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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 15 GIUGNO 2017
PROGRESSO E TECNOLOGIA
SECONDO LA MOL UN PARABREZZA SULLE PORTACONTAINER FA
RISPARMIARE CARBURANTE E TAGLIA LE EMISSIONI
Il vettore marittimo giapponese MOL ha completato con successo
il collaudo di un parabrezza sulla prua di una delle sue navi
portacontainer, che, a suo dire, ha fatto risparmiare carburante e
ha ridotto le emissioni di CO2 di quasi il 2%.
Il parabrezza è stato installato a settembre del 2015
sulla MOL Marvel da 6.700 TEU costruita nel 2010 ed è
stato monitorato nel corso del suo servizio sulla rotta Asia-Costa
Orientale del Nord America.
Il parabrezza a forma di ferro di cavallo, che dispone di una
forza sufficiente a soddisfare le regole della Classe NK concernenti
l'impatto delle onde, racchiude la prima linea dei contenitori
impilati al fine di ottimizzare la resistenza al vento.
Afferma la MOL: "Con le più grandi portacontainer
odierne, l'altezza dei container caricati in coperta si è
incrementata, assoggettando la nave ad una maggiore resistenza al
vento.
Il posizionamento obliquo dei container dietro al parabrezza ha
reso la nave più aerodinamica, riducendo ulteriormente la
resistenza all'aria, ha aggiunto.
E la MOL afferma che il parabrezza offre anche protezione
rispetto ai problemi causati dall'acqua, specialmente "l'acqua
verde" in coperta a prua quando c'è cattivo tempo.
Sono stati immagazzinati dati mediante il confronto delle
prestazioni operative di due navi gemelle sulla medesima rotta, una
con il parabrezza e l'altra senza.
Il collaudo non ha tenuto conto dei dati relativi all'impatto
delle onde del mare e ha estratto solo quelli sulle differenze
inerenti alla resistenza al vento.
I risultati delle analisi sono stati presentati in occasione
delle riunioni autunnale e primaverile della Japan Society of Naval
Architects and Ocean Engineers a novembre ed a maggio.
La MOL ha dichiarato che i risultati dei test hanno confermato
"una riduzione media della CO2 di circa il 2%, viaggiando a 17
nodi all'ora, rispetto ad una nave identica alla stessa velocità
ma senza il congegno installato".
Il vettore continua ad effettuare test "per confermare
l'analisi dei dati sulla navigabilità ed i viaggi con il
parabrezza" e guarda avanti "ad uno sviluppo tecnologico
più avanzato" sulla base di un progetto di ricerca.
La lenta navigazione, l'aggiornamento del modello progettuale
della prua con il bulbo e gli scafi rivestiti con vernici
antivegetative vengono tutti quanti impiegati dai principali vettori
marittimi alla costante ricerca della riduzione dei costi del
carburante e delle correlate emissioni di carbonio.
L'incremento dei costi del carburante è stata la ragione
principale per cui le linee di navigazione containerizzate in genere
hanno fatto registrare quest'anno risultati deludenti in relazione
al primo trimestre.
Un picco del 60-70% del costo medio del bunker nei primi tre
mesi dello stesso periodo del 2016 ha spinto in rosso sia la Maersk
Line che la Hapag-Lloyd, malgrado gli analisti si aspettassero che i
vettori tornassero a realizzare profitti sulla scorta di
un'impennata della tariffe di nolo.
La ricerca della MOL finalizzata al miglioramento
dell'aerodinamica delle portacontainer, che riduce così il
consumo di carburante, dotandole di parabrezza senza dubbio
interesserà i vettori suoi pari.
Nel contempo, la MOL ha annunciato a maggio un progetto
congiunto con la Mitsui Engineering & Shipbuilding per lo
sviluppo di una concezione di "un sistema di trasporto
marittimo autonomo".
La MOL ravvisa importanti vantaggi nel futuro delle navi senza
equipaggio, che si dice comprendano l'eliminazione dei viaggi
inutili, la riduzione dei costi logistici, l'offerta di un
collegamento senza soluzione di continuità con altre modalità
di trasporto, la minimizzazione degli incidenti in mare e la
riduzione dell'impatto ambientale.
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