Il traffico container nel terminal privato Eurokai nel porto di Amburgo è stato l'anno scorso di 804.787 teu (quanti ne sono stati movimentati nel porto di Genova) , con un aumento del 19,7% rispetto a quello realizzato nel 1995. Per quest'anno verranno probabilmente superati i 900.000 teu.
La quota del traffico dell'Eurokai nel porto tedesco è stata di oltre il 27%, contro il 25% nel 1995.
Il fatturato della società è ammontato a 245,9 milioni di marchi (203,4 milioni nell'esercizio precedente). Al netto delle imposte l'utile di gestione è stato di 9,3 milioni di marchi (7,6 milioni nel 1995).
Buoni risultati sono stati conseguiti anche dalle società terminaliste associate all'Eurokai in Italia (Contship Italia, terminal della Spezia e di Gioia Tauro) e in Portogallo.
Ma il porto di Amburgo ha assunto una sempre maggiore importanza nel corso degli ultimi anni nel traffico di veicoli e parti di veicoli. Tra il 1990 e il 1996 questo traffico è raddoppiato salendo da 674.000 a 1,15 milioni di tonnellate. Tre quarti dei veicoli e delle parti di veicoli sono stati trasportati in container, il resto ha invece utilizzato navi ro-ro o tradizionali. I principali paesi d'origine di questo traffico sono il Giappone, la Gran Bretagna e la Svezia, quelli di destinazione il Giappone, Singapore e la Repubblica Popolare Cinese.
Il numero dei veicoli interi che sono passati sulle banchine amburghesi l'anno scorso è stato di circa 375.000, con un aumento del 25% sul traffico realizzato nel 1995.
Una notazione per quanto riguarda il lavoro in banchina: il sindacato OTU dei portuali di Amburgo si è accordato con l'organizzazione dei terminal operator, UHH, su una nuova regolamentazione dell'orario di lavoro. In cambio dell'assicurazione che per un anno non verrà apportata alcuna riduzione dei posti di lavoro, i portuali osserveranno un orario di lavoro più flessibile che comprenderà anche prestazioni d'opera per almeno 13 domeniche l'anno. |
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