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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 7-8/99 - LUGLIO-AGOSTO 1999 |
Logistica
Cresce la logistica a Barcellona
Nel 1998 Barcellona ha oltrepassato un'importante pietra miliare,
avendo movimentato più di un milione di TEU presso le proprie
varie infrastrutture dedicate alla manipolazione dei carichi.
Nel contempo, il suo operatore specializzato in logistica, la
ZAL (Zona d'Activitats Logistiques), ha fatto registrare un'altra
annata di crescita sostenuta.
In termini di traffici containerizzati marittimi, il risultato
complessivo è stato superiore del 3% circa rispetto all'anno
precedente. Dal 1992, i volumi containerizzati di Barcellona sono
quasi raddoppiati, mentre per il prossimo decennio sono previsti
tassi medi di crescita annua tra il 5 ed il 7 per cento. Al fine
di far fronte a previsioni di crescita così impressionanti,
l'Autorità Portuale sta per imbarcarsi nel suo ambizioso
Piano Delta da 2,6 miliardi di dollari USA. Esso comporterà
la deviazione del fiume Llobregat 2 km a sud allo scopo di realizzare
un'ulteriore area di 300 ettari di terreno, il che di fatto raddoppierà
le attuali dimensioni dell'area portuale.
E' significativo come il Piano Delta rappresenti un programma
di sviluppo speciale per la ZAL, al fine di trasformare il porto
in un nodo logistico euro-mediterraneo. L'Autorità Portuale
ritiene con convinzione che tale piano di sviluppo possa apportare
vantaggi immensi. "Barcellona è situata nell'arco
del bacino del Mediterraneo Occidentale e rappresenta un centro
ideale per l'Europa" ha dichiarato Sylvia Rausch, dirigente
marketing della CILSA (Centro Intermodal de Logistica SA), la
quale ha sottolineato la crescente importanza della ZAL. La CILSA
è un'associazione commerciale tra la APB (Autoritat Portuaria
de Barcelona), che detiene il 75% delle quote, ed una società
industriale/immobiliare con sede a Madrid (con il 25% delle quote).
La ZAL si è ampliata notevolmente dalla sua inaugurazione,
avvenuta nel 1992. "Il nostro primo magazzino ha aperto nell'ottobre
del 1993 e si estendeva su 12.000 m2; noi provvedevamo
ad affittarlo a terzi quale infrastruttura multi-clientelare"
ha detto la Rausch. "In quel momento la città stava
smaltendo una sbornia post-olimpica, quindi i prezzi immobiliari
erano bassi e molti magazzini erano vuoti. Da allora, non ci siamo
più guardati alle spalle".
In effetti, la Rausch ha detto che da allora sono stati costruiti
11 magazzini (110.000 m2 e 16.000 m2 di
spazio), mentre altre quattro unità (per 80.000 m2)
sono in fase di sviluppo. La Rausch si aspetta che l'attuale programma
di espansione possa essere portato a termine per l'autunno del
2000 e ha dichiarato che tutte quante queste infrastrutture sono
già state commercializzate.
In realtà la Rausch, che ha suggerito come la ZAL abbia
una lista di attesa di 25 progetti, è in ansiosa attesa
che venga dato corso alla seconda fase del programma di espansione
della zona. "Ciò raddoppierà la nostra attuale
area ed inoltre migliorerà la logistica complessiva delle
nostre operazioni, dal momento che saremo meglio integrati nell'area
portuale" ha spiegato. "Questo perché i nuovi
ormeggi marittimi saranno localizzati proprio di fronte alla ZAL
e ciò renderà molto più facili e razionali
dal punto di vista dei costi i trasferimenti di contenitori e
carichi".
Anche adesso, peraltro, la distanza tra la zona dei magazzini
e gli ormeggi marittimi è di soli 3 km e vi sono una rete
stradale interna ed un sistema di trasporto in atto finalizzati
a semplificare le movimentazioni dei carichi.
La ZAL, inoltre, è situata in prossimità dell'aeroporto
(appena 10 minuti di strada), situazione, questa, destinata a
migliorare ulteriormente una volta completata l'autostrada Llobrecht.
La Rausch, poi, ritiene che le future iniziative ferroviarie
siano vantaggiose sia per il porto che per la ZAL. "Le ferrovie
stanno diventando sempre più importanti per molti utenti
della ZAL" ha dichiarato "e sebbene non vi sia ancora
un preciso programma in ordine ai tempi di costruzione di un collegamento
ferroviario a scartamento europeo da e per Barcellona, non vi
è dubbio che esso diventi sempre più decisivo per
le aspirazioni di Barcellona a diventare un porto-nodo".
Riguardo alle attuali operazioni della ZAL, sei dei magazzini
sono multi-clientelari, mentre gli altri cinque sono dedicati
ad imprese singole. La Rausch ha attributo il successo della ZAL
alla propria capacità di offrire ai suoi clienti magazzini
ben progettati, che racchiudono in sé le "ultimissime
tecnologie" e sono dotati di una "pianificazione eccellente".
"Le nostre infrastrutture presentano un'altezza di accesso
pari a 10,5 metri, che consente l'installazione di sistemi per
un impilaggio elevato dei pallets" afferma la Rausch. "Ciò
ha ottenuto il gradimento di tutti ed altre imprese di magazzinaggio
hanno copiato il nostro modello".
La dirigente ha altresì evidenziato molti altri fattori
che hanno contribuito all'impressionante risultato in termini
di crescita della ZAL, tra cui la capacità della zona di
offrire una completa gamma di servizi a valore aggiunto e di soluzioni
di sorveglianza delle merci. "Noi offriamo alla clientela
qualcosa di più di semplici contratti di affitto e ciò
fa sì che le loro operazioni si possano svolgere senza
particolari problemi" ha spiegato. "Questo significa
che essi possono mettere su bottega qui e concentrare le proprie
risorse sull'attività vera e propria".
