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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 LUGLIO 2015
PORTI
FMC ALLA RICERCA DI SOLUZIONI PER LA CONGESTIONE NEI PORTI
DEGLI STATI UNITI
La FMC (Commissione Marittima Federale degli Stati Uniti) ha
dichiarato che la risoluzione della congestione presso i terminal
container rappresenta "per molti versi oggi la più
critica e rilevante questione correlata ai traffici".
Un rapporto di 83 pagine della FMC sulla congestione nei porti
statunitensi, basato sui riscontri di quattro forum pubblici
svoltisi presso importanti porte d'accesso nel corso della crisi
della filiera distributiva nella seconda metà del 2014, è
stato pubblicato il 14 luglio.
Esso identifica le sei questioni maggiormente discusse in
occasione dei forum cui occorre far fronte al fine di migliorare le
prestazioni logistiche della nazione, che attualmente stanno dietro
a quelle di paesi europei quali la Germania, i Paesi Bassi, il
Belgio ed il Regno Unito, dove tutti i porti hanno dovuto
contrastare e sconfiggere la congestione nei terminal ed a terra
negli ultimi anni.
si concentra su: investimenti di capitali e pianificazione;
disponibilità di chassis; operazioni navali e
terminalistiche; tempi di lavorazione del carriaggio e
dell'autotrasporto; estensione dei pass orari/molo; infine,
collaborazione e comunicazioni fra soggetti interessati.
La FMC afferma che rimangono quesiti in ordine a se il piazzale
contenitori e le infrastrutture terrestri siano in grado di
provvedere ai maggiori volumi di container scaricati dalle navi più
grandi impiegate dai vettori marittimi, se l linee di navigazione
containerizzate siano preparate a pagare per le risorse aggiuntive
richieste per la lavorazione di queste navi e se gli operatori
terminalistici dispongano della flessibilità di forza-lavoro
necessari a smaltire i carichi arretrati.ù
Le operazioni con gli chassis sono state ritenute da molti come
un fattorechiave dei ritardi verificatisi a terra e molto più
di un punto critico che ha afflitto le operazioni intermodali dal
momento in cui i vettori marittimi hanno deciso di privarsi del
parco chassis di loro proprietà.
Riflettendo il fatto che i vettori marittimi da sempre li hanno
forniti negli Stati Uniti, gran parte di loro continuano ad essere
immagazzinati e mantenuti nei terminal marittimi "in un
ambiente operativo relativamente difficile".
Il problema, espresso da molte preoccupazioni in seno
all'autotrasporto nei forum, è che gli chassis sono soggetti
a danni.
Infatti, agli autisti - quando individuano uno chassis
disponibile - è richiesto di effettuare una ispezione
preliminare al viaggio al fine di verificare le sue condizioni, come
quelle relative ai perni di sicurezza, alle gomme ed ai parafanghi.
Se vengono riscontrati problemi anche di minore entità, i
camionisti sono obbligati a portare l'unità in una officina
di riparazione oppure a correre il rischio di commettere una
violazione del codice stradale.
Di conseguenza, l'autista perde troppo tempo a cercare in giro
per i terminal uno chassis in buone condizioni.
Nei forum si è convenuto che attualmente non ci sono
abbastanza chassis per provvedere alle richieste, specialmente nel
corso dell'alta stagione, e che quelli disponibili sono spesso
danneggiati.
Un partecipante ha suggerito di rendere l'area interna al
terminal dove vengono presi gli chassis "più simile ad
un piazzale per il noleggio di autovetture".
La FMC ha sottolineato che l'introduzione di cosiddetti gruppi
di chassis "grigi" presso certi porti degli Stati Uniti ha
comportato un miglioramento della situazione.
Tale è l'importanza di questi traffici per le condizioni
dell'economia degli Stati Uniti, che la FMC afferma di stare
valutando la possibilità di istituire un comitato consultivo
aggiuntivo, con a capo esperti del settore, che dovrebbe lavorare
con la Commissione al fine di identificare e contribuire a risolvere
la congestione presso i porti containerizzati.
Afferma il presidente Mario Cordero: "I traffici
internazionali fanno affidamento sui porti del nostro paese,
pertanto la congestione dei porti è una questione
fondamentale a livello della filiera distributiva
internazionale". (da: theloadstar.co.uk, 16 luglio 2015)
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