I sindacati evidenziano l'altissima adesione allo sciopero nei
porti italiani per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
scaduto il 31 dicembre scorso. Evidenziando che la protesta,
iniziata mercoledì e conclusasi oggi dopo la manifestazione
nazionale a Genova, ha raggiunto punte elevatissime di adesione, il
segretario generale e il segretario nazionale della Uiltrasporti,
Claudio Tarlazzi e Giuliano Galluccio, hanno espresso un
ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei porti «che
hanno sacrificato le loro giornate di lavoro per dimostrare
l'importanza di questo rinnovo contrattuale. Recupero salariale,
sicurezza e maggiori tutele - hanno sottolineato - sono i punti
fermi da cui non possiamo arretrare e ci auguriamo che le parti
datoriali siano ora pronte a tornare al tavolo delle trattative in
modo fattivo e collaborativo, in caso contrario siamo pronti a
continuare la nostra protesta».
Il segretario nazionale della Filt Cgil, Amedeo D'Alessio, ha
evidenziato che «i porti oggi sono praticamente tutti fermi
con un'adesione in alcuni scali fino al 100%. Oggi - ha aggiunto -
da tutti i porti italiani in sciopero e dalla manifestazione
nazionale Genova, dove hanno partecipato circa 1.500 persone, arriva
forte la richiesta di riaprire in maniera concreta la trattativa per
il rinnovo del contratto nazionale, colmando le distanze sia sulla
parte economica, ma anche in relazione ad alcune questioni
specifiche che attengono alla parte normativa. Tra le nostre
richieste - ha ricordato D'Alessio - un giusto salario, sbloccare il
decreto per il fondo di accompagnamento alla pensione anticipata per
i portuali, il riconoscimento del lavoro usurante, rafforzare tutti
gli strumenti contrattuali relativi al tema della salute e sicurezza
sul lavoro ed infine dare il nostro contributo alla riforma della
portualità».