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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTSANNO XXXVI - Numero 15 MAGGIO 2018

STUDI E RICERCHE

I TRAFFICI VIA MARE DELLA CINA: UNA SPETTACOLARE TENDENZA AL RIALZO

Negli ultimi due anni si è assistito alla ripresa di una vivace crescita degli enormi traffici via mare della Cina, successivamente al precedente brusco rallentamento della tendenza al rialzo.

Il potenziale per una ulteriore espansione in futuro è ancora visibile, ma non è facile prevedere con precisione come evolveranno alcuni aspetti.

L'aggiungersi a questa combinazione di una disputa commerciale con implicazioni negative amplifica l'incertezza circa le prospettive.

L'evoluzione di questa componente globale dei traffici via mare è particolarmente avvincente, date le sue grandissime dimensioni ed il suo consistente contributo all'espansione complessiva dei traffici.

Le importazioni della Cina sono cresciute sino a costituire più di un quinto del totale mondiale.

Nel corso dell'ultimo decennio, metà della crescita dei volumi dei carichi globali movimentati ha ricevuto il contributo dei volumi di importazione aggiuntivi in Cina.

La storia di trasporto marittimo del secolo

Sebbene l'identificazione della più significativa storia di trasporto marittimo del 21° secolo sia per certi versi una questione di opinioni, l'impatto dei traffici via mare della Cina in espansione è una buona candidata al titolo.

Le ramificazioni per i versanti sia della domanda che, a sua volta, dell'offerta del mercato mondiale di trasporto marittimo sono state imponenti.

Le importazioni in aumento in Cina hanno apportato un potente contributo al periodo antecedente al 2008 dei sostenuti mercati mondiali di trasporto marittimo.

Il prolungato "boom durato due vite intere" del mercato del trasporto di rinfuse secche terminato nel 2008 ha rispecchiato questa influenza.

Di conseguenza, nel corso dell'ultimo decennio a partire dal momento di quella forte fase di mercato le importazioni in Cina hanno assicurato un prezioso supporto ai mercati delle rinfusiere, petroliere, portacontainer e gasiere.

Possiamo affermare che quel supporto ha incoraggiato la sopravvalutazione collettiva degli armatori del potenziale di crescita dei traffici via mare negli ultimi dieci anni, comportando una eccessiva crescita della flotta mondiale, un serio eccesso di capacità e modesti mercati dei noli per la maggior parte del periodo.

Alcune statistiche evidenziato queste osservazioni.

Il principale punto focale è quello del quadro delle importazioni ed è in questa categoria che si è assistito all'impatto più grosso.

Anche fra gli esportatori la Cina è un elemento di notevoli dimensioni cresciuto nel corso dell'ultimo decennio e di un periodo più lungo, ma tale ampliamento è stato relativamente piccolo.

La tendenza al rialzo nelle importazioni è stata notevole.

Nel 2017, le importazioni di tutti i tipi di carico in Cina (rinfuse secche, petrolio, gas, spedizioni containerizzate ed altri carichi) sono cresciute di 182 milioni di tonnellate ovvero dell'8% rispetto all'anno precedente secondo i calcoli della Clarksons Research.

Questo incremento ha fatto seguito ad un aumento del 7% nel 2016.

I ritmi di crescita annua negli ultimi dieci anni sono oscillati fra l'1% nel 2015 (il più lento) ed il 37% nel 2009 (il più rapido).

L'impennata del 2009 è stata quella di un'annata eccezionale, derivante dalla vigorosa espansione dell'economia e dell'industria cinesi che ha contribuito sensibilmente alla ripresa mondiale dalla depressione.

Fatta eccezione per quella insolita prestazione, i tassi di crescita più alti nelle importazioni della Cina di tutti i tipi di carico sono stati quelli registrati dal 2011 al 2013, quando si è assistito ad aumenti annui dell'11-12%.

La crescita annua media per l'intero periodo dal 2007 al 2017 è stata del 10,2%.

