È durato assai poco lo stato di tregua tra i sindacati
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e i vertici dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, l'ente che amministra
i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Se alla fine
della scorsa settimana, dopo un incontro con il segretario generale
dell'AdSP, le segreterie regionali dei tre sindacati avevano deciso
di sospendere lo sciopero dei lavoratori dell'ente portuale, dopo un
ulteriore incontro svoltosi ieri le organizzazioni sindacali hanno
annunciato una ripresa dell'azione di protesta.
«Con una buona dose di ipocrisia - hanno denunciato Filt,
Fit e Uilt a conclusione del nuovo confronto - nel corso di tale
incontro, l'amministrazione presente al tavolo ha di fatto smentito
sé stessa e ci ha comunicato di venire meno all'impegno
assunto verbalmente nell'incontro del 13 gennaio 2025 che aveva
portato alla sospensione dell'azione di sciopero. Il dato di sintesi
più eclatante, e che per ovvi motivi riteniamo molto
preoccupante, è che l'amministrazione disconosce gli accordi
dalla stessa firmati e, perdipiù, deliberati dai competenti
organi di gestione, di controllo e di vigilanza. Un atteggiamento
incomprensibile per le organizzazioni sindacali e per le lavoratrici
e lavoratori, che mette seriamente in discussione la capacità
e l'affidabilità dei vertici dell'ente di svolgere il ruolo
di soggetto negoziale».
«Si tratta, in maniera eclatante - hanno specificato le
segreterie regionali di Filt, Fit e Uilt - di una conferma delle
perplessità già avanzate dal sindacato unitariamente
in sede di rivendicazione sindacale, sfociata nello sciopero
effettuato nei giorni 9, 10 e 13 gennaio 2025. Ci si chiede, al
contempo, come possa questa amministrazione mantenere gli impegni
con gli operatori o prenderne di nuovi con soggetti interessati a
scalare i nostri porti, considerata questa inaffidabilità ed
incapacità di riconoscere le proprie firme su accordi
sindacali. E tutto ciò senza considerare che i vertici di
questa amministrazione sono gli stessi custodi delle risorse
pubbliche da impiegare anche per la realizzazione delle opere del
PNRR e per lo sviluppo del sistema portuale campano. Pertanto, non
essendoci stati offerti altri spazi negoziali, e venuta meno
definitivamente la credibilità degli interlocutori - hanno
concluso i sindacati - comunichiamo la ripresa dello sciopero delle
lavoratrici e dei lavoratori dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Centrale, a partire dal 3 febbraio prossimo
venturo, e l'avvio di ogni altra iniziativa, assembleare e non, che
sarà comunicata nelle prossime ore».