Lo scorso anno i ricavi della compagnia di navigazione
finlandese Finnlines, che fa parte del gruppo armatoriale italiano
Grimaldi, sono diminuiti del -7,6% essendo risultati pari a 680,7
milioni di euro rispetto a 736,6 milioni nel 2022. EBITDA ed EBIT
hanno registrato flessioni rispettivamente del -24,8% e -45,7%
essendo ammontati a 166,3 milioni e 74,1 milioni di euro. L'utile
netto è stato di 60,3 milioni (-55,0%).
Nel 2023 la flotta di navi ro-pax della Finnlines hanno
trasportato 710mila camion (750mila nel 2022), 157mila auto
(138mila), 1,34 milioni di tonnellate di merci non unitizzate (1,43
milioni) e 695mila passeggeri (648mila).
Nel solo ultimo trimestre dello scorso anno i ricavi hanno
totalizzato 167,5 milioni di euro, in calo del -6,0% sullo stesso
periodo del 2022. L'EBITDA è stato di 34,6 milioni (-33,5%),
l'EBIT di 10,5 milioni (-65,4%) e l'utile netto di 3,3 milioni di
euro (-88,4%). Nel trimestre la flotta ha trasportato 179mila camion
(178mila), 36mila auto (39mila), 317mila tonnellate di altri carichi
(342mila) e 135mila passeggeri (134mila).
Il presidente e amministratore delegato di Finnlines, Tom
Pippingsköld, ha spiegato che nel 2023 la compagnia ha dovuto
affrontare diversi problemi che hanno indebolito il risultato
aziendale, a partire da tassi di interesse più elevati, dagli
scioperi verificatisi a febbraio, dagli oneri di avviamento
correlati a una nuova nave e dal fermo in bacino di diverse navi.
Pippingsköld ha specificato che questi problemi sembrano
persistere all'inizio del 2024, ma - ha precisato - si sta
registrando una ripresa delle attività industriali e dei
consumi privati.