Importazioni eccezionali, buone esportazioni

Osservando maggiormente in dettaglio l'espansione nel corso dell'ultimo decennio, ne esce rafforzata l'impressione di una tendenza al rialzo davvero notevole.

Le importazioni annue di tutti i carichi di origine marittima in Cina sono salite del 163% rispetto ai volumi del 2007, raggiungendo i 2.437 milioni di tonnellate nel 2017.

Le importazioni di rinfuse secche, l'elemento maggiore, sono state la categoria dalla crescita più rapida nel corso di dieci anni, essendo aumentate del 191% per 1.730 milioni di tonnellate.

La seconda maggiore componente, il petrolio (il greggio più i prodotti) ha assistito ad un incremento percentuale di 129 punti per 416 milioni di tonnellate.

Nel segmento delle merci containerizzate, la crescita è stata del 43% per 117 milioni di tonnellate.

Tutti gli altri carichi messi assieme si sono incrementati del 149% per 175 milioni di tonnellate.

Il riferimento dell'espansione delle importazioni complessive della Cina alle prestazioni dei traffici mondiali via mare nel loro complesso è significativo.

Le importazioni annuali di tutti i tipi di carico in Cina sono cresciute di 1.510 milioni di tonnellate nei dieci anni che vanno fino al 2017, equivalendo al 49% della crescita mondiale delle importazioni, secondo i dati della Clarksons Research.

Le importazioni annue in tutti gli altri paesi messi assieme sono cresciute di 1.593 milioni di tonnellate, il che equivale a dire che c'è stata una crescita del 51% delle importazioni mondiali.

Pertanto si può constatare come la Cina abbia contribuito quasi quanto tutti gli altri paesi messi assieme all'ampliamento dei traffici globali nel corso del periodo in questione.

Di conseguenza, le importazioni (in ordine a tutti i tipi di carico) della Cina sono aumentate in percentuale dei traffici globali via mare.

Dall'11% del totale mondiale nel 2007 (e, prima ancora, dal 5-6% nei primi anni 2000), la percentuale si è quasi raddoppiata sino ad una quota del 21% nel 2017.

Confrontando le esportazioni con le importazioni, i volumi in esportazione sono stati inferiori di un quarto rispetto alle importazioni complessive.

La crescita delle esportazioni annue via mare della Cina di tutti i carichi è stata di un modesto 19% nel corso degli ultimi dieci anni.

Il totale ha raggiunto i 563 milioni di tonnellate nel 2017.

C'è stato un calo del 3% l'anno scorso dopo un paio di modesti aumenti.

La categoria maggiore è stata quella dei carichi di rinfuse secche, che ne ha rappresentato i due quinti, anche se i carichi containerizzati sono stati quasi altrettanto grandi.

Questo breve viaggio nella statistica dimostra il ruolo della Cina con la sua quota ingrandita dei traffici via mare globali.

Se si considera anche che essa ha assicurato la metà dell'aumento dei volumi di traffici globali nel corso dell'ultimo decennio, l'attenzione che tale tendenza attira nei mercati dello shipping è giustificata.

Potenti motori macroeconomici

Diversi generali, ed in qualche caso più specifici, influssi sono stati determinanti nel sostenere la vigorosa tendenza dei traffici cinesi.

A sostegno di questo modello ci sono state la generalmente diffusa influenza del solido progresso dell'economia nazionale e le caratteristiche di quella sostenuta prestazione.

Pur dimostrando una tendenza alla decelerazione nel corso dell'ultimo decennio, l'economia cinese è comunque riuscita ad evitare un aumento dei periodi di estrema debolezza e lo slancio è stato per lo più ben supportato.

Ci sono state fasi in cui le preoccupazioni (specialmente fra gli osservatori esterni) circa le prospettive sono state accresciute dai segnali secondo i quali gli influssi negativi dovevano diventare prominenti.

