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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 30 GIUGNO 2017
TRASPORTI ED AMBIENTE
LA RIUNIONE DELL'IMO VALUTA IL PUNTO DI INFIAMMABILITÀ
ED ALTRE IMPLICAZIONI CIRCA LA SICUREZZA IN ORDINE AL LIMITE DELLO
0,50% DEL CONTENUTO DI ZOLFO NEL CARBURANTE BUNKER
La IBIA (International Bunker Industry Association) ha apportato
il proprio contributo alla discussione presso l'IMO (International
Maritime Organization) avvenuta a metà giugno riguardo al
potenziale impatto sulla sicurezza sulle navi correlata alla
soddisfazione della domanda di carburanti conformi al limite dello
0,50% del contenuto di zolfo che dovrebbe entrare in vigore il 1°
gennaio 2020.
La 98a sessione della Commissione Sicurezza Marittima dell'IMO
(MSC 98) aveva due documenti da prendere in considerazione
sull'argomento.
Lo MSC 98/22/8 presentato dal Brasile e dal Cile esprime
preoccupazioni circa gli effetti che i requisiti del 2020 avranno
sulla sicurezza personale a bordo, specificamente riguardo al punto
di infiammabilità.
Nel documento si nota come lo studio ufficiale della
disponibilità presentato nel corso della 70a sessione della
Commissione Protezione Ambiente Marino dell'IMO (MEPC 70) avesse
stabilito che una potenziale riduzione del punto d'infiammabilità
minimo dell'olio combustibile "avrebbe certamente contribuito a
migliorare la disponibilità del carburante" a soddisfare
il limite del 50% del contenuto di zolfo nel 2020.
In esso si chiede pertanto alla MEPC di chiarire se la decisione
di porre in atto il limite del 50% del contenuto di zolfo nel 2020
sia condizionata alla riduzione del limite del punto
d'infiammabilità a 60°C, nonché di richiedere alla
Sottocommissione sui Sistemi ed Equipaggiamenti Navali (SSE) di
studiare ogni problema sulla sicurezza a bordo che possa sorgere
dalla riduzione del limite del punto d'infiammabilità a 60°C
stipulato ai sensi della SOLAS.
Un altro tema di discussione è stato lo MSC 98/22/10
presentato dal Brasile che oltre alle preoccupazione circa il punto
di infiammabilità ha indicato i documenti presentati alla
MEPC 70 dalla IBIA e dall'ISO che avevano espresso preoccupazioni in
ordine alla qualità delle miscele di olio combustibile che si
prevede entrino nel mercato allo scopo di soddisfare il limite dello
0,50% del contenuto di zolfo in relazione alla stabilità ed
alle difficoltà riguardanti la compatibilità delle
varie miscele.
Il Brasile afferma che il lavoro inerente all'effettiva
attuazione del limite dello 0,50% del contenuto di zolfo nel 2020
che la MEPC dovrebbe intraprendere non dovrebbe concentrarsi
sull'applicazione "ma piuttosto sulla valutazione di quali
iniziative, comprese le misure preliminari e transitorie per far
fronte ad ogni impatto atteso sul carburante e sui sistemi di
macchina, incertezze in generale e potenziali preoccupazioni sulla
sicurezza dovrebbero essere assunte per assicurare una
implementazione davvero coerente, sicura ed effettiva del tetto
globale dal 2020 in poi e, di conseguenza, garantire la necessaria
conformità".
La IBIA ha preparato una dichiarazione prima della riunione
sottolineando che sebbene i termini di riferimento per lo studio
sulla disponibilità, stabiliti dalla MEPC 68 nel 2015,
richiedessero che il contraente modellasse il possibile adeguamento
del limite di infiammabilità dell'olio combustibile marittimo
sui 52°C, la conclusione presentata alla MEPC 70 secondo la
quale ci sarebbe stata sufficiente capacità di raffinazione
per soddisfare la domanda di carburante sia marittima che non
marittima nel 2020 non avrebbe dovuto fare affidamento sulla
diminuzione del limite di infiammabilità rispetto all'attuale
requisito della SOLAS di 60°C.
Questo punto è stato inoltre specificato dalla Segreteria
dell'IMO prima dell'inizio della discussione sui due documenti.
Unni Einemo, rappresentate dell'IBIA nell'IMO, rivolgendosi alla
seduta plenaria della MSC 98 ha aggiunto: "Inoltre, questa
commissione, nella propria sessione a maggio del 2016, aveva deciso
che tutte le questioni sulla sicurezza relative alle navi che
utilizzano carburanti a basso punto di infiammabilità
avrebbero dovuto essere considerate nel contesto del solo Codice IGF
e non si sarebbe dovuto riaprire la discussione sulla possibilità
di emendare il requisito minimo di 60°C del punto di
infiammabilità previsto dalla SOLAS".
La IBIA sottolinea come questo significhi che i carburanti
forniti al settore marittimo nel 2020 avranno ancora l'esigenza di
soddisfare un punto di infiammabilità minimo a 60°C ai
sensi delle disposizioni della SOLAS per essere commercialmente
sostenibili.
