Uiltrasporti esorta il governo ad impedire che le nuove norme
europee contraddicano gli stessi obiettivi dell'UE in tema di
decarbonizzazione dei trasporti. Il sindacato teme infatti che il
via libera del Parlamento europeo alla nuova direttiva sui mega Tir
possa causare questo effetto di contrasto penalizzando il trasporto
merci ferroviario
(
del
12
marzo 2024). «La crisi del settore merci ferroviario
causata dal complesso contesto mondiale - hanno affermato Claudio
Tarlazzi e Roberto Napoleoni, segretario generale e segretario
nazionale dell'organizzazione sindacale - rappresenta per la
Uiltrasporti un fattore di grande preoccupazione. Conflitti
mondiali, livelli inflattivi elevati, stagnazione economica,
rappresentano elementi di criticità enormi per il settore, a
questi si aggiungono l'avvio dei cantieri per la realizzazione delle
infrastrutture previste dal PNRR che causerà ulteriori colli
di bottiglia e le difficoltà dovute agli interventi, ordinari
e straordinari, alla rete ferroviaria. Per incentivare veramente il
trasporto delle merci su ferro - hanno evidenziato i due segretari -
in considerazione di quanto previsto dal libro Bianco UE del 2011
che vincola gli Stati membri a trasferire entro il 2030 il 30% del
trasportato dalla gomma al ferro per destinazioni superiori ai 300
km e nel 2050 il 50%, richiede interventi anche normativi che non
vediamo realizzati».
«Ci auguriamo - hanno concluso Tarlazzi e Napoleoni - che
il MIT e il governo si attivino affinché vengano messe in
campo tutte le azioni necessarie e consequenziali ad una scelta
“green” che sembra invece rimanere, nei fatti, solo
sulla carta».