Alla luce del rapporto di Mario Draghi sul rafforzamento della
competitività dell'Europa che è stato presentato la
scorsa settimana, documento che sottolinea la necessità di
salvaguardare la competitività dello shipping europeo,
l'associazione degli armatori europei ha pubblicato oggi un position
paper per una strategia industriale marittima europea da includere
nel prossimo Clean Industrial Deal che la presidente della
Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si è impegnata a
presentare nei primi 100 giorni della nuova Commissione.
Nel proprio documento, al fine di salvaguardare la competitività
del trasporto marittimo europeo a livello internazionale, l'European
Community Shipowners' Associations (ECSA) evidenzia la necessità
di mantenere condizioni di parità tra lo shipping europeo e i
suoi concorrenti extraeuropei, con un quadro normativo e fiscale
adeguato ad assicurare che le società di trasporto marittimo
dell'UE rimangano competitive a livello globale.
Inoltre, ad avviso dell'ECSA, per garantire la transizione verde
e digitale dello shipping europeo è necessario aumentare in
Europa la capacità produttiva di carburanti puliti per il
trasporto marittimo arrivandone a produrne almeno il 40% del totale
necessario al trasporto marittimo per raggiungere gli obiettivi
dell'iniziativa FuelEU Maritime, in linea con il parametro di
riferimento del Net-Zero Industry Act.
In considerazione della leadership europea nelle tecnologie
innovative per la transizione verde e digitale dello shipping,
secondo l'ECSA, per mantenere e capitalizzare questa posizione gli
Stati membri dell'UE dovrebbero poi implementare rapidamente un
parametro di riferimento per la produzione di almeno il 40% di
tecnologie innovative per lo shipping nel quadro del regolamento
europeo sull'industria a zero emissioni nette.
Per l'ECSA, dovrebbe poi essere garantito l'accesso ai
finanziamenti pubblici e privati al fine di sbloccare gli
investimenti per la transizione verde e digitale, essendo necessari
diversi strumenti di finanziamento che coinvolgano banche, mercati
dei capitali e investitori privati per consentire una migliore
condivisione del rischio di progetti innovativi e di transizione.
Inoltre - ha nuovamente ribadito l'associazione armatoriale - i
ricavi derivanti dall'applicazione allo shipping dell'EU ETS, il
sistema di scambio di quote di emissioni dell'Unione Europea,
dovrebbero essere spesi in attività legate alla transizione
energetica per decarbonizzare lo shipping.
Infine l'ECSA ritiene indispensabile che la strategia
industriale marittima europea riconosca la necessità di
investire in nuove competenze per la transizione verde e digitale
dello shipping, essendo necessario il sostegno della Commissione e
degli Stati membri agli sforzi congiunti delle parti sociali per
riqualificare 800.000 marittimi per la transizione verde entro la
metà del 2030.