
Ieri il Consiglio dell'Unione Europea ha sanzionato altre cinque
persone e quattro imprese ritenute responsabili di supportare la
flotta ombra russa e le attività correlate. Le società
colpite dal provvedimento sono le emiratensi Nova Shipmanagement
LLC-FZ e Citrine Marine SPC, la vietnamita Hung Phat Maritime
Trading (HPMT) e la russa SeverTransBunker Co. Ltd. Le cinque
persone incluse nell'elenco delle sanzioni sono considerate
imprenditori collegati, direttamente o indirettamente, alle
principali compagnie petrolifere statali russe Rosneft e Lukoil e,
come tali, coinvolti in un settore che fornisce una fonte
sostanziale di entrate al governo della Federazione Russa. Il
Consiglio dell'UE ha specificato che, inoltre, si tratta di persone
che controllano navi che trasportano petrolio greggio o prodotti
petroliferi originari della Russia o esportati dalla Russia,
nascondendo la vera origine del petrolio e praticando al contempo
pratiche di trasporto irregolari e ad alto rischio, pratiche
condotte anche dalle quattro imprese sanzionate.
Ai soggetti sanzionati è imposto il congelamento dei beni
e ai cittadini e alle aziende dell'UE è vietato mettere a
loro disposizione fondi. Sono soggetti anche al divieto di viaggio,
che impedisce loro di entrare o transitare attraverso gli Stati
membri dell'UE. I nove soggetti sanzionati si uniscono alle oltre
2.600 persone ed entità prese di mira in risposta
all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina.
Nel quadro delle misure per contrastare l'impiego della flotta
ombra che alimenta le entrate della Russia derivanti dalle
esportazioni di petrolio via mare, negli ultimi 18 mesi l'UE ha
designato oltre 550 navi, prevalentemente petroliere, che non
soddisfano gli standard assicurativi e di sicurezza e a cui è
stato imposto il divieto di accesso ai porti e di fornitura di
servizi marittimi. Con la decisione di ieri, si è deciso di
imporre sanzioni al più ampio ecosistema della flotta ombra
includendovi operatori che sostengono l'attività della flotta
ombra, tra cui armatori, broker e soggetti commerciali che gestiscono
in modo scorretto il registro navale di alcuni Stati membri.
«La flotta ombra della Russia - ha commentato Kaja Kallas,
vicepresidente della Commissione Europea e alto rappresentante per
gli Affari esteri e la politica di sicurezza - è la sua
principale fonte di denaro per finanziare la sua guerra illegale.
Quindi la stiamo smantellando, nave per nave. Oltre alle nuove
sanzioni mensili e a quelle a rotazione sulle navi, stiamo ora
affrontando gli operatori che gestiscono il sistema della flotta
ombra, dagli armatori agli intermediari e a coloro che gestiscono i
registri navali. Indebolire la capacità della Russia di
condurre una guerra in Europa rimane una priorità fondamentale
per l'UE».