La Commissione Europea ha approvato aiuti per 570 milioni di
euro programmati dall'Italia per incentivare le navi all'ormeggio
nei porti ad utilizzare l'elettricità erogata da reti
elettriche di terra allacciandosi a questa tramite gli impianti di
cold ironing disponibili sulle banchine al fine di spegnere i motori
di bordo e ridurre quindi le emissioni di gas ad effetto serra
nonché l'inquinamento acustico.
L'aiuto assumerà inizialmente la forma di una riduzione
fino al 100% dei cosiddetti “oneri generali di sistema”
che sono inclusi nel prezzo dell'energia elettrica per finanziare
determinati obiettivi di politica pubblica, tra cui le energie
rinnovabili. L'Italia si è impegnata a istituire un
meccanismo di monitoraggio annuale per verificare la differenza tra
i costi effettivi di acquisto di energia elettrica erogata da reti
elettriche di terra e quelli dell'autoproduzione di elettricità
alimentata da combustibili fossili a bordo e adeguerà di
conseguenza il livello dell'aiuto.
Gli aiuti sono previsti dall'art. 34-bis del decreto-legge n.
162 del 2019 (“Disposizioni urgenti in materia di proroga di
termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche
amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”),
convertito con modificazioni dalla legge 2020, n. 8 del 2020 e
successivamente modificato e integrato. L'articolo prevede
agevolazioni per ridurre il costo per la fornitura di energia
elettrica sostenuto dai gestori delle infrastrutture di cold
ironing.