La maggior parte delle delegazioni degli stati membri che hanno
parlato hanno concluso che non esiste alcuna disposizione per
riaprire la discussione in ordine a se per soddisfare la domanda nel
2020 occorrerà ridurre l'attuale limite del punto di
infiammabilità stabilito dalla SOLAS e hanno sottolineato che
qualsiasi ulteriore considerazione sui carburanti a basso punto di
infiammabilità dovrebbe essere trattata ai sensi del Codice
IGF (codice internazionale della sicurezza delle navi che utilizzano
gas o altri carburanti a basso punto di infiammabilità).
Malgrado ciò, un certo numero di delegazioni di stati
membri e di ONG del settore ha supportato la proposta di Cile e
Brasile, dimostrando come molti siano preoccupati dal fatto che la
sicurezza della nave e dell'equipaggio venga compromessa allo scopo
di soddisfare il limite del 50% del contenuto di zolfo nel 2020.
"Siamo d'accordo che ci sia la necessità di
osservare da vicino le implicazioni sulla sicurezza correlate
all'impegno per soddisfare la domanda di carburanti conformi al
limite del 50% al contenuto di zolfo che dovrebbe entrare il vigore
il 1° gennaio 2020" ha detto l'IBIA allo MSC 98.
Persino un piccolo quantitativo di componente di miscela a basso
punto di infiammabilità potrebbe avere come conseguenza che
la miscela risultante sia fuori specifica; pertanto, occorre
prudenza quando si tratta di scegliere i componenti della miscela,
ha spiegato l'IBIA.
"Il consenso generale nel mercato oggi è nel senso
che le raffinerie e le altre parti della filiera distributiva di
carburante marittimo siano consapevoli del limite del punto
d'infiammabilità a 60°C e che come tali si accerteranno
di far sì che i prodotti offerti al mercato del carburante
marittimo siano conformi alle disposizioni della SOLAS" ha
dichiarato l'IBIA alla MSC 98.
Questo, tuttavia, potrebbe non bastare per rassicurare gli stati
membri dell'IMO, perché il punto d'infiammabilità
viene visto come un parametro decisivo per la sicurezza.
La delegazione di uno stato membro ha sostenuto che ci sono
stati "numerosi rapporti" negli ultimi anni relativi a
carburanti che non sono riusciti ad ottemperare al limite minimo del
punto d'infiammabilità fornito alle navi.
Nel corso dello MSC 98 si è inoltre udita una proposta,
portata avanti nella discussione, di rendere obbligatoria
l'inclusione del punto d'infiammabilità sulla bolla di
consegna del bunker.
Essa ha ricevuto un notevole supporto, ma ci sono state anche
obiezioni, e pertanto non è stata portata avanti formalmente
di fronte alla MEPC.
La MSC 98 ha concordato che la via da seguire sul punto
d'infiammabilità è quella d'incoraggiare le parti
interessate a presentare proposte alla CCC (Sottocommissione per il
Trasporto di Merci e Contenitori) al fine di sviluppare requisiti
specifici per olii combustibili a basso punto d'infiammabilità
nel contesto del Codice IGF.
La CCC ha attualmente all'ordine del giorno la revisione del
codice IGF al fine di aggiungere nuovi capitoli per i carburanti a
basso punto d'infiammabilità che sono materialmente diversi
dal gas naturale liquefatto e pertanto richiedono parametri di
sicurezza assai diversi.
Uno stato membro ha informato la MSC 98 che presenterà i
risultati di uno studio sull'uso dei carburanti distillati a basso
punto d'infiammabilità alla prossima sessione della CCC.
Finora la CCC ha discusso solo un nuovo capitolo sull'uso del
metanolo quale carburante marittimo.
Oltre alla questione del punto d'infiammabilità, la IBIA
ed altre delegazioni hanno sottolineato come ci siano altre
incertezze che circondano le potenziali preoccupazioni in ordine
alla scurezza relative alle miscele di olii combustibili che si
prevede arriveranno sul mercato allo scopo di soddisfare il limite
dello 0,50% del contenuto di zolfo.
La MEPC 71 prenderà in considerazione un piano di
valutazione e motivazione per una "nuova elaborazione"
preparata dalla PPR (Sottocommissione sulla Prevenzione
dell'Inquinamento e sulla Reazione) in ordine alla coerente
attuazione del limite dello 0,50% al contenuto di zolfo.
Il piano di valutazione già comprende un appunto affinché
venga preso in considerazione il potenziale impatto sul carburante e
sui sistemi di macchina, ma è stato concordato, in seguito
alle discussioni presso la MSC 98, di richiedere alla MEPC 71 di
aggiungere esplicitamente le considerazioni valutative sulle
implicazioni inerenti alla sicurezza per l'uso di miscele di
carburanti allo scopo di soddisfare il limite dello 0,50% del
contenuto di zolfo.
Se ciò venisse approvato dalla MEPC 71, alla
Sottocommissione PPR sarà chiesto di riferire alla MSC
qualsiasi argomento relativo alla sicurezza che possa essere
identificato riguardo ai carburanti a basso contenuto di zolfo.
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