L'industria marittima italiana - trasporti marittimi, cantieristica, terminalisti e altri operatori portuali, agenti marittimi, nautica da diporto, pesca - produce complessivamente 42.170 miliardi di lire l'anno, somma che equivale al 2,6 per cento del prodotto nazionale lordo . La Federazione del Mare, che rappresenta tutte le organizzazioni imprenditoriali del settore, ha voluto approfondire l'impatto economico e sociale di queste attività marittime nella vita della nazione attraverso una ricerca che il CENSIS ha appena elaborato. I primi consuntivi della ricerca sono stati presentati a Genova in settembre nel corso dello svolgimento della Mediterranean Seatrade Conference. I risultati dell'indagine saranno oggetto di discussione nel convegno "Economia del mare e sviluppo del Paese", che la Federazione del Mare ha organizzato per giovedì 7 novembre (h 09:00 - 13:00) nella Sala del Parlamentino al CNEL - Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - a Roma (Viale Lubin 2).
Tra i relatori è prevista la partecipazione di Claudio Burlando, ministro dei Trasporti e della Navigazione, di Antonio d'Amico presidente della Federazione del Mare, di Giuseppe De Rita presidente del CNEL, di Aldo Grimaldi presidente della Confitarma, di Andrea Monorchio Ragionere generale dello Stato, di Chris Peteers presidente del Policy Research Group, del senatore Carlo Scognamiglio, del deputato Ernesto Stajano presidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati e del deputato Giulio Tremonti.
FEDERAZIONE DEL SISTEMA MARITTIMO ITALIANO
(FEDERAZIONE DEL MARE)
Fondata a Roma il 14-4-94 da Enrico Bocchini (ASSONAVE), Andrea Costa (ASSOTOP), Antonio d'Amico (CONFITARMA), Franco Novi (FEDERAGENTI), Aldo Bassi (FEDERPESCA) la Federazione del mare (Federazione del sistema marittimo italiano) - (entrerà poi a far parte dell'organismo anche l'UCINA) - si pone quale punto d'incontro delle categorie che operano sul mare.Nel processo di trasformazione politica ed amministrativa della nazione le industrie del mare hanno voluto dotarsi di una rappresentanza unitaria per sottolineare la loro rilevanza e il loro apporto allo sviluppo e alla competitività dell'economia italiana ed europea.
La Federazione del Mare vuole essere la sede di elaborazione di proposte e di confronto di idee che consenta alla politica marittima di essere esaminata nella complessità delle sue articolazioni, per agevolare la necessaria opera di sintesi da parte del governo e del Parlamento. Vuole anche rispondere alla nuova politica marittima elaborata dall'Unione Europea, concretatasi con l'istituzione del Forum delle Industrie Marittime.
La Federazione del Mare riunisce attualmente associazioni di categoria cui fanno capo oltre 100.000 addetti, senza considerare l'indotto.
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