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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 7-8/99 - LUGLIO-AGOSTO 1999 |
Progresso e tecnologia
Il riposizionamento dei contenitori via Internet
L'Interbox è un prodotto lanciato nel 1998 dalla IAS (International
Asset Systems), società con sede a San Francisco. Il sistema,
che ha cominciato ad essere commercializzato nello scorso mese
di marzo, viene pubblicizzato come il primo strumento autonomo
e globale per lo scambio di contenitori disponibile sul mercato.
Secondo il vice presidente marketing della IAS, Timothy Power,
il sistema fondato sulla partecipazione ad Internet fornisce agli
utenti la capacità di prendere decisioni proprie e perciò
elimina gli intermediari con transazioni dirette da operatore
ad operatore, consentendo di stipulare accordi in linea in tempo
reale. "Noi non scegliamo per conto degli associati ma consentiamo
loro di effettuare le proprie scelte" ha aggiunto Jay Fisher,
presidente della IAS.
La società si è affrettata a sottolineare come
l'Interbox costituisca uno strumento di mercato neutrale ed indipendente,
che offre tutta una gamma di opportunità alle società
di noleggio, alle imprese nazionali di marketing, alle linee di
navigazione eccetera, e come il sistema sia "facile ed intuitivo"
da usare. Il sistema si serve di un database Oracle 8 per l'archiviazione
delle informazioni ed il sistema computerizzato dispone di un
formato modulare cliente-server. Vi è un'archiviazione
automatica se il cliente non usa il sistema per un certo periodo
di tempo. L'accesso al sistema avviene mediante semplici browsers
Internet; l'utente non ha bisogno di un programma appositamente
dedicato. "L'unica cosa di cui si ha bisogno inizialmente
è un browser Web da 3 dollari" fa notare Stephen Marcus,
vice presidente tecnologia della IAS. Prima di essere accettati
quali associati, gli utenti devono siglare un accordo di 23 pagine
giuridicamente vincolante. Una volta accettati, agli utenti viene
fornita la documentazione di supporto ed una parola d'ordine.
Per ogni transazione portata a termine per mezzo di Interbox,
viene applicata una tariffa di circa 20 dollari, oltre ad una
somma nominale mensile.
Il sistema consiste in un manifesto in linea, su cui possono
essere apposti i dettagli relativi alle esigenze ed alle disponibilità
di spazi-containers, nonché in un sistema di trattativa
su cui possono essere effettuate le offerte (da accettare o rifiutare)
e predisposte la raccolta e la consegna. Una caratteristica unica
di Interbox è costituita dal "pagamento a moneta variabile",
in base al quale il valore attribuito ai containers viene espresso
in valuta a seconda della localizzazione.
Una società con eccesso di contenitori a Los Angeles dovrebbe
aspettarsi di dover offrire un incentivo per farseli prelevare,
mentre una società con eccesso di contenitori a Hong Kong
potrebbe aspettarsi di vedersi pagare una somma di denaro affinché
li si possa prelevare. In queste transazioni è compreso
anche un sovrapprezzo di noleggio giornaliero, dato che i containers
riposizionati via Interbox in realtà vengono sub-noleggiati
al vettore nel corso della movimentazione.
Secondo un'indagine della rivista Cargo Systems che dovrebbe
essere presto pubblicata, intitolata "Il commercio elettronico
nel trasporto marittimo di contenitori", il pagamento a moneta
variabile e le possibilità di offerta e controfferta creeranno
un'abbondanza di nuove opportunità per l'utilizzazione
di Interbox. La IAS si aspetta che il mercato alla fine istituisca
un pagamento standard per la raccolta di una particolare dimensione
di vuoti in una località particolare. Ciò consentirà
alle linee di navigazione di prendere decisioni supportate da
informazioni dettagliate in relazione alla razionalità
dei costi delle specifiche transazioni ed aiuterà le linee
di navigazione stesse a calcolare i propri costi di riposizionamento
ai fini della tariffazione da praticare ai clienti.
