Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 NOVEMBRE 2013
LEGISLAZIONE
LA NUOVA POLITICA SULLE INFRASTRUTTURE DELL'UNIONE EUROPEA
Nel contesto della più radicale revisione della politica
sulle infrastrutture dell'Unione Europea sin dal suo esordio negli
anni '80, la Commissione Europea ha pubblicato le nuove carte che
mostrano i nove maggiori corridoi che fungeranno quale spina dorsale
dei trasporti nel mercato unico europeo e rivoluzioneranno i
collegamenti est-ovest.
Al fine di far fronte a questo ambizioso programma, i
finanziamenti dell'Unione Europea destinati alle infrastrutture di
trasporto saranno triplicati per il periodo 2014-2020 sino a 26
miliardi di euro.
Nel complesso, la Commissione afferma che la nuova politica
sulle infrastrutture trasformerà l'attuale patchwork di
strade, ferrovie, aeroporti e canali in una rete unificata di
trasporti trans-europea (TEN-T).
Il vicepresidente della Commissione Europea Siim Kallas,
responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “Il trasporto è
fondamentale per l'economia europea.
Senza buoni collegamenti l'Europa non crescerà o
prospererà.
Questa nuova politica dell'Unione Europea sulle infrastrutture
introdurrà una potente rete di trasporto europea diffusa in
28 stati membri al fine di promuovere la crescita e la
competitività.
Essa collegherà l'Est all'Ovest e sostituirà
l'odierno patchwork dei trasporti con una rete autenticamente
europea”.
La nuova politica stabilisce, per la prima volta, una rete di
nucleo costruita su nove principali corridoi: due da nord a sud, tre
da est a ovest e quattro diagonali.
Questa rete di nucleo “trasformerà i collegamenti
est-ovest, rimuoverà i colli di bottiglia, migliorerà
le infrastrutture e snellirà le operazioni di trasbordo
transfrontaliere per i passeggeri e le merci in tutta l'Unione
Europea.
Essa migliorerà le connessioni fra diverse modalità
di trasporto e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi
relativi al mutamento climatico dell'Unione Europea”.
La rete di nucleo dovrebbe essere completata entro il 2030.
La disponibilità dei finanziamenti dipenderà dalla
positiva conclusione dei negoziati inerenti alla Struttura
Finanziaria Pluriennale 2014-2020.
I finanziamenti saranno triplicati per il periodo 2014-2020 sino
a 26 miliardi di euro.
Questi finanziamenti saranno strettamente concentrati sulla rete
di nucleo dei trasporti laddove c'è un maggior valore
aggiunto.
Allo scopo di dare priorità ai collegamenti est-ovest,
quasi la metà del finanziamento complessivo dei trasporti
europei (11,3 miliardi di euro derivanti dall'iniziativa
“Infrastrutture per collegare l'Europa” sarà
riservata ai paesi del fondo di coesione.
La rete di nucleo sarà supportata da una esaustiva rete
di direttrici, alimentata a livello regionale e nazionale.
“La rete complessiva assicurerà la piena copertura
e l'accessibilità di tutte le regioni.
L'intento è quello di far sì che progressivamente,
ed entro il 2050, gran parte dei cittadini e delle attività
dell'Europa stiano a non più di 30 minuti di viaggio da
questa rete onnicomprensiva” aggiunge l'Unione Europea.
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