Mentre i cantieri navali danesi sfornano ogni tre mesi una megaportacontainer da 6418 teu per la Maersk (ne hanno già consegnato 6 ed entro fine secolo completeranno l'ordinazione di 15 unità) e mentre i cantieri giapponesi Ishikawajima-Harima Heavy Industries (IHI) stanno costruendo quattro portacontainer da 6674 teu per la P&O Nedlloyd Container Line, che quando verranno consegnate, nel secondo semestre del 1998, risulteranno le più grandi navi cellulari della flotta mondiale, c'è chi nella sfrenata ricerca di economie di scala sta studiando navi di proporzioni maggiori. Il ministero federale tedesco della Ricerca insieme con cantieri (Howaldtswerke-Deutsche Werft), gestori di bacini di carenaggio, società di classifica, armatori, costruttori di apparati motori, operatori portuali (Eurokai) e costruttori di mezzi di sollevamento sono associati, insieme con il Germanischer Lloyd, in uno studio per una portacontainer capace di trasportare 8000-8500 teu.
Il prezzo per container dovrebbe aggirarsi sui 13.000 dollari per teu, cioè oltre 100 milioni di dollari per nave. Le caratteristiche della 8000 teu: lunghezza 335 metri, larghezza 46, pescaggio a pieno carico 14, velocità 25 nodi con un apparato motore con dodici cilindri della potenza complessiva di 68.000 kw. La "sorella" da 8500 teu dovrebbe sorprendentemente risultare lunga 325 metri (10 metri meno della 8500) e larga 47. A titolo di confronto, le 6674 della P&O saranno lunghe 300 metri, larghe 42, con pescaggio di 13,50 metri ed avranno una velocità di 24 nodi.
Se i tecnici dei vari settori stanno studiando le caratteristiche di queste navi jumbo, di fronte alle quali le attuali 4000 teu diverranno delle unità feeder, gli operatori portuali e dei trasporti si preparano ad affrontare l'impatto degli innumerevoli problemi che queste navi creeranno a terra, nei pochi porti che potranno accoglierle. Tecnici ed economisti tedeschi concluderanno nel prossimo settembre lo studio di fattibilità globale - tecnica ed economica - del trasporto da porta a porta, il cui segmento marittimo prevede l'impiego di queste gigantesche navi. Alcuni l'attendono con curiosità, molti altri con crescente preoccupazione.
Carlo Bellio
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