Si è svolta ieri pomeriggio a Genova, nella sala congressi della Palazzina San Lorenzo (Porto Antico), la presentazione del nostro sito "inforMARE". La presentazione è avvenuta alla presenza di agenti marittimi, spedizionieri, consolidatori, armatori, terminalisti e altri operatori dei trasporti; vi hanno partecipato l'avvocato Giuliano Gallanti e l'ing. Fabio Capocaccia, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Autorità Portuale di Genova, il C.F. Enrico Formento della Capitaneria di Porto, il dott. Gianni Cuttica vice presidente dell'Associazione Spedizionieri del porto di Genova, il dott. Giorgio Lombardi direttore dell'Associazione Agenti marittimi e altre personalità.
In apertura il sig. Carlo Bellio ha tratteggiato le caratteristiche del giornale, le peculiarità di un quotidiano diffuso su rete Internet e le sostanziali differenze con i giornali tradizionali su supporto cartaceo. Quindi il sig. Gianugo Rabellino della Publinet, società che cura gli aspetti tecnici del collegamento con Internet, ha illustrato le principali caratteristiche della "rete delle reti".
E' seguita una chiara e documentata esposizione dell'ing. Stefano Bellio, che ha elencato e spiegato gli scopi dell'iniziativa, i contenuti di "inforMARE", le sue valenze operative, le tecniche di "costruzione" delle pagine del giornale e l'utilità che il sito riveste per tutte le categorie del trasporto marittimo.
La presentazione del giornale, che è diretto da Bruno Bellio, ha provocato generali favorevoli commenti da parte degli intervenuti, che hanno espresso il loro compiacimento per un'iniziativa che, è stato riconosciuto, apre allo shipping genovese una porta sullo scenario futuro dell'informazione nel settore dei trasporti marittimi, uno scenario che ormai è alle porte e che domani sarà parte integrante della routine quotidiana di chi lavora in questo settore.
L'iniziativa è stata anticipata nei giorni scorsi nelle pagine de "La Repubblica-Il Lavoro" e la presentazione avvenuta ieri nella Palazzina San Lorenzo ha avuto oggi un'eco nella pagina 'Economia' del "Secolo XIX". |
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