Sono state ripristinate condizioni più solide, di solito con l'assistenza dei programmi di stimolo del governo e, sulla base delle cifre ufficiali relative al PIL, è stato limitato qualsiasi peggioramento.

Gli aumenti percentuali annui a doppia cifra del PIL sono terminati, con una eccezione, prima della crisi finanziaria globale e della recessione.

Ma anche al culmine di quella crisi nel 2008 e 2009 la Cina è stata in grado di conseguire una sana crescita annua rispettivamente nell'ordine del 9,6% e 9,2%, malgrado si sia trattato di un brusco rallentamento rispetto al 14,2% riportato nel 2007.

L'eccezione al conseguente modello inferiore ai tassi del dieci per cento è stata quella di un breve rilancio sino al 10,6% nel 2010 quando il mondo era in ripresa.

In seguito, si è radicata una tendenza al rallentamento.

Dopo un ancor solido 9,5% nel 2011, una crescita più lenta è divenuta la norma.

Dal 2012 al 2014 è stata registrata una media annua del 7,7%, seguita da una media del 6,8% dal 2015 al 2017.

Gli altri indicatori dell'attività economica in Cina sono stati sostanzialmente in linea con questo modello di evoluzione.

Malgrado i dubbi fra gli economisti esterni in ordine a quanto precisamente i dati riportati ufficialmente dalla Cina circa il PIL riflettessero il vero quadro dell'evoluzione dell'attività economica, è chiaro che molte grandi componenti hanno continuato a crescere decisamente, con differenze.

Aspetti del cambiamento

Quali altre e più dirette incidenze hanno contribuito alla tendenza dei traffici via mare della Cina?

Gran parte di tali incidenze sono state positive.

Le importazioni in crescita sono state lo specchio di vigorose tendenze di consumo dal momento che l'espansione della domanda per i prodotti dei singoli settori ha spronato i volumi produttivi in aumento.

Quando la produzione nazionale delle materie prime - come i minerali di ferro, il carbone, il petrolio greggio ed il gas - si è dimostrata sempre più inadeguata, sono state necessarie importazioni su larga scala.

Le provviste estere sono state spesso più competitive di quelle nazionali, in conseguenza della superiore qualità o del costo inferiore o di entrambe le cose.

In diversi traffici anche l'esigenza di accumulare scorte ha rafforzato la prevalente tendenza al rialzo.

In alcuni casi la formazione delle scorte sembra essere stata dovuta principalmente all'imperativo commerciale di far sì che venissero mantenute le forniture nel caso che si verificasse qualche temporaneo problema nei traffici.

A fianco di tale ragione, la politica del governo di costituire grandi scorte strategiche ha dato ulteriore impulso alle importazioni.

La realizzazione di un'estesa capacità di stoccaggio del petrolio greggio è stata una caratteristica specialmente notevole e la progressiva saturazione di queste strutture ha comportato un grosso impatto.

Un altro aspetto dell'azione governativa è quello della politica energetica.

Gli effetti sulle importazioni di carburante sono stati di varia natura.

La Cina è passata stabilmente a risorse energetiche più pulite negli ultimi anni, nel tentativo di ridurre l'affidamento alla combustione di carbone, con implicazioni negative sulle importazioni.

Anche se il carbone resta la maggiore fonte di energia, le alternative del gas naturale, unitamente all'energia rinnovabile eolica e solare, vengono ora promosse intensamente, mentre vengono favorite anche l'energia idroelettrica e quella nucleare.

L'intensificazione della pressione a ridurre l'inquinamento atmosferico eccessivamente grave in città e paesi ha giustificato questi obiettivi della politica.

La politica governativa nel settore agricolo ha causato alcuni effetti significativi.

Il limitato supporto alla produzione nazionale di semi di soia ha comportato il potenziamento del ruolo delle importazioni, dal momento che essi costituiscono il maggior quantitativo singolo di derrate agricole importate dalla Cina.

