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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 6/2009 - GIUGNO 2009
Progresso e tecnologia
OCR e RFID: l'importanza dell'integrazione fra fattore
tecnologico e fattore umano
L'infrastruttura per la movimentazione di contenitori Pier 400
della APM Terminals nel porto di Los Angeles ha conseguito nel tempo
una notevole esperienza nell'uso del riconoscimento a caratteri
ottici (OCR) e dell'identificazione per frequenza radio (RFID)
nell'ambito del proprio sistema di varchi principale.
Secondo Alan McCorkle, vice presidente anziano del Pier 400,
l'introduzione di tali tecnologie offre vantaggi quanto
all'efficienza operativa in ragione dei minori errori di battitura e
del maggiore numero di aggiornamenti tempestivi dei sistemi di
database.
"Ciò che è più importante, esse ci
hanno fornito una migliore visione delle dinamiche del piazzale del
terminal contenitori, il che ha comportato operazioni più
sicure" afferma.
Lo OCR viene utilizzato per registrare preso il varco sia i
numeri dei contenitori, sia i numeri delle patenti, sebbene la prima
sia la funzione primaria.
Questa tecnologia, insiste McCorkle, si è dimostrata
estremamente affidabile, dal momento che l'OCR ha funzionato nella
sostanza nel 95% ed oltre dei casi.
"I fattori che tendono ad indurre false letture sono
rappresentati per lo più da verniciature deteriorate ovvero
dalla presenza di sporcizia sul contenitore.
Inoltre, alcuni nuovi equipaggiamenti mostrano i numeri del
contenitore in posizioni inaccettabili, che, pertanto, impediscono
l'effettuazione di una lettura precisa".
Alla domanda se la tecnologia OCR presso il varco sia
maggiormente affidabile rispetto ai semplici controlli umani.
McCorkle sottolinea come né i sistemi OCR né i
controllori umani siano precisi al 100% in tutti i casi.
"Riteniamo che la tecnologia OCR lavori meglio quando i
controllori umani vengano impiegati per risolvere quei pochi errori
che il sistema ingenera.
Questo è, di gran lunga il migliore sistema possibile per
far sì che il nostro varco mantenga fluide le operazioni"
ha dichiarato.
Alla domanda relativa a come si possa calcolare un ritorno sugli
investimenti rispetto all'impiego dell'OCR, McCorkle risponde che
questo dipende molto dalle singole applicazioni e procedure di
ciascun terminal.
Al Pier 400, ad esempio, presso il varco ci sono 56 corsie in
entrata ed in uscita, 14 gru ed un portale che utilizzano tutti
quanti l'OCR per movimentare tutti i contenitori che entrano ed
escono dall'infrastruttura.
"Al Pier 400, pertanto, il ritorno sugli investimenti è
stato generoso come in pochi altri anni" dichiara.
"E' altresì importante sottolineare i vantaggi
operativi della qualità accurata ed in tempo reale dei dati
che l'OCR produce, così come l'incommensurabile valore
dell'aumentata sicurezza per i nostri lavoratori che viene
assicurata dal mettere controllori a gestire le eccezioni nel
contesto di un ambiente interno più sicuro".
Anche le targhette RFID vengono applicate di consueto al
parabrezza di tutti i camion che entrano nel terminal.
Le targhette sono state introdotte nell'ambito dell'iniziativa
ambientale "Camion Puliti" del Porto di Los Angeles/Long
Beach.
Tuttavia, le targhette di per sé contengono solo un ID
seriale.
Il porto gestisce un database di informazioni relative alla
qualità ambientale del camion; all'operatore terminalistico
viene richiesto di incrociare questi dati inerenti all'accesso e
riferire l'informazione che ne consegue al porto.
"Inoltre, noi in effetti utilizziamo la targhetta per
seguire i movimenti del camion all'interno del terminal.
Quest'attività di tracking ci consente di pianificare la
consegna dei carichi in importazione secondo l'ordine dei camion che
sono in attesa di ricevere un contenitore.
Questa è una procedura molto più efficiente sia
per il camionista che per il terminal rispetto al più
tradizionale sistema < primo dentro/primo fuori > al varco"
afferma McCorkle, aggiungendo che il costo delle targhette è
stato assunto direttamente dall'autorità portuale e non dalla
APM Terminals.
Quanto alle lezioni che la APM Terminals ha appreso
dall'introduzione della nuova tecnologia presso il varco, McCorkle
osserva che l'implementazione del progetto tende a richiedere più
tempo e ad essere più costosa di quanto non ci si aspettasse
in precedenza.
"E' molto difficile introdurre nuove infrastrutture presso
i punti-chiave delle proprie operazioni, continuando nel contempo ad
effettuare operazioni secondo l'efficienza ottimale.
Questa, di solito, è la ragione per cui si oltrepassa di
gran lunga il termine previsto.
Occorre imparare come lavorare ed installare questi nuovi
sistemi attorno ad un'operazione assai dinamica, affrontando nel
contempo le difficoltà più ardue al fine di conseguire
vantaggi" dichiara McCorkle.
Infine, in relazione al futuro sviluppo della biometrica presso
il varco, McCorkle ritiene che essa possa essere senz'altro imposta
alla fine dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale nell'ambito
del proprio programma TWIC (Credenziali di identificazione dei
Lavoratori del Trasporto), la cui implementazione è stata del
tutto completata a Los Angeles il 14 aprile di quest'anno.
McCorkle sostiene che, quale che sia la tecnologia che alla fine
verrà certificata dalle autorità, essa sarà
introdotta presso il Pier 400.
Al momento, l'attuale programma inerente alla carta TWIC ha
optato per la validazione dell'identità mediante impronta
digitale, ma ai terminal non è stato ancora richiesta
l'installazione di scannerizzatori delle impronte digitali. (da:
portstrategy.com, 19.06.2009)
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