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PORTI
In calo del -1,4% il traffico delle merci nel porto di Rotterdam nel primo trimestre. Rialzo dei container
Forte aumento (+29,0%) delle navi feeder in partenza dallo scalo olandese verso i porti del Mediterraneo
Rotterdam
18 aprile 2024
Nel primo trimestre di quest'anno il porto di Rotterdam ha
movimentato 110,1 milioni di tonnellate di merci, con un calo del
-1,4% che è stato contenuto dal rialzo del +3,3% del traffico
containerizzato che è ammontato a 32,5 milioni di tonnellate
ed è stato realizzato con una movimentazione dei contenitori
pari a quasi 3,3 milioni di teu (+2,0%). Inoltre a mantenere
limitata la flessione complessiva ha contribuito l'aumento, il primo
dopo otto trimestri consecutivi di diminuzione, delle merci allo
sbarco che si sono attestate a 33,5 milioni di tonnellate (+1,1%). È
proseguito, invece, il trend di riduzione del volume di merci
all'imbarco che nei primi tre mesi del 2024 è risultato di
76,6 milioni di tonnellate (-2,5%).
Nel primo trimestre di quest'anno sono diminuite gran parte
delle altre tipologie di carichi, a partire dalle altre merci varie
che con 7,8 milioni di tonnellate, di cui 6,3 milioni di tonnellate
di rotabili (-3,8%) e 1,5 milioni di tonnellate di merci
convenzionali (+7,4%), hanno totalizzato un calo del -1,9%. Nel
settore delle rinfuse liquide sono state movimentate globalmente
32,5 milioni di tonnellate (-3,1%), incluse 25,8 milioni di
tonnellate di petrolio grezzo (-1,9%), 14,6 milioni di tonnellate di
prodotti petroliferi raffinati -3,4%), 3,1 milioni di tonnellate di
gas naturale liquefatto (+3,6%) e 9,2 milioni di tonnellate di altri
carichi liquidi (-7,6%). Le rinfuse secche sono state pari a 17,1
milioni di tonnellate (-4,5%), di cui 7,2 milioni di tonnellate di
minerali e rottami (+16,5%), 5,4 milioni di tonnellate di carbone
(-27,4%), 2,5 milioni di tonnellate di prodotti agricoli (-23,9%) e
2,1 milioni di tonnellate di altre rinfuse solide (+93,7%).
«I dati di traffico - ha commentato l'amministratore
delegato e direttore operativo dell'Autorità Portuale di
Rotterdam, Boudewijn Siemons - mostrano limitate importazioni di
materie prime ed esportazioni di prodotti finiti. Ciò ci dice
che la produzione industriale europea soffre ancora degli elevati
prezzi dell'energia e della bassa domanda da parte dei maggiori
settori che stanno declinando come l'edilizia, l'industria di
trasformazione e l'industria automobilistica. Dalla crescita del
traffico dei container - ha osservato Siemons - vediamo i primi
segnali di ripresa dei commerci mondiali. Tuttavia questi timidi
segnali rimangono assolutamente incerti a causa delle crescenti
tensioni globali».
Relativamente alle crisi geopolitiche, l'authority portuale
olandese ha reso noto che quella in atto nel Mar Rosso ha
determinato a gennaio e febbraio una significativa riduzione
(-24,5%) del numero di navi nel porto di Rotterdam ed una flessione
del -13,7% delle merci dall'Asia a causa di ritardi e partenze
cancellate. L'ente portuale ha rilevato che la modifica dei servizi
marittimi, con la scelta di rotte alternative, ha comportato
necessari adeguamenti delle catene logistiche, mentre la domanda
complessiva di merci - ha precisato l'Autorità Portuale - è
rimasta praticamente inalterata ed ora la situazione è sotto
controllo, con molti più arrivi di navi nel mese di marzo
(+11,5%) e con la ripresa dei volumi provenienti dall'Asia e con
sviluppi positivi anche rispetto ad altri mercati mondiali. A ciò
- ha precisato l'ente - contribuiscono anche una cauta ripresa
dell'economia e la riduzione delle scorte.
Inoltre l'Autorità Portuale ha specificato che tale
mutamento di scenario ha determinato anche un forte aumento (+29,0%)
del traffico feeder dal porto di Rotterdam verso i porti del
Mediterraneo dato che, con le navi che percorrono la rotta
attraverso il Capo di Buona Speranza anziché quella
attraverso il canale di Suez, le merci destinate al Mediterraneo
vengono spedite ai porti della regione su navi feeder in partenza da
Rotterdam.
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