Il che comporta servizi di vigilanza attivi 365 giorni l'anno
e 24 ore su 24, l'offerta di telecomunicazioni e di servizi Web
assai competitivi e collegamenti con bus-navetta dalle infrastrutture
alla città. Inoltre, la ZAL è in grado di predisporre
il noleggio temporaneo di personale di magazzinaggio specializzato,
nonché l'affitto sia di computers che di attrezzature per
la movimentazione ed il deposito. E' altresì disponibile
tutta una gamma di servizi di consulenze doganali.
Inoltre, poco più di un anno fa, la ZAL ha costituito
il dipartimento servizio ai clienti, (una "linea calda",
a detta della Rausch) destinato a far fronte con tempestività
alle richieste di informazioni ed a qualsiasi problema di tipo
tecnico/operativo che si possa verificare. "Attraverso uno
stretto contatto con le società elettrica, telefonica e
dell'acqua, possiamo far sì che le infrastrutture vengano
allestite rapidamente ed efficientemente" ha dichiarato.
Più di recente, la ZAL ha ultimato un centro per l'impostazione
delle attività, dotato di strutture per le dimostrazioni
e l'addestramento.
In termini di strategia, i piani della ZAL si sono concentrati
sull'attrazione di un ampio profilo clientelare, in particolare
- dove possibile - quelli in grado di ingenerare ulteriore traffico
marittimo per il porto. "Avevamo bisogno di una varietà
di moderne imprese logistiche e di distribuzione, quali spedizionieri
e imprese commerciali di import/export" ha spiegato la Rausch,
che ha inoltre sostenuto l'importanza di una adeguata distinzione
tra imprese multinazionali (che servono per la valuta di prestigio)
e locali. "E questo, a mio giudizio, è ciò
che abbiamo senz'altro conseguito".
La dirigente ha indicato imprese quali il gigante automobilistico
giapponese Honda e la sud-coreana Daewoo Electronics, che tutte
e due si servono della ZAL per soddisfare le proprie esigenze
di distribuzione locale, principalmente per la penisola iberica,
le isole Baleari e le isole Canarie. Tuttavia, la Honda utilizza
Barcellona anche quale propria porta d'accesso alla Francia meridionale
e sta valutando l'ipotesi di una ulteriore espansione a nord ed
a est. Nell'Europa settentrionale, la principale porta d'accesso
è Gand (in Belgio).
La Rausch ritiene che vi siano opportunità per Barcellona
e la ZAL di ampliare i propri hinterland distributivi. Ha infatti
indicato la Francia settentrionale, la Svizzera e l'Austria quali
potenziali mercati, ma ha ammesso che il solo marketing potrebbe
non essere sufficiente per conseguire tali obiettivi.
"Alla fine, saranno le strategie societarie di ciascuna
impresa a conformare il mercato" ha dichiarato. "Ciò
che dobbiamo fare è assicurare che i nostri servizi siano
della più elevata qualità possibile nonché
offerti ai prezzi più concorrenziali, di modo che i clienti
possano scegliere al meglio".
La concorrenza sul lavoro è dura, dal momento che Valencia,
Marsiglia ed i porti dell'Italia settentrionale (Genova, Livorno
e La Spezia) si danno da fare tutti quanti al fine di ampliare
i propri flussi di traffico import/export mediante la fornitura
di servizi logistici a valore aggiunto. Inoltre, i porti containerizzati
del Nord Europa - in special modo Rotterdam ed Anversa - vorrebbero
allargare a sud il proprio hinterland. In misura sempre maggiore
queste autorità portuali e le loro imprese operative terminalistiche
si impegnano in servizi di treni-blocco ed in associazioni commerciali
per la distribuzione allo scopo di supportare tale strategia.
"Noi ci troviamo in una posizione felice, poiché
la Catalogna è un importante centro di produzione e consumo"
ha spiegato la Rausch "e questo ci fornisce una salda base
di carichi locali da cui si può crescere".
Nell'ambito del Mediterraneo, Barcellona ha tratto altresì
vantaggio dalla scarsa produttività di stivaggio e dalla
irrequietezza industriale di Marsiglia, sebbene presso il porto
francese questi problemi stiano per essere risolti ed il terreno
sia molto più economico da acquistare e sviluppare.
Oltre al proprio investimento nella ZAL, l'Autorità Portuale
di Barcellona ha sviluppato un sistema di informazione e comunicazione
comunitario che provvederà all'integrazione di tutti gli
scambi documentari del porto. Il Port IC dovrebbe essere implementato
nel corso del 1999 e sarà disponibile sia su reti private
che via Internet.
Nel contempo, continua la spesa di capitale in relazione a nuovi
ormeggi ed a nuove attrezzature, dal momento che il porto lotta
per conservare la propria posizione nell'ambito del bacino mediterraneo
e persegue le crescenti opportunità interlinea fra i traffici
est/ovest e nord/sud, specialmente da e per Il Sudamerica e l'Africa.
Ancora una volta, la ZAL ha un proprio ruolo da svolgere in questa
attività.
Sotto molti aspetti, la decisione della APB di investire nella
ZAL era stata presa in un periodo in cui il concetto delle reti
distributive accentrate era ancora ai primi passi. Tuttavia, ciò
ha portato al pagamento di dividendi e - secondo la Rausch - mette
il porto in una forte posizione per il futuro. "Siamo entusiasti
circa le nostre prospettive" ha detto "ed i nostri clienti
desiderano allargare il raggio delle proprie attività".
Per la Rausch, la seconda fase del programma di sviluppo della
ZAL non arriverà mai troppo presto.
(da: Containerisation International, giugno 1999)
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