Il periodo in cui la pandemia di Covid-19 si è diffusa a
livello mondiale ha reso difficoltoso e oneroso per gli
spedizionieri e i caricatori degli USA inoltrare o ricevere merci,
ma tale difficoltà si è rivelata più accentuata
per le spedizioni di merci pericolose. Lo evidenzia un rapporto del
Government Accountability Office (GAO), l'agenzia informativa del
Congresso degli Stati Uniti che analizza e indaga sull'uso dei fondi
pubblici e su altre materie.
Il rapporto del GAO spiega che la crisi sanitaria ha avuto un
impatto notevole sul settore del trasporto marittimo provocando la
congestione dei porti, un'elevata domanda di spazi di carico sulle
navi e la volatilità delle tariffe di spedizione marittima.
Gli spedizionieri e i caricatori attivi nell'importazione o
esportazione di materiali pericolosi interpellati dal GAO hanno
dichiarato di essere stati particolarmente colpiti tra il 2020 e il
2022 durante il picco della pandemia. In particolare, tutti e sei i
caricatori di merci pericolose intervistati hanno affermato di aver
avuto difficoltà ad assicurarsi spazi di carico sulle navi e
cinque hanno affermato di aver registrato lunghi ritardi nelle
proprie spedizioni. I caricatori hanno attribuito queste difficoltà
operative ai rischi per la sicurezza e ai requisiti aggiuntivi
associati alle merci pericolose che i vettori marittimi erano meno
propensi a caricare sulle loro navi.
Il rapporto del GAO evidenzia che se le importazioni e le
esportazioni dagli USA di merci pericolose sono aumentate dal 2018
al 2020, dal 2020 al 2022 le importazioni di questi carichi sono
risultate stagnanti e le esportazioni sono diminuite. Nello
specifico, le importazioni di merci pericolose sono aumentate di
quasi il +32% dal 2018 al 2020, ma successivamente sono cresciute
meno del +1%; le esportazioni di sostanze pericolose sono aumentate
del +19% dal 2018 al 2020 e successivamente sono diminuite del -7%.
Al contrario, le importazioni e le esportazioni di prodotti non
pericolosi sono cresciute ad un ritmo più elevato durante la
pandemia dato che i carrier marittimi che privilegiavano i
caricatori di merci non pericolose che pagavano noli marittimi più
elevati.