Da un anno a diciotto mesi per definire dettagliatamente il nuovo piano regolatore del porto di Genova; altri sei mesi il tempo stimato per completare l'iter burocratico che porterà all'approvazione. Due anni, insomma, fitti di impegni utili a ridisegnare il rapporto che lega la città con la sua costola produttiva.
Un lavoro che il presidente e il segretario generale dell'Autorità Portuale, Gallanti e Capocaccia, sperano di portare a termine prima della conclusione di questa legislatura portuale, alle soglie del terzo millenio.
Si tratta di definire precisamente il futuro urbanistico, architettonico e operativo del porto per i prossimi dieci anni, ha detto Gallanti nel presentare oggi il piano di lavoro, e di segnare in maniera ancora significativa le direttive di sviluppo delle attività portuali del decennio successivo.
Il piano, che dovrà essere disegnato in stretta intesa con l'amministrazione comunale, sarà realizzato con il contributo di numerose figure professionali: sono coinvolti nomi illustri in campo urbanistico, tecnici dell'Autorità Portuale e del Comune, laureati e laureandi in architettura, esperti di altre facoltà universitarie.
Rem Koolhaas, Manuel de Solà-Morales, Marcel Smets e Bernardo Secchi sono gli urbanisti di fama internazionale che hanno fornito, lo scorso settembre, il loro parere documentato sulle metodologie da adottare per l'elaborazione del progetto, mentre altri urbanisti e architetti italiani saranno chiamati a fornire utili indicazioni. Finito il vaglio di queste consulenze, sarà il momento di individuare uno o più nomi con cui stabilire un rapporto più continuativo e stabile che porti alla realizzazione vera e propria del piano.
Ma il cuore operativo dell'intero progetto è intanto già attivo al secondo piano dell'edificio Millo all'Expo' di Genova. L'ufficio, denominato "agenzia del porto", si avvale del lavoro di un gruppo di giovani progettisti di architettura, due borsisti senior e sei junior, guidati dai docenti Boeri e Bona ed è coordinato dagli architetti Feltri e Paone. Fanno parte dello staff dieci tecnici dell'Autorità Portuale che lavorano con un sistema CAD sul disegno digitale dell'intero bacino portuale; a questi saranno affiancati tre tecnici del Comune, oltre a personale dedicato ad attività di marketing, di pianificazione, di amministrazione e di tipo giuridico.
L'obiettivo principale dei progettisti, hanno affermato Boeri e Bona, è quello di minimizzare la presenta o di evitare la ricostituzione delle vecchie barriere che hanno diviso, e ancora separano, il porto dalla città: linee ferroviarie e stradali, edifici e muri di cinta, barriere doganali sono tutte infrastrutture che dovranno essere poste sotto esame per effettuarne una riqualificazione, se questa operazione è possibile, o per prevederne la sostituzione, sempre che questo non significhi alterare la memoria storica e industriale del porto di Genova.
Gli ambiti portuali che saranno oggetto dettagliato di studio sono stati individuati in sei zone: l'area delle riparazioni navali e della fiera, il porto di Sampierdarena, l'aeroporto, l'area di Cornigliano, il porto petroli e l'area di Voltri. Fra queste sono stati scelti quattro interventi campione che sintetizzano i problemi che i progettisti si troveranno ad affrontare per la stesura del piano: il margine portuale di Sampierdarena, che sarà oggetto probabilmente degli interventi più radicali, l'area delle riparazioni navali, che è sede di attività industriali ma ha forti connessioni con il tessuto urbano circostante, il nodo di San Benigno, che costituisce un sottotema dell'area di Sampierdarena e il complesso dei silos cerealicoli e della stazione marittima, che sta diventando parte della città con l'insediamento della facoltà di Economia e Commercio e con l'acquario nella zona dell'Expo'.
L'intenzione è quella di lavorare in modo che il piano che non diventi, come succede per altri strumenti di controllo del tessuto urbanistico, un ostacolo alle attività e allo sviluppo dello scalo, ma contribuisca a migliorare gli interventi già in corso e a definire quelli che caratterizzeranno il porto nel 2015.
Gli architetti consultati dall'Autorità Portuale presenteranno al pubblico le idee progettuali sul porto di Genova e le proprie esperienze nell'ambito urbanistico-portuale in occasione di quattro conferenze: giovedì 5 dicembre alle ore 18 Rem Koolhaas, parlerà ai Magazzini del Cotone - Porto di Genova, mentre alla Sala delle Compere a Palazzo San Giorgio si succederanno Marcel Smets, lunedì 9 dicembre alle ore 18, Manuel De Solà Morales, lunedì 16 dicembre alle ore 18, e Bernardo Secchi, giovedì 19 dicembre sempre alle ore 18.
Bruno Bellio
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