L'aumento delle scorte strategiche ufficiali di soia vi ha dato ulteriore impulso.

Per contro, la politica governativa nel corso degli ultimi due anni di riduzione delle scorte eccessive di mais si è rispecchiata nella limitazione delle importazioni di cereali per l'alimentazione del bestiame.

L'evoluzione dei singoli traffici

Quando si esaminano più da vicino le singole categorie dei traffici via mare della Cina, emergono diverse caratteristiche.

Nell'ambito della categoria dei traffici in importazione, le rinfuse secche sono l'elemento dominante, costituendo il 71% del totale generale nel 2017.

Quanto al resto, il petrolio è il secondo in classifica con il 17%, seguito dai volumi containerizzati al 5% e da gli altri carichi con il 7%.

Nell'ambito della categoria dei traffici in esportazione, i maggiori articoli includono i beni manufatti containerizzati, le rinfuse secche di cui i prodotti in acciaio rappresentano la porzione maggiore ed i prodotti petroliferi lavorati.

All'avanguardia dell'espansione dei traffici, le importazioni di rinfuse secche sono state quelle con le migliori prestazioni, contribuendo alla sensazionale crescita nel corso dell'ultimo decennio.

In particolare i minerali di ferro sono divenuti di gran lunga la maggiore componente singola ed ora comprende oltre i due quinti delle intere importazioni della Cina di tutti i tipi sulla base dei volumi dell'anno scorso.

Nell'ambito del totale della categoria delle rinfuse secche, i minerali di ferro rappresentano i tre quinti.

Altri rilevanti rinfuse sono il carbone, i cereali ed i semi oleosi (specialmente i semi di soia), la bauxite e l'allumina, il nickel e gli altri metalli, nonché i prodotti forestali.

Le importazioni di minerali ferrosi negli ultimi due anni hanno superato il miliardo di tonnellate annue, avendo quelle via mare raggiunto in totale gli 1,06 miliardi nel 2017, un aumento di quasi tre volte dei volumi annui nel corso dell'ultimo decennio.

Questa tendenza verso l'alto ha rispecchiato l'aumento della produzione di acciaio e la crescita dell'uso di metalli, nel contesto di un rafforzamento della domanda di acciaio da parte delle attività di costruzione e delle industrie manifatturiere.

La produzione annua di acciaio grezzo in Cina è salita del 70% negli ultimi dieci anni sino a 832 milioni di tonnellate nel 2017.

La preferenza in evoluzione per i metalli di alta qualità forniti dall'estero, che hanno progressivamente rimpiazzato i fornitori nazionali di minerali ferrosi a bassa qualità, ha ulteriormente dato slancio alle importazioni.

Si è assistito ad una rapida crescita delle importazioni di carbone nel corso del quinquennio terminato nel 2013, a partire dal quale anno i totali sono stati inferiori rispetto al culmine.

Nel 2016 e nel 2017 i volumi di quasi 227-230 milioni di tonnellate annue sono stati di cinque volte superiori rispetto ai livelli visti un decennio prima.

Il carbone per caldaie destinato alle centrali elettriche è il mercato più grande.

Le forniture estere sono state spesso più competitive rispetto alla produzione delle miniere nazionali cinesi, che producono carbone su vasta scala.

Anche i cambiamenti nei modelli di consumo, delle scorte e delle politiche governative hanno avuto un impatto sulle importazioni.

Le misure prese per ridurre l'uso del carbone per motivi ambientali hanno comportato recentemente notevoli limitazioni.

Nell'ambito delle categorie dei cereali e dei semi oleosi, la parte maggiore è costituita dai semi di soia, che hanno seguito una tendenza in forte aumento.

Le importazioni via mare di cereali e semi di soia hanno raggiunto i 116 milioni di tonnellate nel 2017, una crescita maggiore di tre volte rispetto ai volumi dei dieci anni precedenti.

