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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 MAGGIO 2015
TRASPORTO INTERMODALE
RIUSCIRÀ A REGGERE LA FERROVIA DURANTE LA CHIUSURA DEL
TUNNEL STRADALE DEL GOTTARDO?
Anche se gli svizzeri dovessero dire di sì alla
costruzione di un secondo tunnel stradale del Gottardo da 3 miliardi
di franchi svizzeri quando andranno alle urne l'anno prossimo, si
ritiene diffusamente che esso non possa con tutta probabilità
essere pronto per le operazioni prima della chiusura del tunnel
esistente per gli essenziali lavori di manutenzione, cosa che nel
caso ideale accadrà fra il 2018 ed il 2020.
Sono già stati completati gli studi e già
abbozzati i piani per far sì che il trasporto ferroviario
provveda agli ingenti quantitativi di traffico che si servono di
questa tratta.
Il tunnel di base del Gottardo dovrebbe essere aperto nel 2016 e
l'attuale tratta di montagna sarà conservata per provvedere
ai servizi regionali e turistici, così come per altro
traffico merci e passeggeri in caso di bisogno.
Secondo uno studio del FOT (Ufficio Federale Svizzero dei
Trasporti) la migliore opzione sarebbe quella di dividere il
traffico.
Una navetta per il trasporto di automobili effettuerebbe
operazioni attraverso il tunnel ferroviario attuale sulla tratta di
montagna da Göschenen ad Airolo, mentre i camion, gli autobus
ed altri veicoli pesanti viaggerebbero su un servizio di autostrada
viaggiante attraverso il tunnel di base Rynächt/Altdorf a
Biasca.
Questa è la sola variante che soddisfi tutti i requisiti:
la tratta di montagna non potrebbe accogliere tutto il traffico -
non c'è terreno disponibile per la costruzione di terminal di
carico nelle vallate alpine - e dirottare il traffico sulla
direttrice del Lötschberg od istituire un servizio di
autostrada viaggiante più lungo (ad esempio
Basilea-Lugano/Chiasso) non riuscirebbe a provvedere alle esigenze
regionali.
Esistono dei precedenti per entrambi i tipi di servizio.
La BLS, seconda maggiore società ferroviaria svizzera,
effettua una efficiente e riuscita operazione di navetta per auto
tutto l'anno attraverso il Lötschberg da Kandersteg a
Goppenstein.
La BLS ha già chiarito che è pronta ad offrire le
proprie competenze e risorse sulla tratta del Gottardo ed i
treni-navetta che dovranno essere acquistati potrebbero essere
utilizzati dalla BLS in seguito sul Lötschberg.
Quanto ai camion, l'operatore intermodale RAlpin effettua
servizi di autostrada viaggiante egualmente efficienti e di successo
da Freiburg-im-Breisgau, in Germania, a Novara via Lötschberg e
Lugano via Gottardo.
Le competenze della RAlpin potrebbero altresì contribuire
ad istituire un simile e molto più corto servizio sul
Gottardo, probabilmente con due o persino tre punti di carico per
ciascun treno allo scopo di accelerare i tempi di lavorazione presso
i terminal.
Tuttavia, entrambi i servizi funzioneranno davvero solo se i
tempi di lavorazione e la frequenza saranno regolari ed efficienti
abbastanza da evitare code inaccettabilmente lunghe.
In tale contesto vale la pena di guardare ad Innovatrain, un
centro di competenze per lo sviluppo di sistemi intermodali per
merci sensibili ai tempi sulle brevi distanze.
L'Innovatrain si concentra specialmente sulle aree densamente
popolate, in cui lo spazio per il trasbordo ed il deposito
provvisorio è scarso e le infrastrutture ferroviarie locali
sono limitate.
Il sistema fa affidamento su una precisa pianificazione,
un'attenta localizzazione dei siti degli hub, su una buona
tempistica, su un corretto materiale rotabile e su un sistema per il
trasbordo orizzontale dei contenitori da 20 piedi e sulle casse
mobili standard denominate ContainerMover 3000.