Antecedentemente alla prima registrazione nel sistema, l'associato
indica riservatamente le preferenze della società in relazione
agli altri associati, di modo che ciascuno viene classificato
come "accettabile", "non accettabile" o "cliente
preferenziale". Vengono immessi anche i criteri che sovrintendono
alle riparazioni. Il sistema opera secondo principi di senso comune
in base ai quali gli utenti, prima di fornire i particolari che
li riguardano, condurranno prima una ricerca finalizzata ad accertare
se le proprie esigenze potranno essere soddisfatte in base ai
parametri che già sono stati immessi nel sistema. Dopo
aver selezionato il tipo di transazione richiesto in una lista
che comprende le modalità "interscambio", "a
senso unico", "noleggio" e "movimentazione
vuoti", l'utente a questo punto indica particolari quali
la localizzazione di contenitori a disposizione, le possibili
destinazioni di fine noleggio, la gamma delle date accettabili,
il tipo e le condizioni del contenitore. L'utente, quindi, seleziona
la voce "contenitori richiesti da altri" ovvero "contenitori
da richiedere ad altri" e conduce la ricerca appropriata.
Se non riesce a trovare nulla che faccia al caso suo, l'utente
allora passa alla metà inferiore dello schermo per aggiungervi
altri dati, tra cui qualsiasi tipo di incentivo finanziario in
offerta, oltre al prezzo giornaliero di noleggio. Egli può
accettare immediatamente o riservarsi di valutare la controproposta,
che dev'essere accettata o rifiutata entro 24 ore. Per ogni registrazione,
è permessa una sola controproposta per cliente: "Questo
è uno strumento di mercato, non un bazar" ha spiegato
Power. L'accettazione di un accordo sul Web è conclusa
e diviene giuridicamente vincolante quando un associato clicca
la casella "Accetto" sul sito Web.
Il sistema Greybox
Il sistema di interscambio Greybox della Transamerica Leasing
permette l'identificazione degli equilibri di equipaggiamento
e rende possibile la localizzazione dei punti laddove si bilanciano
la disponibilità di contenitori in eccesso e le esigenze
degli altri operatori. Il Greyslot è un manifesto in linea
sul quale le linee di navigazione possono registrare le disponibilità
di spazi-containers in eccesso, così come le liste di porti
accettabili per lo scarico dei contenitori. Non si deve pagare
alcunché per l'inserzione sul manifesto, il quale - in
caso di richiesta - assicura l'anonimato. La somma richiesta per
gli spazi-containers viene contrattata privatamente tra le due
parti; il Greybox applica una tariffa di 10 dollari USA per ciascun
container movimentato. Le modifiche all'interfaccia del Greybox
che verranno apportate dalla Transamerica Leasing nei prossimi
mesi comprendono:
- "retrospettiva-lampo" sulle registrazioni: visualizza
le nuove soluzioni logistiche relative alla società dell'utente
nelle ultime 24 ore;
- località di restituzione: assicura la possibilità
di accertare ed identificare le località di restituzione;
- relazioni migliorate: consente il rilascio di relazioni a
vantaggio dell'utente circa attività quali fornitore/utente,
giornate di affitto, unità ancora in noleggio, eccetera.
Tali modifiche dovrebbero essere apportate in due fasi, a partire
da giugno.
Secondo un portavoce della Greybox, "dal mese di aprile
del 1998 sono state conseguite più di 30.000 soluzioni;
di queste, 16.500 sono avvenute via Greyslot, a partire dal suo
inizio nell'agosto 1998. Nel corso del periodo di sei mesi che
va sino alla fine di febbraio, sono state registrate in media
3.500 soluzioni mensili, ed ogni mese si è assistito ad
un nuovo record di soluzioni conseguite".
Pensare in sincronia
La SynchroNet Marine, di proprietà norvegese ma registrata
in California, ha lanciato il proprio Internet Container Exchange
nell'aprile di quest'anno. Il sistema è finalizzato ad
assistere le linee di navigazione nella valutazione delle modalità
atte a ridurre i costi di gestione dei contenitori migliorandone
l'utilizzazione ed individuando le opportunità a lungo
termine per lo scambio dei medesimi. Secondo Stig Sevaldsen, vice
presidente finanze e sviluppo attività della SynchroNet,
"noi stimiamo che alla fine sarà possibile risolvere
con successo il 40% dei problemi di bilanciamento delle attrezzature
dei nostri clienti".
Ciascun settore imprenditoriale del database della SynchroNet
è connesso dal Programma di Accesso Condiviso della società
con la rete di utenti (sedi e filiali) del cliente in questione.