Il consumo in espansione della farina di soia da parte dei produttori di cibo per il bestiame, nonché l'uso dell'olio di soia nella produzione di alimentari, è stata in gran parte agevolata dall'importazione di semi da schiacciare, dal momento che i raccolti nazionali cinesi di semi sono relativamente piccoli.

Oltre il novanta per cento delle importazioni via mare di petrolio della Cina per un totale di 416 di milioni di tonnellate l'anno scorso sono consistiti di petrolio greggio, per un ammontare di 386 milioni di tonnellate.

Il totale complessivo è stato di oltre il doppio dei volumi conseguiti nel decennio precedente ma la crescita si è concentrata nella quota del greggio.

Al contrario le importazioni dei prodotti petroliferi sono diminuite, in un contesto di espansione della capacità di raffinazione che ha inoltre consentito un numero maggiore di spedizioni di prodotti alla volta dei mercati di esportazione.

Il consumo in decisa crescita da parte degli autoveicoli e del settore petrochimico, unitamente alla limitata crescita della produzione petrolifera nazionale, ha dato impulso alla tendenza all'esportazione.

Sebbene le esportazioni containerizzate dalla Cina costituiscano la parte più visibile di tutte dei traffici mondiali, anche le importazioni containerizzate sono voluminose.

Le importazioni via mare, definite nelle statistiche della Clarksons Research come carichi "containerizzabili", l'anno scorso sono state circa la metà del livello delle esportazioni containerizzate che hanno totalizzato 234 milioni di tonnellate.

Mentre le importazioni annue sono cresciute del 43% lo scorso decennio, le esportazioni sono cresciute in modo simile del 45%.

Questi intensi traffici consistono per lo più in articoli manufatti o semimanufatti di molti tipi e varietà che rispecchiano il ruolo della Cina come uno dei principali paesi produttori.

Un altro notevole contribuente ai traffici sono state le importazioni di gas naturale liquefatto.

Queste ultime sono salite fino a 38 milioni di tonnellate nel 2017 rispetto ai 3 milioni di tonnellate del decennio precedente, una rapida ascesa che ha compreso un quantitativo più che raddoppiato negli ultimi quattro anni dal momento che un maggiore accento è stato posto sulle fonti di energia più pulita e nuovi impianti di liquefazione hanno iniziato ad essere operativi.

Il gas viene consumato per lo più nelle centrali elettriche e da parte di utenti residenziali.

Allentamento dei fattori di espansione?

Com'è probabile che evolvano queste tendenze in futuro?

Per il settore del trasporto marittimo globale, l'ulteriore crescita dei traffici via mare della Cina è vista come un contribuente di valore potenzialmente alto alla praticabilità del mercato del trasporto merci.

Fra gli armatori in particolare la logica sottostante alle strategie d'investimento in capacità è spesso, implicitamente od esplicitamente, fondata sul presupposto che l'impostazione generale dei traffici e specialmente della domanda d'importazioni in Cina rimarrà positiva.

Molti previsori condividono questa prospettiva sostanzialmente ottimista, per quanto i gradi di ottimismo varino.

Le aspettative in ordine al periodo di breve termine di dodici mesi o giù di lì spesso suggeriscono significativi incrementi dei volumi in numerosi traffici cinesi.

I pareri orientati ad un futuro più lontano, pur mantenendo un atteggiamento generalmente positivo, sono inevitabilmente più vaghi, rispecchiando i grandi fattori imponderabili e le grandi incertezze che circondano gli eventi non solo in Cina ma in tutto il mondo.

Fra i principali traffici di importazione in Cina, dai quali il settore del trasporto marittimo mondiale è diventato assai dipendente, le prospettive di crescita non sono favorevoli in modo uniforme.

In diversi settori merceologici è relativamente facile giustificare le previsioni dei continui incrementi delle importazioni, sebbene sia spesso difficile quantificarne la probabile entità.

