Nei prossimi cinque anni il nuovo Parlamento europeo uscito
dalle elezioni di questo fine settimana e la Commissione Europea
devono concentrarsi sulla competitività dei porti dell'UE. La
richiesta giunge dalla Zentralverband der deutschen Seehafenbetriebe
(ZDS), l'associazione delle aziende portuali tedesche: «il
neoeletto Parlamento e la prossima Commissione Europea - ha spiegato
oggi la presidente della ZDS, Angela Titzrath - si troveranno ad
affrontare molte crisi e molte sfide. Questo è esattamente il
motivo per cui l'UE deve concentrarsi sui propri punti di forza:
azione comune, mercato interno libero, politica commerciale aperta e
sicura e concorrenza leale. Tutto ciò dovrebbe includere
anche una strategia portuale europea globale e una strategia
industriale marittima comune». «Per affrontare le sfide
del nostro tempo - ha aggiunto Titzrath - abbiamo bisogno di porti
forti. La solidità dell'economia, la transizione energetica e
la capacità difensiva richiedono porti e collegamenti di
trasporto efficienti. Per un'Unione Europea forte, la logistica
marittima deve quindi essere una priorità».
Relativamente alla transizione energetica, riferendosi alle
nuove norme europee che hanno incluso il trasporto marittimo nel
sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE, inclusione che
rischia di avvantaggiare i porti extraeuropei, Titzrath ha
evidenziato che, «in questo frangente, l'UE deve agire
rapidamente, dato che le compagnie di navigazione stanno da tempo
creando nuovi hub per le loro merci al di fuori dell'UE».