I venditori al dettaglio, importanti produttori come la
Coca-Cola e la Nestlé ed il servizio postale stanno tutti
quanti passando alle operazioni intermodali in Svizzera alla luce
della cronica congestione sulle principali strade.
Le competenze dell'Innovatrain potrebbero essere utilizzate
anche nell'organizzazione dei nuovi servizi.
Un'ottica più ampia
Non è stata raggiunta alcuna decisione definitiva in
ordine a quando precisamente questi nuovi servizi dovranno essere
operativi, ovvero quale esatta forma prenderanno.
Questa situazione, peraltro, presenta implicazioni più
ampie, alle quali gli attuali ed i potenziali interessati attivi
sulla tratta del Gottardo stanno già guardando.
Se gli elettori svizzeri decideranno a favore di un secondo
tunnel stradale o meno, le ditte di autotrasporto torneranno subito
al trasporto stradale puro una volta terminati i lavori di
manutenzione o diventeranno intermodali?
In altre parole, le nuove infrastrutture avranno ancora un
ruolo?
Per certi versi, ciò dipende da se si possano conseguire
i risultati previsti dall'iniziativa Alpina del 1994 finalizzata a
dimezzare il numero dei camion in transito attraverso il tunnel
stradale del Gottardo sino a 650.000 unità all'anno.
Il traffico ha totalizzato in media circa 1,25 milioni di unità
annue dal 2000 ad oggi, ma è difficile prevedere quanta
ulteriore riduzione si possa conseguire alla luce dei tassi di
crescita previsti sulle direttrici di traffico nord-sud ed esiste
già un'iniziativa per innalzare l'obiettivo ad un livello più
alto e più realistico.
Ciononostante, qui si presenta una opportunità che gli
innovatori del settore intermodale hanno già subodorato.
Gran parte della merce autotrasportata viaggia in semirimorchi,
la maggior parte dei quali non possono essere spostati da gru a
cavaliere o da impilatrici.
Quasi il 3,5% dei semirimorchi sono stati modificati per essere
movimentati da gru e lo possono essere in tutti i terminal
intermodali.
Quanto al resto, le sole possibilità di trasporto
intermodale sono quelle offerte dall'autostrada viaggiante, che è
per sua natura antieconomica e dev'essere finanziata, ovvero quella
di utilizzare una delle nuove tecniche di trasbordo sviluppate nel
corso degli ultimi anni.
Tutte quante sono state provate nei servizi commerciali con vari
gradi di successo e tutte presentano i loro vantaggi e svantaggi.
Il CargoBeamer, sviluppato in Germania, è forse il più
versatile: il semirimorchio viene guidato su una culla che può
essere movimentata normalmente, oppure viene caricato su un carro,
ma in questo caso occorrono terminal con equipaggiamento speciale.
Pure con il Nikrasa, anche questo tedesco, il semirimorchio
viene guidato su una culla che può essere spostata da una
gru, ma c'è bisogno di una rampa portatile.
Il francese Modalohr richiede terminal e carri speciali, mentre
anche lo svedese Megaswing necessita di carri speciali: entrambi
sono sistemi puramente orizzontali con una sezione girevole che
consente al semirimorchio di essere guidato direttamente sul carro.
Alla domanda relativa a chi sia il primo a decidere di
utilizzare uno di questi sistemi sulla tratta del Gottardo è
già stata data una risposta.
Il mese scorso la BLS Cargo ha inaugurato un nuovo servizio da
Colonia a Melzo con il CargoBeamer per semirimorchi con altezza
angolare di 4 metri.
Ciò rappresenta una svolta sotto ogni punto di vista e
sarà interessante vedere quanto tempo ci vorrà prima
che altri la seguano, quale sistema sceglieranno e quanto
rapidamente risponderanno gli autotrasportatori.
Nel frattempo, la priorità è quella di stabilire
un concetto di base per le operazioni ferroviarie durante la
chiusura del tunnel stradale.
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