Le difficoltà del sistema ferroviario italiano non devono
essere risolte con la privatizzazione del gruppo Ferrovie dello
Stato Italiane. Lo sottolinea Uiltrasporti, specificando che si
tratta di un momento di grande difficoltà che, piuttosto -
precisano il segretario generale e il segretario nazionale del
sindacato, Claudio Tarlazzi e Roberto Napoleoni - «il governo,
le istituzioni e il gruppo FS devono affrontare con urgenza per
salvaguardare un asset fondamentale per l'economia e per la mobilità
di merci e persone». «Le voci sempre più chiare
ed insistenti circa la volontà del governo di privatizzare il
gruppo FSI - aggiungono Tarlazzi e Napoleoni - sono per noi
preoccupanti perché si rischia di penalizzare non solo
l'azienda e i lavoratori del gruppo, ma anche l'intero Paese».
«Gli ultimi drammatici incidenti che hanno coinvolto il
settore ferroviario - proseguono i due dirigenti sindacali - rendono
inoltre evidente la necessità di intervenire sul tema della
sicurezza fissando regole contrattuali comuni a tutti i lavoratori
del settore e dell'indotto; investendo ancora di più sulla
formazione; rafforzando i presidi ferroviari con personale dedicato
alla sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori; ma anche
intervenendo sulla rete ad esempio con la soppressione dei passaggi
a livello e degli attraversamenti a raso che sono un potenziale
pericolo per i lavoratori e per i cittadini. A tutto questo si
aggiungono le aggressioni al personale viaggiante, un fenomeno
indegno per una società civile che abbiamo affrontato con la
firma di un protocollo fra le parti sociali, i ministeri competenti
in materia, la Conferenza Stato Regioni e l'Associazione nazionale
dei comuni, che giace però inapplicato».
«In un anno che sarà caratterizzato dai rinnovi dei
contratti nazionali che devono migliorare le condizioni economiche e
normative dei lavoratori - concludono Tarlazzi e Napoleoni - ci
preoccupano inoltre le ultime iniziative del ministro dei Trasporti
che hanno di fatto impedito il pieno esercizio del diritto di
sciopero. La situazione in cui versa il settore va affrontata con
urgenza e noi continueremo a vigilare e ad esercitare il nostro
ruolo per difendere il sistema ferroviario italiano e l'intera
categoria dei ferrovieri».