Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
16:20 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 GIUGNO 2018
STUDI E RICERCHE
LE PREVISIONI DEI LEADER DEL SETTORE SUL FUTURO DEL TRASPORTO
CONTAINERIZZATO
Secondo una nuova indagine, le previsioni dei leader del settore
circa il futuro del trasporto containerizzato nei prossimi 25 anni
suggeriscono che i principali protagonisti cambieranno e che i
flussi di traffico diventeranno più equilibrati, mentre la
digitalizzazione e l'automazione svolgeranno un ruolo sempre più
incisivo, ma è probabile che le caratteristiche materiali
restino sostanzialmente le stesse.
In coincidenza con il suo 50° anniversario, la ditta di
assicurazioni di primo piano nel settore del trasporto merci
internazionale TT Club, unitamente alla ditta di consulenze
aziendali globali McKinsey, ha pubblicato il 6 giugno un rapporto di
qualità ad ampio raggio intitolato "Nuovo mondo
intrepido? - Il trasporto containerizzato nel 2043" che
riassume il pensiero e le opinioni dei responsabili del settore su
cosa riserva il futuro per il settore containerizzato nei prossimi
25 anni.
Invece di concentrarsi su una ricerca puramente quantitativa ed
un'analisi delle tendenze, gli autori del rapporto hanno
intervistato oltre una trentina di leader del settore assai
rispettati ed esperti di un'ampia sezione trasversale del settore
medesimo.
A detta degli autori, l'intento è quello di conseguire
una conoscenza qualitativa in ordine alle impressioni ed alla
fiducia della gente che ha la più grande esperienza nel
settore ed è nella migliore situazione per predire il suo
futuro.
Fra loro ci sono i consiglieri di amministrazione del TT Club,
ma significativamente anche altri professionisti della filiera
distributiva, intermediari finanziari, studi legali ed innovatori
dirompenti.
Gli autori affermano che sono state sollevate importanti
questioni in ordine a:
il futuro della crescita dei traffici: ad esempio, la
globalizzazione e le politiche relative ai traffici,
l'industrializzazione, la geografia della produzione con la robotica
e la stampa in 3D, le tendenze della containerizzazione e
l'evoluzione delle abitudini dei consumatori;
quali potrebbero essere le reali fonti di creazione di valore
che andranno avanti: ad esempio, la flessibilità di scala, il
consolidamento e l'integrazione, la produttività, le filiere
distributive più prevedibili, le prestazioni ambientali;
chi "vince": ad esempio, come possano evolvere gli
odierni capitani d'industria per cogliere le opportunità, gli
operatori diventeranno più verticalmente integrati, o i
"nativi digitali" comprese le start-up e le ditte di
commercio elettronico rimodelleranno il settore.
"Lo sviluppo della containerizzazione nel corso degli
ultimi cinquant'anni è ben documentato" nota il TT Club.
"Il settore è ora ben affermato al centro dei
traffici internazionali, dato che oltre il 90% dei beni di consumo e
molte materie prime vengono spediti in queste scatole metalliche.
Ma malgrado il successo del container, i ritorni per l'operatore
medio di trasporto containerizzato di linea o per lo spedizioniere
sono rimasti indietro rispetto al costo del capitale nel corso degli
ultimi due decenni.
Ci sono stati solo alcuni vincitori che hanno trovato una
formula sostenibile per la creazione di valore.
Pertanto, cosa cambierà in futuro oppure continuerà
il familiare ciclo di espansione e contrazione?".
In seguito alla ricerca, il TT Club e la McKinsey hanno
tracciato cinque conclusioni di carattere generale riguardo a dove
sta andando il settore e poi hanno esaminato quattro specifici
potenziali scenari futuri unitamente alle loro implicazioni.
Due di questi scenari si incentrano sulla digitalizzazione e due
sullo sviluppo dei traffici o della sua mancanza.
