Costamare, società proprietaria di una flotta di 68 navi
portacontainer della capacità complessiva pari a 513mila teu
e di una flotta di 38 navi rinfusiere della capacità totale
di 2,9 milioni di tonnellate di stazza lorda, ha chiuso il secondo
trimestre di quest'anno con ricavi record pari a 515,4 milioni di
dollari, con un incremento del +40,3% sul periodo aprile-giugno del
2023. L'utile operativo è ammontato a 127,6 milioni (+4,1%) e
l'utile netto a 102,9 milioni di dollari (+52,6%).
Nel primo semestre del 2024 i ricavi hanno totalizzato il valore
record di 990,8 milioni, con una crescita del +60,8% sulla prima
metà dello scorso anno. L'utile operativo è stato di
231,0 milioni (-16,8%) e l'utile netto di 205,5 milioni (-5,0%).
Costamare, che pone a noleggio la sua flotta di portacontenitori
e di portarinfuse presso altre compagnie, ha reso noto che
attualmente l'intera flotta di full container è coperta da
contratti di noleggio in vigore nel 2024 e l'88% della flotta è
coperto da contratti nel 2025.
Commentando l'andamento dell'attività dell'azienda nel
corso del secondo trimestre di quest'anno il direttore finanziario
di Costamare, Gregory Zikos, ha spiegato che, «nel settore
delle portacontainer, la prosecuzione della deviazione delle navi
attorno all'Africa e un periodo di alta stagione anticipato, con una
domanda di trasporto delle merci superiore alle aspettative, hanno
fatto sì che le tariffe dei noleggi siano rimaste su una
traiettoria ascendente in un contesto di scarsa offerta di
tonnellaggio disponibile». «Per quando riguarda il
segmento dry bulk - ha aggiunto Zikos - stiamo portando avanti la
nostra strategia di rinnovo della flotta di proprietà e di
aumento della capacità media avendo concluso la vendita di
una Handysize costruita nel 2011 e avendo concordato la vendita di
una nave Supramax costruita nel 2009, acquisendo nel contempo due
navi Capesize costruite nel 2012».