Lasciata orfana da Mario Sommariva, che ha abbandonato
anticipatamente la presidenza dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Orientale per scegliere la presidenza del
gruppo portuale e logistico Spinelli, e in vista (non si sa quando)
della nomina del prossimo presidente dell'AdSP che governa i porti
di La Spezia e di Marina di Carrara, la comunità portuale
spezzina si schiera contro «nomine paracadutate».
Chiarendo che «non è nostro compito indicare nomi»,
i rappresentanti delle associazioni degli agenti marittimi, degli
spedizionieri e dei doganalisti spezzini hanno sottolineato che,
tuttavia, «è nostro diritto esigere rispetto e
delineare l'identikit di un futuro presidente che non sia, come già
troppe volte accaduto in questi anni con risultati contraddittori,
paracadutato ma che abbia nel suo identikit l'essere espressione di
questo territorio». «Questa richiesta - hanno precisato
- non è frutto di un preconcetto, bensì di una precisa
considerazione relativa al futuro: il porto della Spezia è
chiamato a lottare contro il tempo per affrontare e risolvere i
troppi problemi che lo attanagliano e che non consentono una lunga
stagione di “apprendimento” a disposizione del nuovo
presidente; il fattore tempo è essenziale: il porto di La
Spezia non può nuovamente diventare il laboratorio di
apprendimento, ma deve poter contare su un presidente “plug &
play”, in grado di affrontare da subito i problemi come i
dragaggi, i piani di sviluppo dei terminal, la stazione marittima, i
rapporti con Santo Stefano Magra, i collegamenti ferroviari, il
completamento dell'integrazione con il porto di Marina di Carrara e
molti altri».
Che sia un paracadutista, un paracadutato o altro, la nomina del
prossimo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar
Ligure Orientale è nelle mani del ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, a cui la riforma delle norme sulla
portualità del 2016 ha assegnato poteri pressoché
assoluti in merito. A Matteo Salvini (o al suo successore vista
l'incertezza sulle tempistiche di nomina dei presidenti delle AdSP e
pure sul varo della promessa nuova legge sui porti) è
evidentemente indirizzata la petizione della comunità
portuale spezzina. Stante la normativa in vigore, o a Roma ci sono
interessi politici che permettano una scelta locale del nuovo
presidente dell'AdSP della Liguria Orientale, oppure alla Spezia il
presidente dell'ente portuale calerà davvero con il
paracadute, data la lontananza della città dagli aeroporti
più vicini.