Quest'anno a Venezia è atteso un traffico crocieristico
di circa 540mila passeggeri, in crescita del +9% rispetto ai 497mila
del 2023. Sinora per il 2024 in Laguna sono programmati 242 scali di
navi da crociera che approderanno alla Stazione Marittima, dove le
disposizioni legislative impongono l'approdo di unità sino a
25mila tonnellate di stazza lorda, e a Marghera, dove sono
disponibili due accosti a Darsena Fusina, e uno ciascuno alle
banchine Liguria e Lombardia, ai quali dal prossimo agosto si
aggiungeranno due ormeggi al terminal di Fusina dove Venezia
Terminal Passeggeri (VTP) ha investito 4,88 milioni di euro per
accogliervi navi da crociera di 210-250 metri di lunghezza.
A Venezia quest'anno arriveranno complessivamente 39 navi di 20
compagnie, di cui il 90% - ha precisato VTP - appartenenti al
segmento premium e luxury. Sul fronte delle crociere fluviali, nel
2024 saranno due le compagnie operative in Laguna per oltre 70 scali
e circa 13mila passeggeri.
«I numeri del 2023 - ha sottolineato il presidente
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico
Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, commentando l'attività
crocieristica prevista per il 2024 - sono frutto di un lavoro
incessante svolto dalla struttura commissariale e dell'Autorità
di Sistema Portuale per assicurare alle compagnie un ventaglio di
possibilità alternative di approdo, in attesa della
realizzazione del nuovo terminal a Porto Marghera previsto entro il
2026, e per conseguire una serie di interventi volti al
miglioramento dell'accessibilità nautica, nel rispetto del
principio generale di salvaguardia della Laguna. Il 2024 vedrà
una sostanziale conferma di queste cifre che consentono a Venezia di
rimanere in assoluto tra i primi 15 porti crocieristici d'Italia,
con un rapporto tra toccate e passeggeri che testimonia il cambio di
passo concreto verso una crocieristica più sostenibile, anche
in relazione alla forte presenza di navi di tipologia medio-piccola,
spesso appartenenti al segmento luxury. Risultati che rientrano
nell'approccio complessivo adottato dall'AdSP che pone la
sostenibilità al primo posto, facendo accompagnare ogni
intervento funzionale da un'analisi fondata su dati scientifici e
adottando la decisione di sottoporre a VIA nazionale tutti gli
interventi commissariali, senza passare per la VINCA. L'obiettivo
rimane la creazione di valore, non solo per gli addetti del comparto
ma anche per tutte le aziende fornitrici del Veneto, che beneficiano
delle ricadute economiche derivate dalla modalità home port,
e per i cittadini che devono convivere con il turismo senza mai
subirlo».
Il presidente e amministratore delegato di Venezia Terminal
Passeggeri, Fabrizio Spagna, si è soffermato sul nuovo
modello di crocieristica diffusa adottato a Venezia, che - ha
specificato - è «compatibile con la città e con
il traffico merci» e «vede la stretta collaborazione tra
tutte le autorità locali, regionali e nazionali per garantire
il rispetto delle normative vigenti e promuovere una gestione
responsabile del turismo crocieristico. Venezia Terminal Passeggeri,
anche grazie a un cospicuo piano di investimenti - ha evidenziato -
sta lavorando per predisporre tutte le strutture e le facilities che
permettano a compagnie e passeggeri di poter usufruire di un
servizio che garantisca un approdo sicuro e agevole affinché
si preservi la funzione di home port e si dia piena attuazione al
modello degli approdi diffusi».
«I dati di oggi - ha commentato il vicesindaco di Venezia,
Andrea Tomaello - sono buone notizie anche e soprattutto per i
20mila addetti e le aziende del comparto portuale che rappresentano
il 4% di quelle della città metropolitana. Dopo l'anno zero
post decreto Draghi che ha cancellato la crocieristica a Venezia
senza fornire alternative, c'è stata una ripartenza via via
sempre più sostenuta. L'ottima notizia di oggi è però
la conferma dell'home port che assicura l'arrivo di turisti di
qualità che si fermano in città per più giorni,
usufruendo dei servizi e dell'offerta turistica e commerciale che
possiamo assicurare. Questa, infatti, è la tipologia di
turismo che come amministrazione vogliamo attrarre».