Oggi a Genova è stato presentato un nuovo rapporto sul
lavoro portuale realizzato dalla Fondazione Accademia Italiana della
Marina Mercantile in accordo con l'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Occidentale, l'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Orientale, e le principali sigle sindacali.
Il rapporto integra le risposte del questionario somministrato alle
centinaia di lavoratori e lavoratrici degli scali controllati dalle
due AdSP liguri: «il lavoro svolto in collaborazione con le
due AdSP, commissionato dalle stesse - ha spiegato Paola Vidotto,
direttore generale dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile -
è un primo passo a livello nazionale per comprendere in
maniera approfondita e precisa il sentimento di chi è
impegnato in questo settore professionale».
Relativamente ai risultati della ricerca sui fabbisogni
formativi condotta nei terminal portuali di La Spezia e Marina di
Carrara, il rapporto sottolinea che da questo punto di vista i dati
raccolti mostrano non solo un andamento positivo dell'indice di
lifelong learning, ovvero di apprendimento permanente con
l'acquisizione di conoscenze e competenze durante tutto l'arco della
vita, ma anche valori decisamente al di sopra del target del 60%
auspicato dall'Unione Europea. Praticamente la totalità dei
partecipanti (98,2%) dei terminal dei due scali ha dichiarato di
avere già partecipato in passato a corsi di formazione. Tra
coloro che hanno già partecipato in passato a corsi di
formazione, l'87,3% ha affermato di avere frequentato corsi
nell'ultimo anno, il 76,0% circa due anni fa e il 68,3% circa cinque
anni fa. L'analisi del trend nel suo insieme - specifica il rapporto
- evidenzia una relazione inversamente proporzionale tra la
frequenza pregressa dall'ultimo evento formativo e il tempo
trascorso; in altre parole, la frequenza a corsi di formazione
aumenta nel corso del tempo.
Inoltre praticamente la totalità dei rispondenti (99,0%)
ha dichiarato di avere partecipato a corsi
promossi dall'azienda di appartenenza. È significativo -
rileva il rapporto - che più di un rispondente su dieci
(12,5%) abbia indicato di avere intrapreso un percorso di formazione
anche in modo autonomo.