rete
“comprehensive” entro la fine del 2050. Inoltre, al fine
di accelerare l'implementazione dei progetti, i negoziatori hanno
concordato una scadenza intermedia nel 2040.
Circa la maggiore attenzione al trasporto intermodale realizzato
principalmente tramite ferrovia, vie navigabili interne o trasporto
marittimo a corto raggio, è stato stabilito il potenziamento
della rete ferroviaria elettrificata che fa parte della rete
centrale TEN-T, con treni che viaggeranno ad una velocità di
160 km/h per il trasporto dei passeggeri e di 100 km/h per il
trasporto delle merci, e che attraverseranno le frontiere interne
dell'UE in media in meno di 25 minuti entro la fine del 2030.
Inoltre, le ferrovie dell'UE dovranno migrare allo scartamento
nominale standard europeo (1.435 millimetri) ed entro la fine del
2040 passare ad un sistema unico di gestione del traffico.
Oltre a prevedere il taglio dei progetti di infrastrutture di
trasporto con la Russia e la Bielorussia e il rafforzamento dei
collegamenti di trasporto con Ucraina e Moldavia, per mitigare anche
il rischio per la sicurezza derivante dalla partecipazione di
imprese extra-UE ai principali progetti TEN-T il testo concordato
prevede che gli Stati membri debbano informare la Commissione
Europea delle misure adottate per mitigare tale rischio.
Sono state concordate anche misure per facilitare la mobilità
di truppe e mezzi militari, esortando i governi dell'UE a tenere
conto delle esigenze militari, ovvero del peso o delle dimensioni
del trasporto militare, quando costruiscono o migliorano le
infrastrutture che si sovrappongono alla rete di trasporto militare.
Inoltre, entro un anno dall'entrata in vigore di queste nuove
regole, per facilitare la pianificazione della mobilità
militare la Commissione Europea dovrà condurre uno studio sui
movimenti su larga scala effettuati con breve preavviso in tutta
l'UE.