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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 GIUGNO 2015
PORTI
IL TRASPORTO MARITTIMO PUÒ UNIRSI AL CAMPO DI
BATTAGLIA DELL'E-COMMERCE CINESE DATO L'ALLENTAMENTO DELLE REGOLE
SULLE IMPORTAZIONI
Secondo un recente rapporto del SISI (Shanghai International
Shipping Institute) ci si aspetta che i volumi containerizzati
presso i porti della Cina crescano del 6% all'anno fino al 2030.
Il "2030 China Shipping Development Outlook"
effettua diverse previsioni riguardanti lo sviluppo, l'automazione e
la sostenibilità dei porti cinesi, nonché la
potenziale emersione di quattro porti "super" hub.
Secondo il SISI, "la produzione containerizzata presso i
porti cinesi raggiungerà i 505 milioni di TEU nel 2030, con
un tasso medio di crescita annua del 6% circa, che è
assicurata dal rapido incremento del trasporto containerizzato sia
lungo la costa che lungo i fiumi interni".
Tina Liu, direttore per la Cina della ditta di analisi marittime
Drewry, concorda con le previsioni sui volumi del SISI,
sottolineando come ci si aspetti che il PIL della Cina cresca al
7,5% e che una impetuosa classe media stia attirando importazioni.
"I volumi containerizzati interni sono un'area di crescita
così come le importazioni.
La sensazione del mercato è che il potere d'acquisto
della popolazione cinese sia in aumento; pertanto, i traffici
containerizzati d'importazione ed interni dovrebbero esserne
influenzati positivamente" ha dichiarato.
Entro i 2030, prevede il SISI, oltre il 90% delle attrezzature
portuali utilizzeranno il gas naturale liquido o l'energia
elettrica, mentre l'energia eolica e solare diventeranno parte
integrante dell'infrastruttura energetica portuale.
Inoltre, i principali hub containerizzati lungo la costa cinese
saranno dotati di terminal semi-automatizzati.
Peraltro, saranno pochi i porti containerizzati completamente
automatizzati: solo Shanghai, Guangzhou, Qingdao e Tianjin potranno
disporre di uno o due ormeggi completamente automatizzati al
massimo.
Il notevole investimento in risorse richiesto per la piena
automazione significa, di questi tempi, che la maggior parte dei
porti cinesi debbano avere dimestichezza con l'adattarsi all'aumento
dei salari dei lavoratori.
Spiega la Liu: "Il costo del lavoro cinese è in
aumento, ma è ancora relativamente basso.
Molti operatori terminalistici stanno cercando di precorrere i
tempi, allo scopo di avvalersi del know-how tecnico prima che il
costo del lavoro sia troppo alto".
Dati l'enorme produzione containerizzata della Cina e gli
investimenti in corso nelle infrastrutture portuali, le attuali
tendenze verso le mega-navi e le mega-alleanze stanno comportando un
impatto sulla produttività terminalistica?
"La Cina è stata molto generosa quanto ad
investimenti in infrastrutture - porti compresi - per decenni, il
che significa che i principali porti cinesi non sono poi stati così
tanto interessati da quelle tendenze come avvenuto in alcune delle
economie sviluppate in termini di limitazioni fisiche.
Ma la pressione operativa e commerciale apportata dalle
mega-navi sta certamente comportando conseguenze sui porti cinesi.
Con la possibilità che le linee di navigazione e le
alleanze ristrutturino le proprie reti, potrebbe esserci
un'opportunità di diventare un hub all'interno della regione.
E tutti i porti vorrebbero diventare quell'hub" afferma la
Liu.
Infatti, il rapporto del SISI prevede altresì che un
certo numero di "super" porti hub containerizzati, fra cui
Shanghai, Qingdao and Hong Kong, si formeranno entro il 2030, mentre
il 95% dei porti costieri integreranno le risorse con altri porti
sotto forma di cluster mediante iniezione di capitali e cooperazione
strategica.
Nel contempo, i fiorenti traffici transfrontalieri di commercio
elettronico stanno comportando conseguenze sulle filiere
distributive containerizzate della Cina, e sia i porti sia le linee
di navigazione stanno usufruendo delle nuove possibilità di
far fronte alle domande di efficienza della logistica al dettaglio
online.
Ad esempio, la logistica di commercio elettronico
tradizionalmente fa affidamento al trasporto merci aereo a causa dei
requisiti di consegna espressa degli acquisti online.
Tuttavia, l'introduzione di normative meno stringenti sulle
importazioni alla fine consentirà alle linee di navigazione
di competere nel settore.
E per essere competitivi, i vettori containerizzati, i porti ed
i loro partner logistici dovranno lavorare assieme molto
strettamente per far fronte alle aspettative del consumatore.
Aggiunge la Liu: "L'e-commerce è la parola sulla
bocca di tutti in Cina adesso, ma si tratta pur sempre della vecchia
tendenza ancora in atto, che è quella di conseguire un
servizio migliore a minor costo.
Ciò che si richiede sono una movimentazione più
efficiente e trasparente lungo l'intera filiera distributiva ed una
migliore collaborazione fra fornitori di servizi".
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