
|
CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 11/99 - NOVEMBRE 1999 |
Industria
Le ultime novità della componentistica dei contenitori
Un'alleanza tra fornitori, gli sviluppi nel settore dei blocchi
d'angolo ed un nuovo meccanismo di chiusura per i portelloni dei
contenitori sono alcune delle ultime novità del mondo della
componentistica dei contenitori.
Alleanza intermodale
L'Alleanza Equipaggiamenti Intermodali è stata costituita
al fine di mettere assieme i principali fornitori di equipaggiamenti
intermodali a livello mondiale in un'alleanza finalizzata alle
attività internazionali di acquisto e vendita collettiva.
Nel corso dei un incontro svoltosi a Seoul, in Corea, all'inizio
dello scorso mese di settembre, tra la statunitense Martec International,
l'olandese Van Doorn Container Part PV, l'australiana Gavan Container
Services e la neozelandese Gavan Container Products, è
stato raggiunto un accordo relativo alla costituzione di un'alleanza
con l'obiettivo di fornire equipaggiamenti di qualità,
pezzi di ricambio ed accessori ai settori delle riparazioni di
containers, dell'intermodalismo e del trasporto marittimo.
Riconoscendo le difficoltà che i proprietari e gli operatori
di contenitori hanno avuto in passato a causa dell'indisponibilità
di certe parti a livello globale, l'intenzione dell'Alleanza è
quella di affrontare e ridurre il problema dei tempi di fermo
e della indisponibilità dei containers facendo sì
che quantitativi adeguati di parti di contenitori vengano messi
a disposizione in tutto il mondo.
Allo scopo di conseguire tale obiettivo, i membri dell'alleanza
hanno ottenuto la rappresentanza dei principali produttori e venditori
di parti ed accessori di containers. I membri dell'alleanza affermano
che i depositi di riparazione ed i proprietari di equipaggiamenti
e gli operatori possono essere certi che verranno agevolati nella
fornitura di parti al fine di mettere il settore containerizzato
in condizione di utilizzare le materie giuste a prezzi concorrenziali,
soddisfacendo così le richieste dei propri clienti.
Thomas Ewig, presidente della Martec International, ha dichiarato
in occasione dell'incontro citato che l'alleanza rappresenta una
risposta all'attuale stato del settore trasportistico, il quale
richiede uno sforzo sempre più efficace e sensibile ai
costi da parte dei soggetti che in esso operano.
Begli angoli
"I blocchi d'angolo sono ancora prodotti strategici essenziali
nel contesto dell'attività della nostra acciaieria"
ha dichiarato Herbert Decker della MFL (Maschinenfabrik Liezen).
La situazione del mercato è divenuta più critica
nel corso dello scorso anno a causa della concorrenza nel settore
dei contenitori nell'ambito degli importanti mercati tradizionali
della MFL in Europa, Nordamerica e Sudafrica. I produttori di
containers di quelle zone stanno lottando al fine di conseguire
ordinazioni significative di nuovi contenitori. La strategia della
MFL è quella di costituire una fonte di soluzioni innovative
per qualsiasi problema inerente alla tecnologia trasportistica
dei restanti produttori di containers presenti sul proprio mercato.
Le iniziative non si limitano ai blocchi d'angolo per i contenitori
speciali ed i boxes, ma si estendono alla produzione di blocchi
per unità più o meno standard, quali i domcons (contenitori
interni USA), i contenitori terrestri europei, gli swapbodies
eccetera. In Nordamerica, ad esempio, le linee di navigazione
e le imprese ferroviarie sono in cerca di opportunità finalizzate
a massimizzare gli spazi per carichi possibili (altezza ed ampiezza).
Pertanto, in collaborazione con Ken Reynard della britannica Duraloc
Ltd, sono state elaborate speciali soluzioni quali il blocco Spigot
ed il cosiddetto Blocco Diaframma. Entrambi i modelli sono finalizzati
ad un maggiore spazio interno in altezza (senza sporgenze nello
spazio destinato al carico) e sono stati sviluppati e brevettati
da Reynard. La loro produzione avviene su licenza esclusiva da
parte della MFL.
I blocchi Spigot sono già in uso da diversi anni nei contenitori
interni statunitensi. Mediante la variazione dei punti di connessione
dei segmenti a paletto, il blocco incorporato distribuisce il
carico gravante sulla zona ad alto sforzo ed elimina l'esigenza
di rinforzi.
Si dice che il blocco Diaframma sia l'unico blocco superiore
convenzionale ad assicurare in assoluto l'accesso senza ostruzioni
ai contenitori. Sin dall'inizio del 1996 la MFL fornisce blocchi
Diaframma ai produttori di box sia del Nordamerica che dell'Europa.
Dopo essere stato applicato con successo per tre inverni canadesi
sui contenitori di proprietà della Canadian National, il
blocco Diaframma sta ora entrando nella fase della produzione
di serie. Campioni del primo lotto di blocchi forniti in Canada
nel 1995 sono stati smantellati e sottoposti a controllo ogni
primavera e fino adesso non è stato riscontrato alcun logoramento
apprezzabile. In effetti, rispetto al periodo triennale preso
in considerazione si sono dovuti rimpiazzare solamente tre diaframmi
flessibili e tutti e tre erano stati tagliati da oggetti affilati
non identificati. Unitamente alla versione europea sviluppata
per i contenitori larghi 2,55 metri, che non ha richiesto neanche
una sostituzione, il numero complessivo dei contenitori in uso
ora supera le 1.000 unità.
