Il Comitato Nazionale di Coordinamento degli Utenti e degli Operatori Portuali, presieduto da Ferrero Cafaro, industriale e armatore di Brindisi, lunedì terrà una conferenza per illustrare la posizione dell'utenza italiana sul recente provvedimento di legge in materia portuale (legge 23.12.96 n. 647 di conversione in legge con modificazioni del decreto legge 21.10.96 n.535), che pone l'Italia ancor più fuori dall'Europa.
Un comunicato del Comitato afferma che "la totale disattenzione dimostrata ancora una volta dal governo e dal Parlamento nell'adeguare la legge nazionale ai principi comunitari sulla concorrenza, come più volte richiesto dalla Commissione Europea e dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, costringe il Comitato, al quale aderiscono tutte le principali forze imprenditoriali del settore (Confindustria, Confetra, Confitarma, Federagenti, Intersind, Assodocks, Assotop, Fedarlinea, Ausitra, ndr) a denunciare nelle sedi opportune la pesante situazione operativa esistente nei porti italiani. La normativa italiana aggrava infatti condizioni di privilegio che si ripercuotono negativamente sulle regole della concorrenza, sul commercio internazionale e sulla libertà delle imprese"
Quali saranno le denunce che il Comitato effettuerà nelle sedi opportune? Probabilmente si tratta di un ricorso alla Commissione Europea e di un altro ricorso all'Antitrust. Dopo le immediate proteste del Comitato dell'utenza sùbito dopo l'approvazione della legge (ce ne siamo occupati con un articolo messo in rete il 24 dicembre), c'è già stato un ricorso presentato dall'Assotop, l'associazione dei terminalisti portuali, che protestava per il riconoscimento del diritto di priorità nella fornitura di servizi nei porti alle imprese nate dalla trasformazione delle Compagnie dei lavoratori. Ora il Comitato dell'utenza insisterebbe nella denuncia dell'esclusiva delle forniture di prestazioni lavorative accordata alle Compagnie portuali. Inoltre il Comitato denuncerebbe anche gli aiuti erogati l'anno scorso e nel 1995 alle Compagnie in via di trasformazione, aiuti dei quali la Commissione Europea aveva chiesto il congelamento, e le eccedenze di personale che si formeranno, poiché le Compagnie dei lavoratori che hanno già beneficiato di consistenti prepensionamenti hanno avuto la facoltà di assumere nuovo personale scegliendolo esclusivamente tra i figli degli ex soci prepensionati e "fedeli" alla Compagnia (come sta facendo la CULMV di Genova).
I legali nominati dal Comitato dell'utenza per preparare i ricorsi alla Commissione e all'Antitrust sarebbero gli avvocati Sergio Maria Carbone di Genova e Luciano Canepa di Livorno. Intanto il ministro dei Trasporti e della Navigazione, Claudio Burlando, sta preparando un decreto ministeriale - quindi un decreto che entrerà in vigore sùbito dopo la pubblicazione sulla "Gazzetta Ufficiale" senza bisogno dell'approvazione parlamentare - per regolamentare meglio la materia. Conoscendo l'abilità tattica del ministro, è forse possibile prevedere il contenuto del provvedimento, anche se non è facile capire come uno strumento amministrativo possa far tornare la regolamentazione della materia alla situazione preesistente al furtivo intervento dell'ultima ora sul testo della legge da parte di Rifondazione Comunista.
BRUNO BELLIO |
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