In occasione della seconda edizione del Forum Risorsa Mare, in
corso oggi e domani a Palermo, TEHA Group, società
controllata da The European House - Ambrosetti che organizza
l'evento in collaborazione con il Ministro per la Protezione civile
e le Politiche del mare e con il patrocinio della Presidenza del
Consiglio dei ministri, ha presentato alcune proposte per stimolare
una maggiore competitività dell'industria marittima Made In
Italy, a partire da un'accelerazione nel percorso di semplificazione
amministrativa del Registro Navale nazionale, già avviata con
il disegno di legge Malan
(
del
6
settembre 2023).
Rilevando poi che l'industria marittima è anche
fortemente impattata dai target di decarbonizzazione ed
elettrificazione delle flotte e che, se in Europa le navi a Gnl sono
in crescita, l'Italia è in ritardo a causa di carenze nelle
infrastrutture di stoccaggio, si evidenzia la necessità di
accelerare il percorso di infrastrutturazione dei porti affinché
gli investimenti privati per l'elettrificazione delle flotte possano
determinare cambiamenti significativi nel raggiungimento dei target
di sostenibilità. TEHA Group ricorda che a tal fine il Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza destina 500 milioni di euro al
rinnovo sostenibile delle flotte entro il 2026, ma ad oggi solo 186
milioni sono stati assegnati e, di questi, solo 49 milioni spesi, e
ciò si deve principalmente a diverse criticità del
bando, considerato “limitativo” in quanto circoscritto a
cantieri navali e progetti previsti solo ed esclusivamente nei Paesi
UE con un potenziale “svantaggio di costo” rispetto ai
cantieri extra-UE. Inoltre, i tempi di realizzazione degli
interventi sono considerati troppo ambiziosi e sono escluse le navi
da crociera e quelle impiegate su rotte che prevedono la toccata di
un solo porto europeo, circoscrivendo dunque il perimetro del bando.
TEHA Group precisa che il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, responsabile della misura, sta lavorando in questi mesi
ad una revisione della progettualità del PNRR.
Infine viene sottolineata la necessità di vincere nel
breve termine la sfida dell'assunzione dei marittimi e della
creazione di una adeguata massa critica di lavoratori per sostenere
la competitività e operatività di settori come quello
della cantieristica navale e della crocieristica. In particolare, si
rileva la necessità che l'accesso e l'attrattività ai
cosiddetti “mestieri del mare” entrino nel dibattito di
collaborazione più stretta tra pubblico e privato,
ottimizzando le risorse economiche a disposizione, ad oggi limitate.
Secondo TEHA Group, per invertire questo trend bisogna agire sulla
formazione dei lavoratori con competenze dedicate attraverso
un'Academy dei Mestieri del Mare e coinvolgendo gli Istituti Tecnici
Superiori e gli Istituti Nautici in progetti di upskilling e
reskilling di forza lavoro.