In questo momento la MFL sta lavorando su una versione speciale
del blocco Diaframma. Questo nuovo modello che verrà utilizzato
sui contenitori interni statunitensi da 102 pollici di larghezza
è altresì caratterizzato da una distanza fra i centri
di apertura superiore pari a 9 e 3/8 pollici. Questa modifica
migliorerà l'integrità strutturale dei contenitori
riducendo i danni, dal momento che le forze espresse dal carico
saranno ridotte dai paletti d'impilaggio del container. Sui contenitori
esistenti le forze espresse dal carico cagionano la rottura dei
blocchi e delle testate. La MFL ha appena fornito campioni di
questo nuovo blocco per un prototipo di contenitore destinato
ad una impresa ferroviaria nordamericana.
Una chiusura ermetica
La svedese LS Mekaniska Verkstad sta commercializzando sul mercato
containerizzato europeo il proprio modello K-Lock.
Il K-Lock è un meccanismo di chiusura brevettato ad alta
qualità che viene prodotto in due dimensioni diverse e
si dice che sia quasi impossibile da rompere. Tutte le parti importanti
sono protette dalla scatola del lucchetto e la copertura è
stata progettata in modo da prevenire le effrazioni tentate con
qualsiasi attrezzo. La superficie, realizzata in acciaio speciale
rinforzato, è stata trattata con Teflon e si dice anche
che sia impossibile da forare. Il meccanismo di chiusura ha un
nucleo morbido che ne impedisce la rottura quando viene colpito.
Il K-Lock Tipo 1 è stato collaudato e certificato dalle
autorità svedesi quale protezione contro i furti secondo
la classe di sicurezza 5, la più elevata classe di sicurezza.
Esso misura 200 mm in lunghezza, 100 mm in altezza e 50 mm in
spessore. Il K-Lock Tipo 2 è classificato 4 nella scala
di sicurezza e misura 150 x 80 mm, con uno spessore di 50 mm.
Il congegno di chiusura comprende un lucchetto ed un congegno
di sicurezza composto di due parti a forma di zeppa con guide
orlate. Quando il portellone è chiuso il lucchetto scatta
automaticamente sul congegno di sicurezza a forma di zeppa. La
chiave gira di 180° e quindi viene rimossa dal lucchetto.
Tetto a schiusura
Il produttore tedesco Umformtechnik Stade afferma che i propri
pannelli a schiusura per i tetti delle unità rinfusiere
sono diventati negli scorsi anni l'ultimo grido del settore, ora
che la maggior parte dei principali produttori europei di contenitori
per rinfuse hanno adottato il prodotto della società e
hanno adattato di conseguenza i propri modelli di tetto.
Negli ultimi anni, la Umfortechnik ha aggiornato il proprio modello
di pannello al fine di renderlo meno difficile da maneggiare;
il nuovo pannello è disponibile in due formati, l'UTS 1.10.96/I
e l'UTS 1.10.96/II. I pannelli sono disponibili in lunghezze per
unità standard per carichi secchi ovvero per contenitori
pallet-wide mediante l'adattamento della distanza tra le guide
superiori destra e sinistra. I pannelli sono saldati insieme a
tutti gli altri pannelli del tetto standard allo scopo di realizzare
il tetto completo prima dell'assemblaggio. Non vi è bisogno
della presenza di una struttura di supporto. Le aperture per la
schiusura del tetto misurano 500 mm (96/i) e 600 mm (96/II).
Il pannello schiudibile più grande è disponibile
con sistema di chiusura sia a singola che a doppia mandata e,
al fine di prevenire la corrosione, il meccanismo completo di
chiusura - cardini, chiavistelli, camme, sigilli ed anello a morsetto
per le guarnizioni compresi - è realizzato in acciaio inossidabile.
Senza seccature
La China Contech di Hong Kong è fiera di essere riuscita
a colmare il divario fra acquirenti occidentali e fornitori cinesi.
"Noi assicuriamo un servizio senza seccature, che rende tranquilli
gli acquirenti dal momento in cui le ordinazioni vengono effettuate
alla consegna nel momento e nel luogo specificati" afferma
Patrick Lo della China Contech. "Ciò fa risparmiare
sia tempo che denaro quando si ha a che fare con le complicazioni
delle formalità di esportazione, in particolar modo in
un paese in via di sviluppo come la Cina".
Dalla sua costituzione avvenuta nel 1995, la China Contech si
è affermata quale esportatore riconosciuto e professionale
di blocchi d'angolo alla volta di industrie containerizzate internazionali.
La China Contech, ritenendo che i più elevati standard
di servizio si possano conseguire solamente attraverso la professionalità
dell'esportatore, concentra la propria attenzione sui blocchi
d'angolo quale linea di prodotto chiave nei mercati al di fuori
della Cina.
(da: Container Management, ottobre 1999)
|