L'associazione degli spedizionieri genovesi e la federazione
nazionale della categoria hanno chiesto agli autotrasportatori che
operano con il porto del capoluogo ligure di congelare l'annunciata
“congestion fee” in vista di un confronto per risolvere
i problemi dell'accessibilità dei veicoli pesanti allo scalo portuale
(
del
29
maggio 2024). In occasione dell'incontro odierno a Palazzo San
Giorgio, sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar
Ligure Occidentale, convocato dall'ente per analizzare la situazione
che si è venuta a creare dopo che le sigle dell'autotrasporto
hanno annunciato l'intenzione di applicare una tariffa straordinaria
per i ritardi nei cicli operativi portuali, Giampaolo Botta e
Massimiliano Revello, direttore generale e consigliere di
Spediporto, e il presidente di Fedespedi. Alessandro Pitto, hanno
illustrato la posizione delle due organizzazioni: «siamo
disponibili - ha spiegato Botta - ad entrare nelle problematiche
evidenziate dal mondo dell'autotrasporto, a trovare soluzioni anche
da un punto di vista operativo. Però una condizione è
necessaria: lo stop alla richiesta del sovrapprezzo per il tempo
necessario ad un'approfondita analisi della situazione, circa un
mese». Per Spediporto e Fedespedi, i risultati di questa
indagine dovranno poi essere condivisi tra tutti gli operatori
mentre all'AdSP spetterà tradurli in nuove “regole del
gioco”.
In occasione dell'incontro Botta ha evidenziato che anche gli
spedizionieri sono fortemente penalizzati dagli innumerevoli ritardi
in ambito portuale: «basti pensare - ha ricordato il direttore
generale di Spediporto - a quelli, da noi più volte
denunciati, legati a controlli sanitari. Un ulteriore aggravio di
costi andrebbe a colpire indiscriminatamente gli operatori e sarebbe
economicamente insostenibile».