La società afferma che le informazioni acquisite daranno
alla SynchroNet l'opportunità di osservare l'intero settore
containerizzato proprio come "se fosse una sola società.
Noi utilizziamo la registrazione dei dati riservati al fine di
reperire ogni opportunità esistente tra le imprese interessate
ed abbiamo creato l'ambiente in linea necessario a trasformare
quelle sinergie in azioni tra un sacco di uffici diversi"
ha dichiarato Joe Barratt, dirigente capo delle operazioni della
SynchroNet.
Dal momento che la maggior parte delle linee di navigazione inviano
automaticamente per posta elettronica rapporti sull'equilibrio
degli equipaggiamenti con cadenza settimanale e spediscono dati
sui flussi containerizzati a ritmo mensile, non occorre istituire
nulla di nuovo presso le sedi o le filiali di un vettore. La società
afferma che, mentre "la consistenza dei passaggi delle comunicazioni
del cliente è decisiva al fine di mettere in grado la SynchroNet
di riconoscere con precisione e tempestivamente le transazioni
condivise", non vi è invece bisogno di accedere ai
database dei clienti, e cioè alle loro informazioni più
delicate, ma solamente alle informazioni generiche relative alle
questioni inerenti alle movimentazioni di contenitori. Queste
cose, la SynchroNet può scaricarle dai formati privati
nei propri formati interni. "In realtà, noi non ci
consideriamo quali concorrenti dell'Interbox e del Greybox, che
sono utili strumenti per aggiungere valore sul breve termine"
ha detto Sevaldsen. "Ciò che offriamo noi sono soluzioni
logistiche a lungo termine, che richiedono un'analisi dei dati
a lungo termine".
Alla domanda in ordine alle potenziali difficoltà che
comporta l'indurre le linee di navigazione a fornire a terzi informazioni
generali circa le proprie modalità operative note, Sevaldsen
ha ammesso che "cinque anni fa, avrebbe potuto essere piuttosto
difficile riuscire ad ottenere informazioni di questo tipo, anche
nel caso in cui fosse stata disponibile la tecnologia adeguata.
Adesso, la situazione finanziaria di ristrettezze in cui operano
le linee di navigazione sta a significare che esse sono sottoposte
ad una tremenda pressione al fine massimizzare quanto più
possibile l'efficienza. Il fatto che le linee di navigazione e
le IMC sappiano che noi siamo del tutto neutrali è decisivo.
I nostri interessi sono del tutto in linea con i loro".
Sevaldsen ha riferito che, al momento dell'intervista, "più
o meno 35 linee di navigazione, in rappresentanza del 40% circa
della flotta containerizzata, sono associate al nostro programma,
unitamente a 30 vettori intermodali". Egli ha altresì
fatto notare come si aspetti che questo secondo mercato aumenti
notevolmente nei prossimi anni, addirittura sino ad oltre 50 associati.
Sebbene vi sia la possibilità che ciò diventi una
realtà in futuro, attualmente non è previsto alcun
onere per l'utilizzazione del SynchroNet. Viene invece applicata
una tariffa di 30 dollari USA per ogni box scambiato mediante
il sistema.
Sempre un'alternativa
Costituita nel 1989, la società austriaca DMD offre un'alternativa
al fiorente numero di schemi di scambio via Internet. La DMD,
che afferma di utilizzare una base di offerta di "30 delle
principali linee di navigazione del mondo", movimenta dalle
70 alle 100 unità alla settimana in ambito europeo.
Un suo scambio tipico consiste in una richiesta telefonica o
per posta elettronica da parte di un cliente, il quale fornisce
informazioni in ordine all'equipaggiamento necessitato ed all'ammontare
del tempo disponibile. Secondo il direttore esecutivo Margaret
Divjanovic, "noi siamo veloci. Non diremmo mai che abbiamo
bisogno senz'altro di 24 ore; ci prendiamo 24 ore di tempo solo
quando è possibile farlo. Disponiamo di connessioni eccellenti
e riteniamo che un bilancio ben equilibrato tra il contatto personale
e quello elettronico rappresenti la migliore miscela: nelle situazioni
molto urgenti siamo in grado di rilasciare una consulenza spesso
nel giro di un'ora. Il record è di tre minuti e 58 secondi:
questa è un'operazione in tempo reale". Il tasso di
operazioni a buon fine della DMD è del 75%. Le tariffe
sono simili a quelle applicate per il noleggio una tantum.
