Nel 2023 il valore delle esportazioni russe di beni non
energetici è diminuito del -23% essendo risultato pari a
146,3 miliardi di dollari rispetto a 190,4 miliardi di dollari
nell'anno precedente e ha segnato una riduzione di circa 48 miliardi
rispetto al record storico registrato nel 2021. Lo ha reso noto il
Ministero dell'Industria e del Commercio di Mosca: intervenendo nei
giorni scorsi a Mosca all'esposizione internazionale “Russia
Expo”, il vice ministro Denis Manturov ha affermato che
attualmente il volume delle forniture ai mercati esteri è
temporaneamente diminuito e che tale flessione è attribuita
al riorientamento dei flussi delle merci all'esportazione verso
l'Asia, il Medio Oriente, l'Africa e l'America Latina. Il quotidiano
economico russo “Kommersant” ha specificato che un forte
impatto è stato determinato anche dalle sanzioni contro la
Russia nonché dalla diminuzione dei prezzi mondiali delle
materie prime, principalmente degli idrocarburi e del carbone.
L'amministrazione doganale russa ha reso noto che nel 2023 il
surplus commerciale con l'estero della Russia è stato pari a
140 miliardi di dollari, il -58,5% in meno rispetto al 2022. Lo
scorso anno il valore dell'export russo è stato
complessivamente pari a 425,1 miliardi di dollari, in calo del
-28,3%, mentre il valore totale delle importazioni è
aumentato del +11,7% essendosi attestato a 285,1 miliardi.
Globalmente nel 2023 il valore dell'import-export russo è
stato quindi di 710,2 miliardi di dollari, con una flessione del
-16,2% rispetto a 847,8 miliardi nel 2022.