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L'organizzazione armatoriale Intercargo, indotta dalla recente riapertura dell'inchiesta sull'affondamento della nave britannica "Derbyshire", ha sollecitato lo svolgimento di indagini su tutti gli incidenti occorsi alle rinfusiere. L'organizzazione, che rappresenta circa un terzo dell'armamento mondiale di carico secco, ha affermato che dovrebbero essere condotte inchieste complete per stabilire le cause di ciascun affondamento.
La "Derbyshire", una rinfusiera di 169.000 tonnellate di portata lorda, colò a picco nel 1980 nel Pacifico durante un tifone prima di riuscire a mandare un segnale di soccorso e 44 marittimi persero la vita.
Una prima inchiesta concluse nel 1989 che la nave era stata sopraffatta dalla forza del mare, ma i parenti dei marittimi della "Derbyshire" sollecitarono un approfondimento dell'indagine. Il vice primo ministro John Prescott ha ordinato nei giorni scorsi la riapertura di un'inchiesta formale sui motivi dell'affondamento, sulla base di un documento presentato congiuntamente da Gran Bretagna e Unione Europea.
Intercargo afferma che molti Stati non conducono alcuna inchiesta sulla perdita di navi. Quest'anno, nonostante siano già affondate quattro navi e 96 marittimi abbiano perso la vita, solo il governo norvegese ha svolto un'indagine sull'affondamento della rinfusiera "Leros Strength".
Secondo Intercargo ogni Stato dovrebbe cercare di appurare le cause degli incidenti con maggiore impegno. Sono soprattutto le rinfusiere in pericolo, ed è assolutamente necessario capirne il motivo. Un portavoce della NUMAST, organizzazione di ufficiali della marina, afferma che è essenziale che la comunità marittima internazionale dia una risposta a questa terrificante escalation di perdite di rinfusiere. La "Derbyshire" è solo un esempio. L'organizzazione ha chiesto che su queste navi venga installato un registratore, analogo alla "scatola nera " usata dall'industria aeronautica.
Uno specialista coinvolto nel rapporto di Intercargo, Robin Williams, ha però affermato che una "scatola nera" non apporterebbe alcun elemento utile all'inchiesta sull'affondamento. La nave dovrebbe invece essere munita di un sistema d'allarme per segnalare l'ingresso di acqua nella stiva a prora. La relazione afferma che la nave diventa vulnerabile quando la parte prodiera e i depositi di fuel sono allagati e le condotte di ventilazione sono invase dalle acque. Questa situazione rende le stive quasi immediatamente inondabili: la nave affonda in due minuti dopo il cedimento del primo boccaporto.
Robin Williams ha aggiunto che le recenti prescrizioni dell'IMO per il rafforzamento della paratia nella prima stiva di carico non sono probabilmente sufficienti a garantire la sicurezza della nave. |
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