Altrove, le congetture circa una crescita sostenuta non sono necessariamente così solide: si possono ravvisare tendenze stagnanti o verso il basso e forse sono previste più realisticamente dagli osservatori prudenti.

Un fattore che aggiunge complessità sono gli abbastanza frequenti cambiamenti della politica governativa che hanno un impatto notevole sulle movimentazioni dei traffici della Cina.

Numerosi cambiamenti hanno la tendenza ad essere in larga misura imprevedibili, esagerando l'incertezza, poiché l'influsso della politica è opaco.

Alcuni cambiamenti possono essere sicuramente ravvisati come possibilità, ma le probabilità inerenti l'introduzione, la portata e la tempistica non possono essere affidabilmente stimati.

Di conseguenza, in queste circostanze, fare previsioni è pura speculazione.

Le importazioni di carbone sono talvolta viste come un esempio di traffico che è probabile che vada più giù che su, specialmente a lungo termine, data l'evidenza delle pressioni negative.

Le importazioni sono un elemento relativamente piccolo del mercato nazionale cinese del carbone con quasi il 7% attualmente, ma sembra passibile di riduzione.

Sebbene sia probabile che il carbone resti dominante fra le forniture di energia per molti anni, le misure finalizzate a contenerne il consumo nel contesto della strategia antinquinamento nazionale suggeriscono circostanze sfavorevoli per i fornitori esteri.

Un esempio contrastante è quello delle importazioni di gas naturale liquefatto in cui è chiaramente prevedibile una tendenza verso l'alto.

Quale fonte energetica più pulita, il consumo di gas naturale in Cina si appresta ad incrementarsi nel corso degli anni a venire.

La domanda di gas naturale liquefatto verrà plasmata altresì dalla produzione nazionale di gas e dalle importazioni tramite gasdotti, ma le stime indicano una forte crescita.

Secondo recenti stime del governo australiano, le importazioni annue di gas naturale liquefatto in Cina potrebbero aumentare complessivamente del 54% nel giro dei prossimi tre anni.

Alla base dei pronostici per tutti gli elementi dei traffici di origine marittima vi sono varie congetture circa le prospettive dell'economia cinese, il suo tasso di crescita ed il modello di progresso.

Malgrado le potenziali battute d'arresto, la maggior parte delle previsioni non prevedono alcuna seria congiuntura sfavorevole e suggeriscono solo una graduale tendenza al rallentamento.

Queste aspettative consolidate rispecchiano gli obiettivi del governo cinese.

Il dirottamento dell'economia dall'eccessivo affidamento sugli investimenti e sulla produzione verso la spesa ed i servizi inerenti ai consumatori è un'intenzione politica che implica un generale rallentamento.

Anche se la "Iniziativa Una Cintura, Una Via" potrebbe assicurare addizionale supporto, il suo contributo è in attesa di essere chiarito.

La recente comparsa di dispute commerciali crea altre inquietudini.

Se la lite degli Stati Uniti con la Cina dovesse rimanere irrisolta, ovvero condurre ad una tornata più ampia di misure protezionistiche, le conseguenze potrebbero essere gravi.

Le previsioni in gran parte non si basano su questa visione.

Esse presumono che l'economia cinese possa sostenere un ampliamento ragionevolmente positivo, con uno spostamento solo graduale verso settori in cui il consumo delle derrate è molto inferiore.

Tale opinione implica un potenziale di incremento delle movimentazione dei carichi via mare, sebbene ad un ritmo di crescita più lento rispetto a quello cui si è assistito nel recente passato.
(da: hellenicshippingnews.com, 26 aprile 2018)



