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ACCORDO SULL'ELIMINAZIONE DEGLI AIUTI ALLA CANTIERISTICA SENZA GLI USA?
L'intesa, secondo Bangemann, potrebbe essere realizzata in sede Ocse anche senza il placet americano
8 aprile 1997
ACCORDO SULL'ELIMINAZIONE DEGLI AIUTI ALLA CANTIERISTICA SENZA GLI USA ?
Nel corso di una conferenza tenuta a Helsinki il commissario europeo all'Industria, Martin Bangemann, ha detto che se Unione Europea, Corea del Sud e Giappone sono d'accordo, il patto voluto in sede OCSE sull'abolizione dei sussidi di qualsiasi tipo alla cantieristica navale potrebbe essere firmato anche senza la partecipazione degli Stati Uniti.
L'accordo era stato concepito tra anni fa' in sede OCSE, e tutte le nazioni avevano accettato di procedere all'abolizione degli aiuti diretti e indiretti alla costruzione navale ratificando la decisione collegiale. Le nazioni membri dell'Unione Europea, la Norvegia e la Corea del Sud hanno ratificato l'accordo nel dicembre 1995, il Giappone l'ha fatto prima del 15 luglio scorso (i giapponesi pensavano che gli Usa avrebbero firmato in extremis, così hanno apposto la firma, ma gli Usa hanno rifiutato). Ma è necessario che tutte le nazioni membri dell'Ocde lo approvino perché entri in vigore,. I cantieri americani, che hanno una quota di solo l'1,5% della costruzione navale mondiale e costruiscono quasi esclusivamente unità da impiegare nel cabotaggio americano (ma sono molto forti nelle costruzioni militari) fanno invece pressione sul Congresso affinché non approvi l'accordo che, secondo loro, minaccia la concorrenza leale nel settore. Affermano che certi Stati continuerebbero comunque a sostenere segretamente la loro cantieristica navale, distorcendo la concorrenza, mentre altri, come la Corea del Sud, potrebbero rinunciare alle sovvenzioni facendo nella stesso tempo concorrenza sleale con i noti ridottissimi salari ai dipendenti delle aziende del settore.
Visto l'atteggiamento dilatorio degli Stati Uniti, l'Unione Europea ha prorogato fino al 31 dicembre 1997 il regime di aiuti alla cantieristica regolato dalla Settima Direttiva (l'aiuto non può eccedere il 9% del valore del contratto per le grandi navi e il 4,5% per le navi di valore non superiore a 10 milioni di ecu.e per le trasformazioni.
Ed ora Bangemann ipotizza la firma dell'accordo senza gli Stati Uniti. Gli amatori europei sono allarmati per questa situazione: temono infatti che l'atteggiamento americano determini una corsa ai sussidi che potrebbe influenzare molto negativamente il mercato dei noli. Tuttavia Bangemann afferma che l'accordo può andare avanti anche senza la partecipazioine degli USA, che in definitiva "non sono un concorrente temibile"
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