Alla domanda circa la minaccia rappresentata dal crescente numero
di sistemi di scambio su Internet, la Divjanovic ha risposto che
"abbiamo studiato il sito Greybox ed altri simili. E' tutta
roba molto buona ma, nel contesto di un'attività "globale",
l'elemento tempo è estremamente importante. Il fatto che
una parte del mondo stia dormendo mentre in altri posti si lavora
rende le tabelle sorpassate ancor prima di essere caricate su
Internet. L'immediata risposta alle richieste è decisiva
e vi si può far fronte solamente disponendo di personale
in loco".
Il sistema Sabre
La texana Sabre ha sviluppato uno strumento informatico relativo
alle procedure d'appalto di cui i caricatori si possono servire
al fine di fornire informazioni alle linee di navigazione in ordine
alle proprie esigenze, con l'indicazione di quanti contenitori
essi hanno intenzione di movimentare su ciascuna linea ed in ogni
direttrice di traffico a settimana. I caricatori possono quindi
prendere visione dell'informazione allo scopo di determinare se
vi sia qualche opportunità di ridurre i costi di riposizionamento
mediante l'integrazione delle esigenze di un caricatore con quelle
di un altro.
Ad esempio, se un caricatore afferma di voler inviare 500 boxes
al giorno dal Cile al Sudafrica e 400 boxes al giorno dal Sudafrica
a Rotterdam, mentre un altro cliente vuole movimentare 450 boxes
al giorno da Rotterdam al Cile, sarebbe chiaramente sensato per
la linea di navigazione stipulare entrambi i contratti al fine
di ridurre i costi di riposizionamento.
Al momento attuale, il sistema è limitato all'uso nell'ambito
di una sola impresa e provvede ad inviare o a ricevere gli appalti,
nonché a ricercare il modo per ridurre i costi. Tuttavia,
la società ha in programma di caricare lo strumento su
Internet, di modo che i caricatori vi possano ascrivere i particolari
inerenti alle loro esigenze, i quali poi potrebbero essere letti
da molte linee di navigazione. L'accesso alle informazioni sarà
limitato alle compagnie che abbiano ottenuto una speciale autorizzazione
dalla Sabre, al fine di evitare che i dati vengano letti da un
concorrente della linea di navigazione interessata.
Arriva la XS
Anche la XS Containers attualmente ha in corso lo sviluppo di
un prodotto di scambio su Internet; il suo IPEX (Intermodal Positioning
Exchange), infatti, dovrebbe essere lanciato verso la fine di
quest'anno. La società al momento sta prendendo decisioni
definitive sul formato interattivo del sistema, l'importanza del
quale è stata sottolineata dal direttore esecutivo Jeff
Nesbitt. "Abbiamo imparato in passato che la gente non ha
molto tempo da dedicare alla risoluzione di formati complicati
e che l'interesse può svanire alla svelta dopo due o tre
settimane. Perciò, la nostra prima priorità è
quella di far sì che il sistema sia davvero facile da usare
per l'utenza".
I sogni della Unicon
L'Intermodal Exchange della Unicon offre ai clienti ed ai mediatori
l'opportunità di aggiudicarsi gli appalti e di vendere
contenitori in Nord America ed in Europa, per lo più su
Internet, sebbene sia disponibile anche un servizio fax. Secondo
il presidente della Unicon, John Stangel, "con la crescita
di Internet nel Nord America, ha costituito un progresso naturale
l'espansione della comunità dei nostri utenti. In media,
abbiamo un nuovo utente al giorno che si registra elettronicamente".
"Il nostro obiettivo primario è quello di fornire
ai proprietari di equipaggiamenti l'opportunità di servirsi
di uno strumento professionale che curi le loro procedure di vendita,
che assicuri loro fiducia e sicurezza in ordine alle transazioni
e che faccia sì che il ricavato delle vendite vada direttamente
a loro. Chiunque è in grado di metter su un sito Web e
fare un listino di merci in vendita, ma poi bisogna rendere consapevole
di tale opportunità la comunità che si desidera
raggiungere e - ed è questa la cosa più importante
- si deve fornire un servizio ai clienti".
(da: Cargo Systems, giugno 1999)
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