La compagnia di navigazione GNV del gruppo MSC assieme all'ente
di ricerca Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio
Ambientale), nell'ambito del progetto Life Conceptu Maris, ha
avviato dei corsi di formazione per la “conservazione della
biodiversità e rischio di collisione” destinati a oltre
100 tra comandanti e ufficiali delle proprie navi. L'iniziativa ha
l'obiettivo di formare e sensibilizzare il personale e gli equipaggi
illustrando loro i comportamenti da adottare per ridurre al minimo
il rischio di collisione con cetacei e tartarughe marine. Con questo
scopo esperti ricercatori spiegheranno loro come individuare e
determinare le specie e verranno forniti gli strumenti per poter
segnalare gli avvistamenti all'interno di un'apposita piattaforma
volta a condividere in tempo reale l'informazione con Capitanerie e
altre imbarcazioni. Tramite tali segnalazioni, non solo verrà
svolto un lavoro di prevenzione alle collisioni delle navi con la
fauna marina, ma verrà dato anche un contributo importante
alla raccolta di dati per il monitoraggio ed il censimento delle
specie che abitano il Mediterraneo.
Paola Tepsich, ricercatrice della Fondazione CIMA, ha spiegato
che tra le azioni previste dal progetto “Conservation of
Cetaceans and Pelagic Sea Turtles in Med Managing Actions for their
Recovery in Sustainability”(Conceptu Maris), che è
finanziato nell'ambito del programma LIFE dell'Unione Europea, «c'è
anche la formazione del personale delle compagnie di navigazione che
operano nel Mediterraneo. Per questo - ha specificato - noi di
Fondazione CIMA abbiamo realizzato un corso dedicato
all'identificazione delle specie di cetacei e tartarughe presenti
nei nostri mari. Seguendo il corso, gli ufficiali delle compagnie
daranno davvero un grande contributo alle nostre attività di
ricerca, anche perché potranno capire quali sono i
comportamenti e i fattori che aumentano il rischio di collisione con
gli animali in mare aperto. Senza dimenticare quanto è
rilevante il loro ruolo nella conservazione dei giganti del mare
anche per l'azione di sensibilizzazione che possono esercitare sui
passeggeri».