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Roma
Giampieri: valido strumento per una comunicazione più efficace, rispettosa e inclusiva in tutto l'ambito portuale
La tedesca Schmitz Cargobull acquisirà il 48% della polacca GT Trailers
Münsterland
Entrambe producono semirimorchi e attrezzature per la logistica
A.P. Moller Capital acquisirà il 40% della filippina AC Logistics
Copenaghen
Accordo con la Ayala Corporation che detiene l'intero capitale dell'azienda
Attica Holdings ha venduto il traghetto ro-pax Kriti II costruito nel 1979
Atene
Ceduto per 3,6 milioni di dollari, sarà smantellato in un cantiere autorizzato dall'UE
Nuovi record economici e operativi del gruppo terminalista ICTSI
Manila
Lo scorso anno il traffico dei container movimentato dai terminal portuali è cresciuto del +2,5%
Lauritzen Bulkers ha comprato la canadese Alexander & Blake
Copenaghen
L'azienda opera spedizioni marittime di rinfuse secche, merci sfuse e project cargo
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Royal HaskoningDHV ha comprato la scozzese Arch Henderson
Aberdeen/Amersfoort
La società di Aberdeen è specializzata nella progettazione di opere marittime
Accordo di collaborazione tra Saipem e Divento per l'eolico flottante in Italia
Milano
Prevede l'impiego della tecnologia STAR 1 per la realizzazione delle fondazioni semisommergibili
Global Ship Lease registra risultati economici annuali e trimestrali record
Atene
Nel 2024 i ricavi sono aumentati del +5,4%
Trump promette incentivi fiscali ai costruttori navali statunitensi
Washington
Annunciata la creazione di un nuovo Office of Shipbuilding
Investimento di 1,18 miliardi di dollari della CMB.TECH per acquisire il 40,8% della Golden Ocean
Anversa
La compagnia belga comprerà la quota detenuta dalla Hemen Holding di John Fredriksen
I soci di Interporto Toscano Amerigo Vespucci immettono dieci milioni nella società
Livorno
A novembre il Cda ha predisposto un piano di ristrutturazione
Seabourn ha venduto la nave da crociera Seabourn Sojourn alla Mitsui Ocean Cruises
Seattle/Tokyo
Passerà alla compagnia giapponese nella seconda metà del 2026
ECG adotta un programma per incrementare la sicurezza della consegna degli autoveicoli ai concessionari
Bruxelles
È deceduto a 76 anni Cristoforo Canavese
Savona
Figura di spicco della portualità ligure
Sottoscritto l'atto di acquisizione dell'edifico storico a Gaeta che ospiterà l'ITS Academy Caboto
Al terminal PSA Venice - Vecon il diesel tradizionale è stato sostituito con biocarburante HVO
Genova
Consente una riduzione dell'88,7% delle emissioni di gas serra
Nel porto di Augusta sono state spostate due gru portuali per ripristinarne il funzionamento
Augusta
Sono di proprietà dell'Autorità del Sistema Portuale
Abbattuto l'ultimo diaframma dell'infrastruttura viaria Galleria Salerno Porta Ovest
Salerno
Collega direttamente il porto commerciale della città campana allo svincolo autostradale
La cinese CMPort acquisirà il 70% della società terminalista brasiliana Vast Infraestrutura
Hong Kong/Rio de Janeiro
Attiva nel porto di Açu, movimenta il 30% delle esportazioni nazionali di petrolio greggio
Porto di Gioia Tauro, rinnovata la concessione a Heidelberg Materials Italia Cementi
Gioia Tauro
La durata del contratto è salita da quattro a dieci anni
Ad Antigua è stata avviata la costruzione di un nuovo terminal crociere
St. John's
Sarà completato a metà del prossimo anno
Nel 2024 i ricavi di Finnlines sono aumentati del +2,7%
Helsinki
Pippingsköld conferma l'acquisto di ulteriori tre nuove navi ro-pax che entreranno in servizio nel 2028
Confermata a Mercitalia Shunting & Terminal l'attività di manovra ferroviaria nell'Interporto di Padova
Padova
Daniele Rossi nominato commissario straordinario dell'AdSP dell'Adriatico Centro Settentrionale
