Con decreto n. 1056 del presidente dell'Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale pubblicato
mercoledì scorso, l'ente portuale ha confermato la decisione
di non concedere una proroga della concessione attuale in capo alla
Venezia Terminal Passeggeri (VTP), la società che gestisce la
Stazione Marittima di Venezia, che scadrà il 31 maggio 2026.
Con riferimento poi al decreto-legge 103 del 2021 che dal primo
agosto di quell'anno ha vietato il transito delle grandi navi di
stazza lorda superiore a 25mila tonnellate, lunghezza di oltre 180
metri e air draft di oltre 35 metri nel Bacino di San Marco, nel
Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca, prevedendo misure
di sostegno agli operatori del settore colpiti dagli effetti di tale divieto
(
del 13
luglio 2021), il decreto del presidente dell'AdSP pubblicato
mercoledì dispone la riduzione del canone demaniale di 1,5
milioni di euro all'anno per gli anni 2023-2026 e conferma le misure
già adottate in favore di VTP e - ricorda il provvedimento -
«dallo stesso concessionario accettate», ovvero «la
riduzione del canone per l'anno 2021 pari a € 1.858.083,00»
e «l'affidamento del servizio ai passeggeri presso gli
attracchi temporanei realizzati dal Commissario straordinario in
area Marghera e area Chioggia sino alla scadenza naturale
dell'attuale concessione, come da Ordinanze del Commissario Crociere
Venezia».
Con riferimento, infine, all'ultima proposta di Piano Economico
Finanziario (PEF) della concessione presentata da VTP, il decreto
specifica che « la proposta di PEF presentata da V.T.P. S.p.A.
non è ricevibile né conducente al riequilibrio della
concessione assentita alla predetta Società in quanto non
corretta da un punto di vista metodologico oltre che di merito».
Venezia Terminal Passeggeri è partecipata al 53,00% da
APVS, a sua volta partecipata dalla finanziaria della Regione del
Veneto e dalla Venezia Investimenti delle compagnie crocieristiche
Costa Crociere, MSC Crociere e Royal Caribbean, al 22,18% dalla
Finpax, a sua volta partecipata dalle stesse tre compagnie
crocieristiche, al 22,18% dalla società aeroportuale SAVE e
al 2,64% dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo.