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700 NAVI PORTACONTAINER NEL CARNET DEI CANTIERI NAVALI MONDIALI
Sarà superiore alla domanda di trasporto la crescita della flotta mondiale, che a fine 1997 avrà una capacità di trasporto superiore a 5 milioni di teu.
20 dicembre 1996
Se l'assetto delle grandi alleanze armatoriali è in piena confusione dopo la recente fusione delle attività di trasporto containerizzato delle compagnie Nedlloyd e P&O Containers, negli ambienti armatoriali di tutto il mondo sta crescendo, anche se tardivamente, l'apprensione per la probabile sovracapacità che nei prossimi anni dominerà il mercato nel settore delle navi cellulari. I cantieri navali stanno infatti producendo un gran numero di navi portacontainer che andranno a potenziare la flotta in esercizio, portando la capacità di trasporto ben oltre la probabile richiesta di stiva. Bastano del resto poche cifre per dare una dimensione al problema: la flotta mondiale di portacontainer nello scorso ottobre era composta da 3.719 navi per 3.840.000 teu; alla stessa data il carnet dei cantieri totalizzava 700 unità per 1.208.873 teu, vale a dire circa un terzo (in teu) della flotta in servizio. Quasi la totalità delle unità in costruzione entreranno in servizio entro la fine del 1998 e allora la capacità di trasporto della flotta di portacontenitori sarà, nella prospettiva attuale, di oltre cinque milioni di teu. A questi dati bisognerà poi aggiungere la portata delle navi che nei prossimi due anni verranno ordinate ai cantieri.
Sono ora i cantieri della Corea del Sud in testa alla classifica dei costruttori, seguiti dai cantieri giapponesi e da quelli tedeschi. I cantieri italiani sono al sedicesimo posto della graduatoria con 6 unità per 2.550 teu, lo 0,2 per cento delle navi in costruzione.
La classifica per committenti vede abbondantemente in testa gli armatori tedeschi, che hanno ordinato ai cantieri la costruzione di 315 navi per 460.544 teu, ben oltre un terzo (il 38,1 per cento) del carnet mondiale. Seguono quelli di Taiwan, della Danimarca, della Cina e della Corea del Sud. Il gran numero di unità in costruzione per armatori tedeschi è stato commissionato da una costellazione di armatori che ricorrono per finanziare le navi al fiorente mercato dei caratisti: si tratta per lo più di armatori che poi danno le loro unità in noleggio.
STEFANO BELLIO
CARNET DEI CANTIERI NAVALI MONDIALI (ottobre 1996)
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