Tarros nomina un proprio agente in Germania
La Spezia
È la Global Liner Agencies, società con sede a Stoccarda
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Ad Ancona il convegno “Il porto come polo di sviluppo strategico del territorio”
Ancona
È in programma l'11 febbraio
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RASSEGNA STAMPA
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
Govt. to woo top ten shipping liners in world for Colombo port expansion
(Daily Mirror)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
ESPO, il Clean Industrial Deal è un primo importante passo verso la decarbonizzazione
Bruxelles
Il piano è stato presentato oggi dalla Commissione Europea
Il TAR dichiara improcedibile il ricorso di Med Yacht Storage sulla concessione demaniale a Vado Ligure
Genova
In Francia i datori di lavoro chiedono un'unità di coordinamento pubblico-privato per limitare l'impatto degli scioperi nei porti
Parigi
Lo scopo è di trovare rapidamente soluzioni
Portata a termine la gara per la fornitura di lavoro temporaneo nei porti dell'AdSP dell'Adriatico Meridionale
Bari
Leone: i porti potranno finalmente contare su un meccanismo di mutua assistenza
L'AdSP dell'Adriatico Centrale pubblica l'avviso per le agevolazioni all'acquisto di mezzi portuali “green”
Rinnovato il direttivo del Gruppo Giovani di Federagenti
Roma
Filippo Bongiovanni è stato nominato presidente
Augusta Due (gruppo Mednav) torna al mercato delle nuove costruzioni con una tanker di 18.500 tpl
Roma
È stata realizzata dal cantiere cinese Fujian Southeast Shipbuilding Co.
Il 2025 è iniziato assai male per i porti spagnoli
Madrid
A gennaio movimentate 43 milioni di tonnellate di merci (-6,4%)
Nel porto di Siracusa partono lavori di manutenzione delle infrastrutture
Siracusa
Interventi del valore complessivo di oltre 300mila euro
Nuovo accordo Fincantieri-Edge per sviluppare soluzioni per la protezione delle infrastrutture sottomarine
Abu Dhabi/Trieste
Nei primi nove mesi del 2024 il traffico delle merci nei porti italiani è cresciuto del +0,5%
Napoli/Roma
In diminuzione rinfuse solide e merci convenzionali. Crescita negli altri settori
MAIRE, Eni e Iren iniziano l'iter autorizzativo per un impianto di metanolo e idrogeno circolari
Milano
Fritelli (Nextchem): i porti italiani saranno tra i primi al mondo a poter fruire del nuovo carburante ecologico
Maestripieri (CISL Liguria): ai porti di Genova e Savona-Vado serve un presidente
Genova
Gli scali - ha denunciato - sono costretti a operare in regime di assoluta emergenza
Nova Marine Carriers, Aug. Bolten ed Ership hanno acquisito Maja Stuwadoors Groep
Lugano
La società olandese opera un terminal rinfuse nel porto di Amsterdam
Nel 2024 il traffico dei container nel porto di Algeciras è diminuito del -0,5%
Algeciras/Valencia
Lo scorso mese il trend negativo è proseguito
Confitarma, bene il mantenimento della procedura semplificata per l'arruolamento dei marittimi
Roma
Scomparsa a 83 anni la giornalista napoletana Bianca D'Antonio
Napoli
Punto di riferimento per cortesia e professionalità anche per il settore dello shipping
L'AdSP del Mar Ligure Orientale ha aderito all'Osservatorio Nazionale Tutela del Mare
Roma
L'ente promuove la valorizzazione della risorsa mare
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Il porto di Los Angeles raggiunge un nuovo picco di traffico containerizzato per gennaio
Los Angeles
Porto di Livorno, nel 2024 il traffico ferroviario è cresciuto del +10,4%
Livorno
La quota rail dei volumi di merci movimentate è salita al 19%
Appalto per l'immersione nella vasca di colmata di Ancona dei sedimenti di dragaggio dei porti di Fano e Numana
Ancona
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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