Nel "Nuovo mondo intrepido?" si riportano
cinque conclusioni di carattere generale:
è improbabile che le caratteristiche materiali del
settore cambino, dal momento che il container e le navi che lo
trasportano esisteranno ancora nei prossimi 25 anni;
i flussi commerciali diventeranno più equilibrati
nell'ambito delle direttrici di traffico dal momento che le entrate
convergono fra l'Asia orientale e le economie sviluppate, mentre le
economie emergenti in Asia meridionale ed in Africa "si mettono
in pari";
l'automazione sarà ampiamente adottata nella filiera del
valore, specialmente nelle aree terrestri dei porti, nei terminal,
nelle ferrovie e nell'autotrasporto, allo scopo di sbloccare
significative efficienze;
il digitale, i dati e le analisi causeranno un sostanziale
spostamento delle fonti di creazione del valore ed i clienti si
aspetteranno un alto livello di affidabilità, trasparenza e
di facilità d'uso;
i leader del settore nel 2043 sembreranno molto diversi; alcuni
si consolideranno, altri potrebbero cambiare il proprio modello
aziendale.
Alcuni saranno "nativi digitali", ovvero
le start-up o gli operatori di commercio elettronico, i quali
ottimizzeranno la tratta di trasporto containerizzato della propria
filiera distributiva.
Tessendo queste conclusioni di carattere generale, il rapporto
identifica "le fonti primarie della creazione di valore per il
settore", inducendo un dibattito assai importante in ordine a
se il futuro verrà sostanzialmente indirizzato dai traffici o
dalla digitalizzazione.
Da ciò, gli autori traggono quattro possibili prospettive
per il futuro:
lo sconvolgimento digitale è un mondo in cui l'attuale
settore viene sconvolto da nuovi soggetti che sfruttano il digitale,
i dati e le analisi per ottimizzare la filiera di valore da un capo
all'altro;
la reinvenzione digitale prevede che l'attuale settore si
digitalizzi in modo massiccio ed assicuri nuovi servizi a valore
aggiunto ai propri clienti;
la terza ondata di globalizzazione presuppone che altre
economie, come l'India e l'Africa, comprendano il proprio potenziale
di produzione ed esportazione, mentre il digitale riduce le frizioni
nelle filiere distributive globali e sprona la continua crescita dei
traffici;
il "container apicale" ed il consolidamento fanno
immaginare un futuro in cui le guerre commerciali, le tensioni
geopolitiche e l'esternalizzazione dei servizi aziendali comportino
il raggiungimento del culmine ed il completo declino dei traffici
internazionali, costringendo gli operatori a consolidarsi
ulteriormente.
Concludono gli autori: "Prepararsi ad una tale gamma di
prospettive sarebbe oneroso persino per la più agile e
previdente delle imprese.
Tuttavia, ci sono alcune iniziative "senza rimpianti"
che gli operatori del settore potrebbero adottare ora per assicurare
la flessibilità in futuro, fra cui: prestare maggiore
attenzione alla dinamica che circonda il consumatore finale (come
l'innovativo commercio elettronico al dettaglio e la logistica
dell'ultimo miglio), la realizzazione di una disciplina
organizzativa riguardo al monitoraggio dei "punti d'innesco"
che stanno dietro ai diversi futuri, nonché la
digitalizzazione e l'automazione radicale".
Charles Fenton, amministratore delegato del TT Club, commenta:
"Noi riteniamo che il settore del trasporto containerizzato
dovrà affrontare la sfida apportata dal cambiamento
dell'ambiente ad opera della tecnologia, ma confidiamo che un
settore che ha dimostrato di sapersi adattare al cambiamento
crescerà per ovviare a tali problematiche.
La semplicità e la modularità del contenitore lo
hanno reso la modalità prescelta per il trasporto di molte
merci in tutto il mondo.
Questo esame della sapienza e lungimiranza dell'opinione
pubblica del settore è, crediamo, rilevante in merito
all'esplorazione riguardo a come tali forze svilupperanno l'ambiente
di trasporto containerizzato da qui al 2043".
Martin Joerss, socio anziano della McKinsey, commenta: "Più
di 50 anni dopo l'introduzione del container, il settore del
trasporto containerizzato si trova di fronte all'aumento
rivoluzionario del digitale, dei dati, dell'analisi e
dell'automazione.
C'è tutta una serie di scenari futuri in cui il digitale
cambia sostanzialmente l'economia del settore - a vantaggio sia dei
clienti che dei partecipanti al settore - ma conseguire ciò
richiederà lungimiranza ed un'esecuzione continua".
Ulteriori particolari, compresa una completa trascrizione del
rapporto, sono reperibili consultando il sito:
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore